Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

In una tazza di mirtilli il segreto per conservare la memoria

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Trattandosi di un fenomeno di massa – 2 miliardi di anziani, dei quali 152 milioni affetti da demenza senile, stimati nel mondo entro il 2050 – non si può pensare di contrastarlo con le sole cure, senza investire nella prevenzione e nelle alternative ai farmaci, per questa condizione notoriamente inefficaci. Ecco perché una ricerca inglese di recente pubblicazione si è focalizzata sui mirtilli, frutti piccolissimi che esercitano, però, una grande azione protettiva del cervello. Ne è emerso che consumare l’equivalente di una tazza al giorno di mirtilli migliora le capacità cognitive e mnemoniche e riduce la presenza di colesterolo ‘cattivo’ che può incidere sullo sviluppo delle malattie neurodegenerative. 

ANTIOSSIDANTI VIOLA PROTEGGONO IL CERVELLO

I mirtilli e gli altri frutti e ortaggi blu-viola (come more, uva, prugne, susine, fichi, melanzane, cavoli e carote viola, barbabietole e olive nere) devono la loro particolare colorazione alle antocianine, potenti antiossidanti e antinfiammatori particolarmente protettivi dei danni dell’invecchiamento e che, inoltre, favoriscono la neurotrasmissione, cioè la comunicazione tra neuroni. Ciò trova ampio riscontro nella letteratura scientifica e da qui sono ripartiti gli studiosi che hanno selezionato 60 persone di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, in salute, senza problemi cognitivi apparenti. 

LO STUDIO. 100 GR AL GIORNO PER TRE MESI

Per 12 settimane alla metà di loro è stato chiesto di consumare ogni giorno polvere di mirtilli rossi essiccati in quantità equivalente a 100 gr di prodotto fresco (ca. una tazza), mentre l’altra metà ha ricevuto un placebo. Prima e dopo l’esperimento i partecipanti sono stati sottoposti a test cognitivi e ad analisi del sangue. È stato così visto che chi aveva consumato mirtilli aveva migliorato significativamente la memoria, il funzionamento dei neuroni e la circolazione del sangue. Il miglioramento circolatorio, in particolare, aveva contribuito a diffondere nel cervello ossigeno, glucosio e altri nutrienti essenziali  fondamentali per il consolidamento e il recupero della memoria. 

VIA ANCHE IL COLESTEROLO ‘CATTIVO’ CHE GENERA ATEROSCLEROSI

Il gruppo che aveva assunto mirtillo rosso ha anche mostrato una significativa diminuzione dei livelli di colesterolo LDL o ‘cattivo’, noto per contribuire all’aterosclerosi – l’ispessimento o l’indurimento delle arterie causato da un accumulo di placca nel rivestimento interno di un’arteria. Questo supporta l’idea che i mirtilli rossi possano migliorare la salute vascolare e possano in parte contribuire al miglioramento della perfusione cerebrale e della cognizione. 

PUNTIAMO SULLA REGOLARITÀ

Tante ottime ragioni, insomma, per cercare di introdurre un po’ più spesso i frutti viola nella nostra dieta abituale. Per un loro consumo quotidiano possiamo aggiungerli a colazione a uno yogurt bianco o a un frullato, utilizzandoli anche congelati,  una valida alternativa a quelli freschi, più difficili e costosi da reperire.

Non dobbiamo esitare a consumarli liofilizzati, da sciogliere in un bicchiere di acqua tiepida e sorseggiare come tisana o a fine pasto, per mitigare lo stress ossidativo e la conseguente risposta ossidativo-infiammatoria che conseguono alla trasformazione del cibo in energia.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE. Emma Flanagan et al. Chronic Consumption of Cranberries (Vaccinium macrocarpon) for 12 Weeks Improves Episodic Memory and Regional Brain Perfusion in Healthy Older Adults: A Randomised, Placebo-Controlled, Parallel-Groups Feasibility StudyFrontiers in Nutrition, 2022; 9 DOI: 10.3389/fnut.2022.849902