Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Potassio, un alleato del cuore delle donne

Indice

L’elevato consumo di sale in Occidente è considerato un importante fattore di rischio di problemi cardiovascolari, anche gravi. Nell’alimentazione occidentale questo rischio aumenta a fronte dell’alta diffusione di cibi pronti e confezionati, industrialmente trasformati che apportano, oltre a zuccheri, grassi malsani e numerosi additivi, anche molto sodio. Ciò spiega perché le direttive di salute pubblica convergano nel raccomandare una limitazione al consumo di sale. Ma un nuovo studio mette ancora una volta in luce un altro aspetto spesso trascurato in materia di prevenzione della salute del cuore: il bisogno di aumentare l’apporto di potassio. È stato visto, infatti, che questo prezioso nutriente bilancia il sodio in eccesso favorendone l’espulsione attraverso le urine, riducendone quindi gli effetti negativi, soprattutto nelle donne.  

SU IL POTASSIO, GIU’ LA PRESSIONE SANGUIGNA

Per appurarlo un gruppo di ricercatori olandesi ha preso in esame i dati relativi a quasi 25mila persone (11.267 uomini e 13.696 donne) di età compresa tra i 40 e i 79 anni (età media era di 59 anni per gli uomini e 58 anni per le donne), raccolti tra il 1993 e il 1997. Ai partecipanti era stato richiesto di compilare un questionario sulle proprie abitudini di vita, di auto misurarsi la pressione e di raccogliere periodicamente campioni di urina. Gli studiosi hanno potuto così suddividere i soggetti in gruppi sulla base del consumo di potassio (basso, medio, alto) così come su quello di sodio (basso, medio, alto). Incrociando i dati è emerso che a un maggiore consumo di potassio corrispondeva una pressione arteriosa più bassa. Più nel dettaglio ogni grammo in più di potassio assunto giornalmente era associato a una riduzione di 2,4 hg della pressione, specialmente nelle donne. 

UNA PROTEZIONE LUNGA VENT’ANNI

Per verificare ulteriormente l’efficacia protettiva del potassio il monitoraggio dei partecipanti è proseguito per vent’anni durante i quali il 55% ha subito un ricovero o è morto a causa di una malattia cardiovascolare. Una volta aggiustati i dati per età, sesso, indice di massa corporea, assunzione di sodio, uso di farmaci per la riduzione del colesterolo, fumo, alcol, diabete e precedenti attacchi cardiaci o ictus, si è visto che coloro i quali all’inizio dello studio erano stati classificati come consumatori forti di potassio vent’anni dopo avevano avuto un rischio di ictus o infarto del 13% inferiore, rispetto a quanti erano partiti come consumatori deboli. Analizzati separatamente, il minor rischio è risultato in media del 7% per gli uomini e dell’11% per le donne. L’altro aspetto interessante è che tutti questi esiti sono slegati dall’assunzione iniziale più o meno alta di sale suggerendo che il potassio protegga il cuore in modi anche diversi dal favorire l’espulsione del sodio e a conferma che una dieta sana per il cuore dovrebbe andare oltre la limitazione del sale da alimenti trasformati a livello industriale e contemplare anche lo sforzo di assumere più potassio, soprattutto per le donne.  

POTASSIO, COSA MANGIARE

Banane, avocado, frutta fresca in generale, noci, verdure a foglia e a radice, patate americane, legumi, latticini e pesce (salmone in particolare), sono tutti cibi ricchi di potassio, un minerale il cui fabbisogno giornaliero per un adulto raccomandato dall’Organizzazione mondiale per la sanità (OMS) è di almeno 3,5 grammi. Una banana da 115 grammi ne contiene 0,4 gr; 154 grammi di salmone cotto ne hanno 0,8 gr; una patata da 136 grammi ha 0,5 gr di potassio; una tazza di latte 0,4 gr. Capiamo come chi consuma una dieta ricca in alimenti trasformati non potrà nemmeno lontanamente soddisfare i bisogni di questo prezioso nutriente. 

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Rosa D Wouda, S Matthijs Boekholdt, Kay Tee Khaw, Nicholas J Wareham, Martin H de Borst, Ewout J Hoorn, Joris I Rotmans, Liffert Vogt. Sex-specific associations between potassium intake, blood pressure, and cardiovascular outcomes: the EPIC-Norfolk studyEuropean Heart Journal, 2022; DOI: 10.1093/eurheartj/ehac313