Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Dalla vitamina B6 un possibile aiuto contro l'ansia

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Alti dosaggi di vitamina B6 potrebbero contribuire ad alleviare la depressione e l’ansia. Lo ha messo in luce un recente studio pubblicato sulla rivista specializzata “Human Psychopharmacology: Clinical and Experimental”, confermando il potenziale della nutrizione nel controllo dei disturbi dell’umore in supporto, quando non in alternativa, ai farmaci.

UN DELICATO EQUILIBRIO 

Il funzionamento del nostro cervello si basa infatti su un delicato equilibrio tra neuroni eccitanti che si scambiano informazioni e neuroni inibitori che prevengono una iperattività cerebrale.

Recenti teorie collegano i disturbi dell’umore e altri problemi di natura neuropsichiatrica alla rottura di questo equilibrio dovuta spesso a un cervello “troppo attivo” al punto che l’ansioso perde il controllo delle informazioni che gli frullano nella testa.

L’ipotesi testata dai ricercatori è stata che la vitamina B6 potesse svolgere il ruolo di calmante poiché innesca nel corpo reazioni chimiche che frenano il flusso di informazioni nel cervello. Più nel dettaglio la vitamina B6 favorisce la produzione di GABA (Acido gamma-amminobutirrico), una molecola che inibisce chimicamente gli impulsi tra le cellule dei nervi.

ALTISSIMO DOSAGGIO

Lo studio ha coinvolto 300 giovani adulti ai quali è stato assegnato casualmente un integratore contenente 100 mg di B6, oppure uno contenente 1000 μg di B12, o un placebo da assumere tutti i giorni, in concomitanza al pasto, per un mese.

Particolare attenzione merita l’alto dosaggio delle vitamine somministrate, oltre 50 volte quello giornaliero raccomandato. Terminata la sperimentazione è stato visto che chi aveva assunto vitamina B6 aveva riferito, rispetto a chi aveva assunto un placebo, di sentirsi meno ansioso rispetto a un mese prima, avvalorando l’ipotesi iniziale dei ricercatori sul potenziale calmante della vitamina B6 mediato dalla produzione di GABA.

Anche l’assunzione di B12 è stata collegata a un miglioramento dell’ansia, ma i risultati non hanno raggiunto la significatività statistica.

CERCARE UN’ALTERNATIVA AI FARMACI

Ciò non significa che se ne possano già equiparare gli effetti a un farmaco, ma che nel tempo si possano costruire vie alternative di intervento, come quello sulla nutrizione, con effetti collaterali ridotti al minimo. Tenendo, però, conto che l’alto dosaggio è uno dei perni dello studio: le principali fonti alimentari di vitamina B6 sono frutta, verdura, legumi, pesci grassi come lo sgombro , ma sforzarsi a mangiarne di più potrebbe non bastare a tutti affinché l’umore ne benefici. Meglio, allora, un buon integratore!

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: David T. Field, Rebekah O. Cracknell, Jessica R. Eastwood, et al. High‐dose Vitamin B6 supplementation reduces anxiety and strengthens visual surround suppression. Human Psychopharmacology: Clinical and Experimental, 2022; DOI: 10.1002/hup.2852