Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Cannella, la "più potente del mondo"

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Ne abbiamo traccia sin dai tempi degli antichi egizi quando si usava donarla ai re per il suo pregio e la sua rarità. Oggi la cannella si acquista per pochi soldi in ogni supermercato, ma è rimasta intatta nei millenni la sua fama di “spezia più potente del mondo”. Sono infatti ormai numerose le evidenze scientifiche che confermano le proprietà salutari della cannella, soprattutto quando si ha a che fare con problemi cardiovascolari o metabolici come il diabete.

POLVERE DI ALBERO. Viene estratta dalla corteccia dell’albero il cui nome scientifico è Cinnamomun, separata dalla parte legnosa e ridotta nelle classiche stecchette che vengono poi, eventualmente, polverizzate. Il principale nutriente della cannella è il cinnamaldehyde dal quale dipendono le numerose proprietà benefiche che la rendono tra le più salutari spezie presenti in natura.

Partiamo dalle PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI, cruciali nella lotta ai radicali liberi provocati dall’ossidazione di un corpo che invecchia ed è esposto a fattori esterni di stress. La cannella è ricchissima in polifenoli al punto da risultare prima su 26 spezie per efficacia di azione antiossidante.

Altro effetto positivo dell’elevata presenza di polifenoli è l’AZIONE ANTINFIAMMATORIA. L’infiammazione è una reazione immunitaria che ci difende da aggressioni come infezioni, virus o traumi. Diventa un problema quando, continuamente sollecitata, l’infiammazione si fa cronica attecchendo anche dove non dovrebbe. Spegnere l’infiammazione è, dunque, un altro fattore chiave di protezione assicurato dalla cannella. Efficacissima anche CONTRO LE INFEZIONI provocate da batteri o funghi che colpiscono, in particolare, le vie respiratorie o i denti.

Il consumo di cannella incide su alcuni dei principali fattori di RISCHIO DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI come pressione sanguigna, trigliceridi e colesterolo. Da una recente revisione di studi è stata fissata in 120 mg al giorno la dose di cannella che assicura una riduzione del cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL) e un incremento, al contempo, di quello “buono” (HDL). In ricerche su modelli animali la cannella, inoltre, si è rivelata efficace nell’abbassare la pressione sanguigna.

Ancora, la cannella gioca in attacco nella PREVENZIONE DEL DIABETE poiché riduce l’insulino-resistenza e, di conseguenza, mantiene bassi i livelli di glucosio nel sangue. L’insulina è un ormone chiave per il metabolismo in quanto regola l’afflusso di glucosio ed energia nel sangue e nelle cellule. Se le quantità eccedono, però, le cellule si “oppongono” all’azione dell’insulina. Tale condizione di “insulino resistenza” – uno dei principali campanelli d’allarme dell’arrivo di diabete o sindrome metabolica – è significativamente ridotta dalla cannella. Del resto, questo è solo uno dei meccanismi attraverso i quali la preziosa spezia vigila sull’afflusso di zuccheri nell’organismo. Interferendo con alcuni enzimi digestivi, infatti, essa rallenta il metabolismo dei carboidrati dopo un pasto e, in generale, contribuisce al controllo del loro assorbimento.

Ampia letteratura suggerisce, poi, che la potenza salutare di questa spezia possa varcare NUOVI CONFINI DELLA PREVENZIONE. In studi condotti su animali la cannella ha ridotto alcuni indicatori (marker) della presenza di Alzheimer e Parkinson indicando una possibile efficacia contro il deterioramento delle cellule cerebrali legato a queste malattie. Lo stesso vale per il cancro, in particolare quello al colon le cui cellule hanno risposto all’azione protettiva della cannella in studi condotti in provetta su tessuti umani. Sempre studi in provetta su cellule umane hanno mostrato un blocco della crescita del virus HIV legato al consumo di cannella rivelatasi la più efficace in tal senso su 69 alimenti di origine vegetale.

Come detto, la cannella è una spezia disponibile ovunque a poco prezzo. Ma in tal caso si tratterà quasi certamente della varietà CASSIA, più economica e più ricca in cumarina, un composto organico che in alti dosaggi può essere nocivo, soprattutto in caso di terapia con anticoagulanti. I rischi si abbattono investendo qualche euro in più nella varietà CEYLON, detta anche la “vera cannella”, più pregiata e con livelli attestati inferiori di cumarina.