Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Dieta e terapie Car-T: quando il cibo può fare la differenza nella lotta contro il cancro

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La terapia con cellule Car-T (Chimeric Antigen Receptor T cells) sta rivoluzionando il trattamento di alcuni tumori; tuttavia, non sempre funziona per tutti. Un recentissimo studio si è concentrato su un aspetto nuovo: può il tipo di alimentazione migliorare l’efficacia di queste terapie? I risultati potrebbero cambiare il modo in cui affrontiamo il cancro.

Il legame tra alimentazione e sistema immunitario

Il nostro corpo utilizza l’energia derivata dal cibo per nutrire le cellule, incluse quelle del sistema immunitario, lo scudo naturale contro tumori e aggressioni esterne. Alcuni composti derivati dalla dieta, come il β-idrossibutirrato (BHB) prodotto durante la chetosi (uno stato metabolico indotto da una dieta chetogenica povera di carboidrati), sembrano avere un impatto diretto sul funzionamento delle cellule T, comprese quelle Car-T. Le Car-T sono linfociti T del paziente modificati per riconoscere e distruggere le cellule tumorali, e rappresentano una rivoluzionaria terapia immunitaria contro alcuni tipi di cancro.

Diete diverse, risultati diversi

Per verificare il legame tra alimentazione e funzionamento del sistema immunitario, i ricercatori hanno nutrito topi affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B con diverse diete: chetogenica, ricca di fibre, ricca di grassi, ricca di proteine, occidentale e una dieta di controllo. Solo i topi alimentati con una dieta chetogenica hanno mostrato un controllo tumorale migliorato e una sopravvivenza più lunga. L’elemento chiave? Alti livelli di BHB, che può essere utilizzato dalle cellule Car-T come una fonte di energia più efficiente rispetto al glucosio, rafforzando la risposta immunitaria

Il BHB potenzia le cellule Car-T

Non è tutto. In esperimenti successivi, i ricercatori hanno somministrato BHB direttamente a topi immunodeficienti con tumori umani. Anche qui, il BHB ha migliorato l’efficacia delle CAR-T, con un controllo migliore del tumore e una maggiore espansione delle cellule Car-T nel sangue.

Questi effetti sembrano derivare da due meccanismi principali:

  1. Metabolismo più efficiente: Le cellule Car-T usano il BHB per alimentare il ciclo di Krebs, ottimizzando il loro consumo di ossigeno e la produzione di energia.
  2. Modifiche epigenetiche: Il BHB aumenta la disponibilità di Acetil-CoA, che promuove cambiamenti nei geni delle cellule Car-T, rendendole più efficienti nell’attaccare i tumori.

Uno sguardo al futuro

I risultati di questo studio preclinico sono così promettenti, che è già stato avviato un primo trial clinico sull’uomo, in cui i pazienti con linfoma riceveranno un’integrazione di BHB durante il trattamento con cellule Car-T. Questo corrobora la strada a un approccio integrato, in cui dieta e nutrizione diventano strumenti complementari per potenziare la lotta contro i tumori. Una volta di più, la nutrizione si conferma un’arma potente, ancora troppo spesso trascurata.

Fonte 
Ketogenic Diet Enhances CAR T Cell Antitumor Function Via β-Hydroxybutyrate. Shan Liu, Puneeth Guruprasad, Kecheng Han et al. Blood (2024) 144 (Supplement 1): 4. https://doi.org/10.1182/blood-2024-208913