Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Con tutta una serie di accortezze,  lo yogurt può essere considerato un alimento leggero, salutare e riequilibrante. Abbiamo intervistato al riguardo la dottoressa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

 

Con l’arrivo della bella stagione siamo naturalmente portati a mangiare cibi freschi e leggeri. Cosa ci dice dello yogurt? Qual è il momento migliore per inserirlo nella nostra dieta?

Potremmo consumarlo all’inizio della giornata, con l’aggiunta di frutta fresca, miele, mandorle, fiocchi di avena e semi di lino macinati, per una colazione ricca di gusto e di preziosi nutrienti, in grado di accrescere la vitalità. Anche a metà mattina, uno yogurt intero bianco con delle fragole o delle bacche di goji rappresenta uno snack buono, leggero, salutare e ad alto potere saziante. Chi a pranzo va di fretta, al posto della solita barretta o del panino, può optare per 2 yogurt interi bianchi con 2 frutti (particolarmente diuretiche le fragole o le pesche bianche); un pasto così ipocalorico dovrebbe prevedere una merenda pomeridiana, per non arrivare troppo affamati a cena. Possiamo anche utilizzare lo yogurt per condire le insalate (cetrioli o cavolo cappuccio), le cruditè (ottimi i ravanelli con yogurt prezzemolo e sale), o al posto della panna nelle creme di verdura (crema di asparagi o piselli o spinaci o lattuga).

Secondo la medicina Ajurvedica, lo yogurt che si acquista nei negozi è freddo, pesante, difficile da digerire, e può ostruire gli “srota”, i canali energetici. Per bilanciare questa tendenza andrebbe preparato fresco in casa, e diluito con acqua prima di consumarlo, aggiungendo miele o un pizzico di sale. Preparato in questo modo lo yogurt acquista proprietà drenanti e riequilibranti la funzionalità intestinale. Sempre secondo la medicina Ajurvedica andrebbe consumato fino al primo pomeriggio, quando la capacità digestiva è massima.

 

Come scegliere lo yogurt

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Al supermercato, davanti al ripiano degli yogurt, rimaniamo un attimo esitanti: ve n’è di tutti i gusti e tipologie. Può darci qualche consiglio su come imparare a sceglierli?

Innanzitutto lo yogurt dovrebbe essere bianco, non addizionato di frutta o zucchero. Il fruttosio presente nella frutta o nello zucchero, infatti, ha un elevatissimo potere ossidante, ed è in grado di glicare nel giro di poche ore tutte le proteine del latte, creando un prodotto altamente ossidato, tossico per la fisiologia. E’ un vero peccato che siano proprio questi gli yogurt più utilizzati, specialmente per i bambini, ai quali, purtroppo, vengono rivolti frequentemente i prodotti più scadenti e nocivi alla salute.

Dovrebbe essere intero. I grassi infatti, sebbene aumentino il contenuto calorico dello yogurt, non innalzano l’insulina, l’ormone con cui formiamo depositi di grasso, e promuovono una sazietà prolungata. Gli yogurt alla frutta, invece, addizionati di zucchero, fruttosio, o sciroppo di glucosio-fruttosio, inducono uno stimolo molto più potente alla secrezione di insulina, e, a fronte delle (talvolta ma non sempre) minor calorie, segnalano al corpo di accumulare grasso. Per non parlare della lista di altri composti che possono essere presenti nello yogurt: edulcoranti, polidestrosio, aromi, coloranti, additivi, ed inoltre latte in polvere o concentrati di proteine del latte (non riportati in etichetta); tutta chimica in grado di creare tossicità per il fegato.

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Preferiamo quello biologico o biodinamico: se il latte proviene da mucche allevate allo stato brado, che brucano l’erba, ricca in vitamina K e carotenoidi, e sono esposte ai raggi del sole, che attivano la produzione di vitamina D, sarà naturalmente ricco in queste preziose vitamine che essendo liposolubili, si trovano legate alla parte grassa del latte. Un’altra ottima ragione per consumarlo intero!

Dovrebbe avere sapore acido. L’acidità è data dall’acido lattico che si forma durante la fermentazione operata soprattutto dai lattobacilli rispetto agli streptococchi. Negli yogurt dolci, in genere, la quota di lattobacilli è meno rappresentata. Più lo yogurt è acido, più completa sarà la predigestione dei nutrienti e maggiore la loro assorbibilità, e più benefico l’effetto riequilibrante sulla flora batterica intestinale.

Dovrebbe avere una scadenza tardiva. Durante la conservazione in frigo la carica dei preziosi batteri va progressivamente diminuendo, con perdita dell’effetto probiotico.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre).