Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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La curcumina, come intuibile dal nome, è uno dei principali componenti chimici della curcuma, quello che le conferisce il tipico colore giallo brillante. Indorando non solo la pregiata spezia di origine indiana, ma anche la salute di chi la consuma. La curcumina, infatti, è uno dei 5000 flavonoidi presenti in natura, sostanze che abbiamo imparato a conoscere per le loro spiccate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Non è un caso che i suoi effetti benefici siano oggetto di attenzione scientifica fin dal 18mo secolo e che risalga al 1937 il primo studio, pubblicato sulla celebre rivista Lancet, relativo a un caso di cistifellea infiammata trattato con successo attraverso una terapia a base di curcumina.

UN NUTRIENTE STUDIATISSIMO

Da allora si sono moltiplicati gli studi che attestano le proprietà benefiche della curcumina: solo mentre scriviamo sono in corso circa 150 indagini in merito alla capacità di questo nutriente di proteggere da malattie anche gravi come la demenza senile, i tumori, le malattie cardiovascolari, il diabete, passando per l’ansia e la depressione. Questi studi sottolineano quanto promettenti siano le premesse scientifiche che attestano il valore di questa spezia in molteplici aspetti della salute. Ad esempio, è stata condotta di recente un’indagine su un campione di volontari di età compresa tra i 40 e i 60 anni ai quali sono stati somministrati 80 mg di curcumina al giorno per quattro settimane: alla fine del periodo i marcatori d’infiammazione e stress ossidativo sono risultati significativamente ridotti.

PROTETTRICE DEL CERVELLO

La curcumina appartiene ai cosiddetti nutrienti bioattivi, sostanze che – al contrario dei farmaci in genere concepiti per curare obiettivi specifici – sono in grado di regolare contemporaneamente diverse funzioni biologiche. Nel caso specifico si tratta di processi coinvolti nella salute del cervello. La curcumina, infatti, aumenta l’attività di alcuni neurotrasmettitori che forniscono al cervello glucosio e ossigeno, cioè l’energia di cui ha bisogno per funzionare al meglio. A ciò si aggiunge l’attività antinfiammatoria e antiossidante della curcumina che si sta mostrando sempre più utile nella prevenzione del declino cognitivo legato all’invecchiamento. Uno studio condotto a Singapore su un campione di 1000 persone, ad esempio, ha evidenziato una maggiore capacità cognitiva in coloro tra i partecipanti che consumavano più curry (un mix di spezie con alta componente di curcuma resa così più assorbibile).

MENTE PIU’ REATTIVA DOPO QUATTRO SETTIMANE

Un altro studio di particolare interesse è stato condotto in Australia su un gruppo di 60 persone con 69 anni di età media. A un gruppo di essi sono state somministrate capsule di curcumina, agli altri un placebo senza che nessuno di loro sapesse chi assumesse cosa. A tutti i partecipanti è stato chiesto di svolgere alcuni test cognitivi prima di assumere le capsule e di replicarli un’ora e poi tre ore dopo aver ingerito la dose. Gli stessi test sono stati poi ripetuti dopo 28 giorni di trattamento. Ne è emerso che il gruppo che aveva assunto curcumina già dopo la prima ora conseguiva, rispetto a coloro trattati con placebo, risultati migliori. Tale differenza si assottigliava tre ore dopo l’assunzione quando, cioè, i livelli di curcumina nel sangue erano diminuiti. Trascorsi 28 giorni, infine, i risultati dei test mnemonici erano significativamente migliori in chi aveva assunto curcumina. Le stesse persone, paragonate a quanti avevano preso il placebo, risultavano anche meno stressate e affaticate dalla prova dei test. Per totale trasparenza è bene sottolineare che questo studio è stato finanziato da un’azienda estrattrice di curcumina, ma in nessun modo da essa influenzato nella pubblicazione dei risultati.

UN ANTIDEPRESSIVO NATURALE

Oltre a prevenire il declino cerebrale, la curcumina ha mostrato nel tempo un forte potenziale come antidepressivo naturale dagli effetti paragonabili al Prozac (nome commerciale della Fluoxetina), uno dei farmaci antidepressivi più noti e prescritti al mondo. Uno studio condotto in India – tra i Paesi maggiori estrattori e consumatori di curcumina – ha messo a confronto tre gruppi di pazienti affetti da depressione rispettivamente trattati con: curcumina; Prozac; una combinazione di entrambi. Gli integratori di curcumina si sono rivelati efficaci quanto il Prozac, mentre i risultati migliori sono stati registrati in chi avesse assunto entrambi. Lontane dal poter essere clinicamente assodate, simili rilevazioni aprono scenari importantissimi di cura per milioni di persone affette da depressione che non trovano particolare beneficio nei farmaci o non ne tollerano gli effetti collaterali.

MEGLIO CON UN GOCCIO D’OLIO

Come per tutti i nutrienti bioattivi anche nel caso della curcumina l’efficacia dipende dalla sua biodisponibilità, cioè dalla capacità dell’intestino di assorbirla. Se, infatti, la dose giornaliera di curcumina consigliata è di 80 mg, circa mezzo cucchiaino, assumerne la giusta quantità non basta a garantirci il pieno beneficio: serve anche assumerla nel giusto modo. Per essere pienamente assorbita, quindi svolgere al meglio la sua azione protettiva, la curcumina ha bisogno di grassi che la rendono fino a 60 volte più biodisponibile. Per questo quando usiamo la curcuma in cucina, non dovremmo mai dimenticare di aggiungere, ad esempio, dell’olio extravergine di oliva. Un altro forte potenziatore dell’assorbimento del nostro alleato di salute è il pepe nero.

UN BRILLANTE FARMACO NATURALE

Lo abbiamo fatto spesso e non smetteremo mai di ripetere l’importanza di ricorrere ai farmaci “naturali” disponibili negli alimenti per evitare di ritrovarci costretti in futuro a dover dipendere da quelli artificiali. La curcuma è un “brillante” esempio di medicina naturale che, se integrata pienamente nelle nostre abitudini alimentari, può rappresentare una grande arma di prevenzione e salute.

FONTI:

Diverse effects of a low dose supplement of lipidated curcumin in healthy middle aged people. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3518252/

Investigation of the effects of solid lipid curcumin on cognition and mood in a healthy older population. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25277322

Efficacy and safety of curcumin in major depressive disorder: a randomized controlled trial. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23832433