Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Le fibre proteggono l'intestino dei malati di cancro

Indice

Un semplice e frugale alimento come l’avena potrebbe rivelarsi un’arma vincente a disposizione dei malati di cancro che combattono contro gli effetti collaterali intestinali indotti dalle radiazioni della radioterapia. Questo perché la crusca di avena è uno degli alimenti più ricchi di fibre in natura e proprio le fibre sarebbero la chiave per ridurre l’infiammazione intestinale innescata dalle terapie anticancro. Lo ha messo in luce un recente studio svedese-australiano che ribalterebbe le tradizionali raccomandazioni finora elargite in materia di alimentazione ai pazienti oncologici.

I CATTIVI CONSIGLI
A chi, infatti, deve sottoporsi a una radioterapia che colpisce il distretto pelvico (ad esempio per tumore della prostata, utero o retto) viene spesso consigliato di seguire una dieta a ridotto contenuto di fibra. Questo perché si ritiene che la fibra accentui gonfiore e diarrea, due comuni effetti collaterali della radioterapia. Tuttavia, questo approccio contraddice l’ampia letteratura che vede, al contrario, l’insufficienza di fibra controproducente per la salute intestinale e generale. In tale contesto gli autori dello studio hanno confrontato gli effetti di diete ricche e prive di fibre mettendo in luce che le seconde sono ben più dannose per i soggetti sottoposti a trattamento radioterapico.

LE FIBRE SPENGONO L’INFIAMMAZIONE DELLA RADIOTERAPIA
Secondo le ipotesi degli studiosi ciò avverrebbe perché la scarsezza di fibre genera citochine infiammatorie, proteine prodotte dalle cellule del sistema immunitario quando reagiscono ad attacchi esterni. Come noto, l’infiammazione è una reazione immunitaria che in prima battuta difende il nostro organismo da germi patogeni, ma se ripetuta e cronica è dannosissima per la salute. Così, l’organismo del paziente oncologico produce citochine per difendersi dalla radioterapia e se a queste si aggiunge l’infiammazione provocata dalla carenza di fibra ecco che l’infiammazione del sistema digerente – e del corpo intero – aumenta. All’opposto una dieta ricca di fibra riduce la presenza di citochine e contribuisce a spegnere l’infiammazione indotta dalle radiazioni, sia nel breve sia nel lungo periodo, attenuando i problemi intestinali tipici dei malati sopravvissuti al cancro anche grazie alla radioterapia.

UN CHICCO D’AVENA CHE DIVENTA ORO
Parliamo di numeri molto estesi se consideriamo che solo in Europa sono circa un milione i guariti dal cancro alla zona pelvica che soffrono di problemi intestinali anche seri. Così, queste patologie sono diffusissime in tutto il mondo senza che vi siano ancora cure specifiche e trattamenti mirati. Per questo riuscire a prevenire l’infiammazione derivante dalle radiazioni attraverso il semplice strumento della dieta potrebbe essere di grande aiuto e sollievo per i sopravvissuti di cancro. Ed ecco che un chicco d’avena diventa più prezioso dell’oro!

 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE Dietary Oat Bran Reduces Systemic Inflammation in Mice Subjected to Pelvic Irradiation. Nutrients, 2020; 12 (8): 2172 DOI: 10.3390/nu12082172