Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Chi aggiunge proteine alla dieta mangerà anche più frutta e verdura

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Prosegue il nostro approfondimento sul ruolo delle proteine nel contrasto all’obesità. Un altro studio pubblicato dalla rivista Obesity ha, infatti, notato che basta aumentare di poco il consumo di proteine per ritrovarsi a compiere scelte alimentari più sane e prevenire la perdita di massa magra per chi è a dieta.  

A stabilirlo sono stati i ricercatori dell’Università di Rutgers (New Jersey, USA) i quali, pur non riuscendo ancora del tutto a spiegare il perché, hanno rilevato empiricamente che scegliere di mangiare anche poche proteine in più induce a consumare più frutta, verdura e cibi integrali a scapito di cereali raffinati e zuccheri aggiunti. Ancora, incrementare il proprio apporto proteico contribuisce a perdere meno massa magra, una delle principali “vittime sacrificali” di chi si mette a dieta e perde peso rapidamente seguendo programmi dimagranti fortemente ipocalorici.

PICCOLI CAMBIAMENTI, GRANDI RISULTATI

A queste conclusioni gli scienziati sono giunti analizzando i dati relativi a oltre 200 persone, uomini e donne, partecipanti agli studi clinici sulle abitudini alimentari e la qualità della dieta svolti dall’Università negli ultimi vent’anni. Di età compresa tra i 24 e i 75 anni, tutte le persone risultavano obese o in sovrappeso in base al loro indice di massa corporea.

Tutti per sei mesi sono stati incentivati a svolgere una dieta a restrizione calorica e partecipare regolarmente a sedute di educazione e consulenza alimentare. L’indicazione principale era quella di cercare di arrivare a coprire almeno il 18% del proprio fabbisogno calorico con proteine magre provenienti da pollame, carne rossa non trasformata, pesce, legumi e latticini. Erano poi invitati ad attingere il resto delle calorie da frutta, verdura e cereali integrali, mentre veniva scoraggiato il consumo di cereali raffinati, zucchero e sale.

I partecipanti hanno parallelamente tenuto dettagliati diari alimentari che hanno poi consentito ai ricercatori di tirare le somme e suddividerli in due gruppi, coloro che avevano raggiunto l’obiettivo minimo del 18% di calorie provenienti da proteine (basso contenuto proteico) e coloro che erano riusciti a superarlo, anche solo del 2% toccando quota 20% (alto contenuto proteico).

Incrociando i dati è risultato che entrambi i gruppi avevano scelto un mix di cibi più sani da mangiare in generale. I membri del gruppo ad alto contenuto proteico, però, avevano aumentato specificamente il consumo di verdure e ridotto quello di zucchero e cereali integrali e si sono rivelati più capaci degli altri di mantenere la loro massa muscolare magra nel tempo.

In questi termini resta poco approfondito l’impatto delle proteine sulle scelte alimentari e, come accennato, non è ancora chiaro perché assumere anche poche più proteine al giorno incida così favorevolmente sul resto della dieta. Ma l’indicazione che ci arriva dallo studio si aggiunge alle altre numerosissime dell’efficacia della giusta dose di proteine nel contrasto all’obesità. 

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Anna R. Ogilvie, Yvette Schlussel, Deeptha Sukumar, Lingqiong Meng, Sue A. Shapses. Higher protein intake during caloric restriction improves diet quality and attenuates loss of lean body massObesity, 2022; DOI: 10.1002/oby.23428