Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

La vitamina C è amica del cervello

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Gengive che sanguinano, denti e capelli che cadono, ulcere, dolori, irritabilità, disturbi cognitivi. Sono i sintomi dello scorbuto, malattia dovuta alla carenza di vitamina C che affliggeva nel passato marinai, soldati e tutti coloro che erano costretti a lunghe privazioni di frutta e verdure fresche. Per fortuna oggi non ci ricordiamo quasi più dello scorbuto, ma non dobbiamo per questo credere di avere sconfitto la carenza di vitamina C, soprattutto chi è molto stressato e poco avvezzo al consumo di vegetali freschi di stagione. Dovremmo, invece, non farci mai mancare questo potente antiossidante che protegge il corpo dai danni dei radicali liberi e fa la sua parte in molti processi fisiologici: dalla funzione immunitaria alla guarigione delle ferite, passando per la produzione di neurotrasmettitori e la costruzione di tessuti tra cui ossa e vasi sanguigni. Proprio dell’apparato cardiovascolare la vitamina C è un’indispensabile alleata poiché aumenta la resistenza delle arterie a diversi tipi di stress e abbassa pressione sanguigna, colesterolo e trigliceridi.

Meno noti, invece, i benefici della vitamina C a livello cerebrale messi in luce da un recente studio sudcoreano in base al quale migliorerebbe le prestazioni mentali nei giovani adulti. 

UNO STUDIO DALLA COREA DEL SUD
Con l’obiettivo di esplorare il legame tra l’apporto di Vitamina C e le funzioni psicologiche i ricercatori hanno coinvolto nello studio 214 persone di età compresa tra i 20 e i 39 anni e misurato loro la concentrazione di vitamina C nel sangue e alcuni parametri indicativi della vitalità mentale (affaticamento, attenzione, ecc.) e dello stato dell’umore (stress, depressione, ecc.). Svolti questi test preliminari, gli studiosi si sono concentrati su coloro che erano risultati carenti di vitamina C (avendone meno di 50 micromoli per litro di sangue). Alla metà di questo sottogruppo sono stati poi somministrati 500 milligrammi di vitamina C, due volte al giorno, per quattro settimane. L’altra metà, invece, ha ricevuto un placebo. Nel frattempo, sono state valutate la fatica, l’attenzione, l’ansia e altri aspetti della performance mentale.

VITAMINA C E ATTIVITA’ MENTALE
Da tutti questi esami è emerso, intanto, che chi già in partenza aveva vitamina C nel sangue a sufficienza, aveva anche livelli di attenzione superiori agli altri. Nel gruppo dei carenti, inoltre, quelli che hanno ricevuto vitamina C per un mese, alla fine del periodo avevano mostrato miglioramenti della performance mentale (affaticamento, coinvolgimento e tenuta a lavoro). Gli autori dello studio hanno così concluso che la carenza di vitamina C è legata a una minore vitalità mentale, mentre la sua integrazione nell’alimentazione ha effettivamente aumentato la motivazione al lavoro e la concentrazione contribuendo a migliorare le capacità cognitive legate all’attenzione.

Questo studio si aggiunge a molti altri che hanno documentato un maggior rischio di depressione e disturbi cognitivi in chi è carente di questo nutriente critico anche per la produzione di neurotrasmettitori.

FONTI DI VITAMINA C
La vitamina C è un nutriente essenziale che l’uomo deve necessariamente attingere dall’esterno, in particolare dall’alimentazione. È presente prevalentemente nella frutta e nella verdura fresca, in particolare negli alimenti acidi poiché in ambiente alcalino, o basico, si disattiva. Sappiamo tutti che frutti acidi come gli agrumi sono ricchi di vitamina C. Meno noto, forse, che i kiwi ne contengano molta più delle arance. Poi: fragole, papaya, verdure quali rucola, cavolo cappuccio e cavolo rosso. Senza dimenticare prezzemolo, peperoni e peperoncino. 

QUANTA VITAMINA C?
Il fabbisogno di vitamina C è di circa 100 mg al giorno, assicurati da una spremuta al giorno. Nei periodi di stress ne consumiamo molta per cui ne serve di più. Un segno di carenza di vitamina C, spesso sottovalutato, è il sanguinamento delle gengive per fragilità del collagene.

Fumatori, malati di ipertensione e insufficienza cardiaca non devono temere di abbondare, anche fino a 1000 mg al giorno. Poiché favorisce l’assorbimento del ferro è consigliata ad anemici e donne in gravidanza o in allattamento. Infine, chi soffre di gotta dovrebbe assumerne almeno un grammo al giorno C per favorire l’eliminazione dell’acido urico con le urine. Attenzione: chi beve troppa acqua durante il giorno tenderà a perdere vitamina C con le urine.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Sim, M., Hong, S., Jung, S. et al. Vitamin C supplementation promotes mental vitality in healthy young adults: results from a cross-sectional analysis and a randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Eur J Nutr (2021). https://doi.org/10.1007/s00394-021-02656-3