Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Una dieta sana contrasta la psoriasi e l’artrite psoriasica

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Oggi, grazie a un recente studio californiano, scopriamo come un microbiota sano incida anche sulla salute della pelle, laddove una fauna batterica disequilibrata a causa di un’alimentazione scorretta potrebbe contribuire all’insorgere di malattie infiammatorie della pelle come la psoriasi. 

NON SOLO MEDICINE
Ampia letteratura ha infatti dimostrato che la cosiddetta dieta occidentale, basata su alto apporto di cibi industriali ricchi di zuccheri e grassi, favorisce lo stato infiammatorio generale e quello della pelle in particolare. Partendo da qui gli studiosi hanno dimostrato su un modello animale come, al netto dei numerosi farmaci esistenti contro la psoriasi, cambiare in meglio le proprie abitudini alimentari possa avere effetti significativi sul contenimento della malattia.

COS’E’ LA PSORIASI?
Ricordiamo che la psoriasi è una malattia della pelle legata al sistema immunitario: quando le cellule immunitarie attaccano erroneamente le cellule sane della pelle, causano infiammazione della pelle formando squame e macchie rosse pruriginose. Circa il 30% dei pazienti affetti da psoriasi, inoltre, soffre anche di artrite psoriasica, patologia che può essere anche molto invalidante con sintomi come la rigidità mattutina degli arti, affaticamento, gonfiore delle dita delle mani e dei piedi, dolore alle articolazioni e sfaldamento delle unghie. Tutto questo è legato a uno stato infiammatorio generalizzato, soprattutto a livello di microbiota intestinale, che l’alimentazione può contribuire a spegnere. 

LO STUDIO
Per dimostrarlo i ricercatori hanno iniettato nei topini una proteina generata da reazioni infiammatorie autoimmuni, psoriasi inclusa, simulando di fatto la malattia negli animaletti per vedere se e come l’alimentazione potesse influenzarne il decorso. Prima di ricevere la proteina i topini hanno condotto per sei settimane una dieta di tipo occidentale ricca di grassi e zuccheri. Una volta assunto l’innesco della psoriasi, i topini sono stati divisi in due gruppi: uno ha proseguito con la medesima dieta di prima per quattro settimane mentre l’altro gruppo è passato a un’alimentazione più equilibrata. Alla fine dell’esperimento i topini che per dieci settimane erano stati nutriti in modo sbilanciato avevano sviluppato intensa infiammazione a livello della pelle e delle articolazioni. Gli altri che nell’ultima fase dell’esperimento erano invece passati a una dieta più sana, erano meno infiammati.

UNA NUOVA FRECCIA ALL’ARCO DEI MALATI
I ricercatori hanno così dedotto l’esistenza di un legame diretto tra infiammazione della pelle e cambiamenti del microbiota intestinale dovuti all’alimentazione: se questa è scorretta, la psoriasi (e l’artrite) aumenta e viceversa. L’altro elemento di grande interesse messo in evidenza è che basta poco per invertire la rotta: già con qualche settimana di dieta sana, infatti, i topini hanno visto significativi miglioramenti. Questo non può essere che un ulteriore incentivo per tutti a prenderci cura del nostro microbiota evitando un’alimentazione sbilanciata. Per i malati di psoriasi e artrite psoriasica si tratterebbe, invece, di avere una nuova freccia all’arco puntato contro la malattia. 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE Zhenrui Shi, et al. Short-Term Western Diet Intake Promotes IL- 23‒Mediated Skin and Joint Inflammation Accompanied by Changes to the Gut Microbiota in
Mice. Journal of Investigative Dermatology, 2021; 141 (7): 1780
DOI: 10.1016/j.jid.2020.11.032