Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

L'esercizio fisico protegge le arterie degli insonni

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Sappiamo tutti, per esserci passati almeno una volta, quanto possa pesare una nottataccia sul resto della giornata. Non abbiamo dormito bene e il giorno dopo tutto è più difficile da affrontare: siamo stanchi, poco concentrati, nervosi. Sono il cervello e il fisico che protestano per non avere avuto tempo e modo di fare pulizia e di ricaricarsi durante le preziose ore di sonno notturno che, lo ricordiamo, dovrebbero essere almeno sette-otto per assicurarci un buono stato di salute generale. È infatti noto che, a lungo andare, un’insonnia cronica possa tradursi in problemi anche gravi come stress, indebolimento del sistema immunitario, insorgenza di malattie quali demenza e Alzheimer. Ma è forse meno noto quanto la mancanza di sonno cronica incida negativamente sul funzionamento cardiovascolare, al punto da aumentare in chi ne soffre il rischio di ictus e infarto. 

BASTA UNA NOTTE IN BIANCO
Basta, infatti, una sola notte in bianco per compromettere il funzionamento del sistema arterioso. Per non parlare dell’insonnia cronica che, come detto, può degenerare in problemi cardiovascolari anche gravi. Eppure, chi non dorme ha un valido alleato per difendere la salute delle sue arterie: l’esercizio fisico. Lo ha dimostrato un recente studio basato sulla misurazione della dilatazione flusso indotta – un metodo di misurazione della funzione vascolare – nei pazienti privati di sonno.  

Più nel dettaglio la dilatazione flusso-indotta è un metodo non invasivo che, attraverso gli ultrasuoni, rileva quanto riescano a espandersi le arterie al passaggio del flusso di sangue. Normalmente questa capacità di dilatarsi diminuisce dopo i pasti e questo è un altro fattore di cui i ricercatori hanno voluto tener conto. 

LO STUDIO: TRE NOTTI A CONFRONTO 
Pertanto, è stata analizzata la dilatazione flusso-indotta di 15 uomini adulti, età media 31 anni, all’indomani di tre notti di sonno. Durante la prima notte i partecipanti allo studio hanno dormito 8 ore piene e appena svegli hanno consumato un pasto ricco di grassi. La seconda notte, invece, hanno sempre dormito 8 ore, ma prima di fare la stessa colazione hanno eseguito un allenamento molto intenso. La terza notte, infine, il sonno è durato appena tre ore e mezza e al risveglio hanno sostenuto, come il giorno prima, l’allenamento seguito dalla colazione molto grassa. Dalla comparazione della dilatazione flusso mediata è emerso che la funzione arteriale fosse migliore dopo una notte di sonno pieno più esercizio, rispetto a quella di sonno pieno senza allenamento. Ma ciò che più ha colpito è che i benefici dell’esercizio fisico fossero evidenti anche dopo poco più di tre ore di sonno, con risultati molto simili a quelli successivi a una notte di sonno pieno seguita dall’allenamento. Sulla salute delle arterie, insomma, l’esercizio fisico aveva influito in positivo indipendentemente dal numero di ore di sonno che lo avevano preceduto.  

UN AIUTO, NON UN’ALTERNATIVA! 
Gli scienziati ne hanno dedotto che allenarsi al mattino migliora la funzione arteriosa. Questo non significa consigliare di dormire poco, rinunciando agli enormi benefici psico-fisici generati dal buon sonno. Ma per chi proprio non riuscisse a dormire un po’ di più, allenarsi al mattino potrebbe aiutare a compensare parte dei problemi dovuti al cattivo sonno.  

 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

 

FONTE: Acute partial sleep deprivation and high-intensity interval exercise effects on postprandial endothelial functionZacharias Papadakis, Jeffrey S. Forsse & Matthew N. PetersonEuropean Journal of Applied Physiology volume 120, pages2431–2444(2020) 

https://link.springer.com/article/10.1007/s00421-020-04468-5#auth-Zacharias-Papadakis