Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Mangiare in orari regolari protegge i nostri grassi buoni

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Non tutto ciò che è grasso è dannoso e prenderci cura dei nostri grassi “buoni” significa prendersi cura della nostra salute. Essi, infatti, ci forniscono l’energia di cui necessitiamo per vivere, sostengono la crescita delle cellule, proteggono gli organi e mantengono il calore corporeo. Insomma, i nostri grassi svolgono un’imprescindibile funzione protettiva e per mantenerli sani nel tempo non conta solo cosa si mangi, ma anche quando. Lo ha messo in luce un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas in un recente studio dedicato proprio all’importanza di mangiare rispettando i ritmi circadiani per non alterare il nostro tessuto adiposo. 

CELLULE CHE TENGONO ALLA LORO ROUTINE
Gli adipocidi sono le cellule adipose che immagazzinano energia sotto forma di grasso. I loro progenitori, i pre-adipocidi, cioè le cellule dalle quali gli adipocidi derivano, sono molto sensibili ai ritmi della giornata proprio perché si rigenerano ogni 24 ore, seguendo degli schemi ben precisi di assunzione di energia. Se ne sono accorti gli autori di questo studio condotto su topini quando hanno iniziato a sottoporli a una dieta spiccatamente ricca di zuccheri e grassi. Oltre che la dieta, sono stati modificati anche i tempi di assunzione del cibo da parte dei topini in modo tale che ne mangiassero le stesse quantità di giorno e di notte. Questa combinazione di eventi dannosi ha sostanzialmente fatto saltare i ritmi di rigenerazione dei pre-adipocidi: a lungo andare, invece che grasso “buono”, i topini finivano con accumularne di “cattivo”.

LA MALATTIA È DIETRO L’ANGOLO
Secondo i ricercatori, infatti, non rispettare lo schema naturale per cui si mangia da svegli e si digiuna mentre si dorme e seguire, in parallelo, una dieta ricca di grassi e zuccheri, impedirà nel tempo ai pre–adipocidi di generare nuovi adipocidi sani. Ciò causerà difetti nell’accumulo di grasso e riverserà l’eccesso di lipidi in altri organi, come il fegato e i muscoli. Tutte circostanze che possono portare allo sviluppo d’insulino-resistenza e aprire le porte a malattie croniche come il diabete, i tumori, l’Alzheimer e le malattie cardiovascolari.

ATTENTI ALL’OROLOGIO BIOLOGICO
In un mondo ideale dormiremmo di notte e saremmo svegli di giorno, mangiando nelle ore corrette della giornata e cioè il tardo pomeriggio (invece che la sera), e un po’ più tardi al mattino, lasciando così trascorrere il tempo necessario al corpo per smaltire la cena e autorigenerarsi. Nella vita reale, però, è molto facile far saltare la macchina perfetta che è il nostro orologio biologico, specialmente per noi italiani ormai disabituati a tradizioni antiche che prevedevano come pilastro di salute una cena “da povero”, frugale e anticipata. Un sapere che stiamo però recuperando, come dimostra il fatto che mangiare meno spesso (saltando i fatidici spuntini) e anticipare la cena sta progressivamente diventando una delle raccomandazioni principe per chi voglia perdere peso e migliorare il proprio stato di salute. Quasi più importante rispetto a quella di “mangiare meno”!

 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Aleix Ribas-Latre, et al. Cellular and physiological circadian mechanisms drive diurnal cell proliferation and expansion of white adipose tissue. Nature Communications, 2021; 12 (1) DOI: 10.1038/s41467-021-23770-0