Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Indice
Un nuovo studio apparso sul Journal of Clinical Nutrition, dimostra che il consumo di sciroppo di mais a elevato contenuto di fruttosio aumenta gli indicatori di rischio cardiovascolare in sole due settimane. Ne parliamo con la dr.ssa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

 

I ricercatori hanno somministrato per 13 giorni a 62 adulti sani, bevande dolcificate con diverse dosi di sciroppo di mais a elevato contenuto di fruttosio, rappresentanti il 10, 17.5 o 25 % del fabbisogno energetico giornaliero dell’individuo.

Con l’aumentare della dose di sciroppo di mais, aumentavano gli indicatori di rischio cardiovascolare, in particolare i livelli di trigliceridi, colesterolo LDL, apolipoproteina B, apolipoproteina CIII e acido urico.

L’autore dello studio ha dichiarato: “Questi risultati indicano che gli essere umani sono sensibili in modo acuto e dose-dipendente agli effetti dannosi dello zucchero”.

zucchero1

L’American Heart Association (AHA) raccomanda che gli uomini non consumino più di 150 calorie al giorno di zuccheri aggiunti, mentre la soglia per le donne scenderebbe a 100 calorie.

Secondo l’AHA, dobbiamo ridurre al minimo il consumo di zucchero (glucosio e fruttosio) perché vi è evidenza che causi ipertensione, ipercolesterolemia, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e obesità.

Lo zucchero da cucina, o saccarosio, è costituito dal 50% di glucosio e dal 50% di fruttosio. Lo sciroppo di mais a elevato contenuto di fruttosio, invece, è composto dal 55% di fruttosio e dal 45% di glucosio.

Il fruttosio è metabolizzato a livello epatico in maniera del tutto simile all’alcool: è, infatti, in grado di creare stress ossidativo, disfunzione mitocondriale e metabolica proprio come fanno l’etanolo e altri tipi di tossici. Il fruttosio, inoltre, si trasforma in grassi più rapidamente di ogni altro tipo di zucchero, ed è in grado di glicare (ovvero danneggiare) le proteine sette volte più velocemente rispetto al glucosio. Le proteine glicate (dette anche AGEs o Advanced Glycation End-products) attivano dei recettori particolari, chiamati RAGES (recettori per gli AGEs), in grado di innescare infiammazione, il più importante fattore di rischio cardiovascolare.

zucchero4

Recenti dati indicano che il fruttosio sia implicato nel rischio d’ipertensione più del sale. Se consumato in eccesso, infatti, il fruttosio aumenta il tono del sistema nervoso simpatico con conseguente incremento della frequenza cardiaca e della resistenza vascolare periferica, in altre parole della pressione sanguigna e della domanda di ossigeno a livello di cuore e vasi.

Se ciò non bastasse, lo zucchero aggiunto e, in particolare, il fruttosio, è notoriamente il primo fattore implicato nella disfunzione metabolica chiamata insulino-resistenza che è alla base di sovrappeso, obesità e diabete di tipo 2, ed è la causa dell’attuale epidemia di steatosi epatica (infarcimento lipidico del fegato) nei bambini. Bibite gassate, sports ed energy drinks, cereali in scatola, merendine e succhi di frutta sono fra le maggiori fonti di zucchero e sciroppo di mais.

zucchero2

Attenzione allo zucchero nascosto nei cereali in scatola: quelli destinati ai bambini contengono mediamente il 56% in più di zucchero e sale e la metà della fibra di quelli destinati agli adulti.

Allo stesso modo riduciamo al minimo il consumo di succhi di frutta e merendine se vogliamo preservare la salute dei nostri bambini, e smentire le recenti previsioni che i nostri figli, a causa di un’alimentazione errata, siano la prima generazione degli ultimi cinquanta anni a vivere meno dei loro genitori. 

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.