Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

zuccheri

Gli zuccheri distruggono l'intestino portando diabete e obesità

Indice

È ormai assodato quanto una dieta ricca di grassi “cattivi” e zuccheri aggiunti sia foriera di diabete di tipo2, obesità e sindrome metabolica, tutte malattie croniche diffuse a livello endemico soprattutto nel mondo occidentale caratterizzato da un’alimentazione sempre più fondata su cibo industriale. Meno noto è che gli effetti negativi dello zucchero prima di arrivare al sangue, passano per l’intestino. A lungo andare, infatti, una dieta sbilanciata innesca tutta una serie di reazioni a catena che danneggiano prima il microbiota (la popolazione di miliardi di batteri che alberga nel nostro intestino) e poi il sistema immunitario.

UNA “STRAGE” DI BATTERI

È quanto emerso da un recente studio condotto sui topini da un gruppo di ricercatori della Columbia University e pubblicato sulla rivista Cell in base al quale l’effetto deleterio degli zuccheri aggiunti sulla nostra salute può, in alcuni casi, essere peggiore di quello dei grassi cattivi. 

Ai topini è stata, infatti, somministrata per quattro settimane una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi. Concluso l’esperimento gli animali avevano sviluppato in modo generalizzato i sintomi della sindrome metabolica quali insulino-resistenza, intolleranza al glucosio e aumento del peso. Gli studiosi si sono spinti oltre analizzando gli effetti della dieta sulla composizione del microbiota scoprendo così come l’equilibrio della flora intestinale fosse completamente saltato: era infatti crollata la presenza di batteri buoni, a favore di quelli cattivi.

REAZIONE A CATENA: COMPROMESSO ANCHE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Non solo il microbiota, anche il sistema immunitario è risultato compromesso dall’abuso di zuccheri e grassi “cattivi”. I batteri falcidiati dalla cattiva alimentazione sono risultati, infatti, cruciali per la produzione dei linfociti Th17, importanti cellule immunitarie che prevengono proprio lo sviluppo di diabete, sindrome metabolica e obesità. Ciò perché, a loro volta, i linfociti Th17 generano particolari molecole che rallentano l’assorbimento dei grassi “cattivi” nel sangue, riducendone l’effetto nocivo sulle cellule del corpo. 

ZUCCHERI PIU’ DANNOSI DEI GRASSI 

Un dato interessante messo in luce dai ricercatori, inoltre, è che su questo deleterio effetto a catena gli zuccheri incidono negativamente anche più dei grassi. I topini sottoposti all’esperimento sono infatti successivamente stati alimentati con una dieta priva di zuccheri, ma comunque ad alto contenuti di grassi. In questo caso gli animali hanno mantenuto adeguati livelli di linfociti Th17 senza sviluppare obesità e prediabete, pur ingerendo lo stesso numero di calorie dell’esperimento precedente.

RINUNCIARE AGLI ZUCCHERI POTREBBE NON ESSERE SUFFICIENTE 

Tuttavia, tale evidenza non è stata riscontrata in tutti i topi poiché alcuni mangiando grassi “cattivi” hanno sviluppato comunque obesità e diabete, nonostante la privazione di zuccheri. Trasferita all’uomo questa esperienza, secondo gli scienziati, mostrerebbe i limiti di alcuni interventi dietetici per la prevenzione del diabete che contemplino soltanto la riduzione o l’azzeramento dell’assunzione di zuccheri. Come nei topi, infatti, questa strategia potrebbe non funzionare in coloro che hanno specifiche popolazioni batteriche all’interno del proprio intestino. Per queste persone, insieme alla rinuncia agli zuccheri, può rivelarsi utile ripopolare l’intestino di buoni batteri (e il sangue di cellule Th17) mediante l’uso di probiotici, come dimostrato da un’ulteriore sperimentazione condotta dai ricercatori. 

DELICATO EQUILIBRIO

Per quanto limitato al mondo animale, questo approfondito studio dimostra quanto sia complessa l’interazione tra dieta, flora intestinale e sistema immunitario e quanto sia difficile ristabilire questo delicato equilibrio una volta perso. Più è complesso riparare il danno, meglio è prevenirlo attraverso un’alimentazione bilanciata che rispetti l’equilibrio dei nostri batteri intestinali così cruciali non solo per digerire il cibo, eliminare le tossine e spegnere l’infiammazione, ma anche per la salute del sistema immunitario e del cervello.

COSA DARE DA MANGIARE AI NOSTRI BATTERI

Quali sono, dunque, i cibi dei quali sono ghiotti i nostri amici batteri? 

In cima alla lista degli alimenti che rafforzano la popolazione di batteri non possono che esserci i batteri stessi. Essi sono presenti nei cibi probiotici, come yogurt con fermenti lattici vivi, kefir, alcuni formaggi e altri alimenti fermentati. Una delle più ricche fonti di probiotici in natura è il kimchi, verdura di origine coreana fermentata e speziata. I batteri provenienti dai cibi probiotici aiutano a mantenere integre le barriere dell’intestino, quindi la sua tanto importante impermeabilità. Oltre a rappresentare degli antibiotici, antivirali e antimicotici naturali, regolano il sistema immunitario, controllano l’infiammazione e facilitano l’assorbimento dei nutrienti da parte dell’organismo. Il cibo resta la migliore fonte di probiotici, ma in alternativa si possono considerare anche dei supplementi.

Oltre ai probiotici, vi sono gli alimenti prebiotici: non contengono organismi vivi, ma rappresentano le migliori fonti di energia per i batteri intestinali. Sono rappresentati da aglio, cipolle, porri, cicoria, topinambur e carciofi. Si stima che per ogni 100 grammi di prebiotici consumati si producono 30 grammi di batteri buoni. I prebiotici sono anche degli ottimi antinfiammatori, facilitano l’assorbimento dei minerali, sono molto sazianti e diminuiscono il senso di fame. 

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Yoshinaga Kawano, Madeline Edwards, Yiming Huang, Angelina M. Bilate, Leandro P. Araujo, Takeshi Tanoue, Koji Atarashi, Mark S. Ladinsky, Steven L. Reiner, Harris H. Wang, Daniel Mucida, Kenya Honda, Ivaylo I. Ivanov. Microbiota imbalance induced by dietary sugar disrupts immune-mediated protection from metabolic syndromeCell, 2022; DOI: 10.1016/j.cell.2022.08.005