Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Sappiamo tutti come le piante abbiano bisogno di luce per crescere, mentre siamo meno consapevoli del ruolo imprescindibile della luce solare sulla salute di noi esseri umani.

Il sole è fonte di energia ovvero di elettroni che la pianta assorbe tramite la clorofilla e utilizza nel processo di fotosintesi per trasformare anidride carbonica e acqua in glucosio, con liberazione di ossigeno. Il glucosio, successivamente, sarà modificato in proteine e grassi necessari alla costruzione e alla vita della pianta.

Fino a poco tempo fa si pensava che l’uomo non potesse assorbire energia dalla luce solare, ma studi recenti dimostrano altrimenti. Nel nutrirci di piante ci nutriamo anche di clorofilla la quale, trasformata nel corpo in diversi metaboliti, mantiene la capacità di assorbire le frequenze della luce visibile in grado di penetrare nei tessuti animali e di utilizzarle per la sintesi di ATP, la molecola che fornisce energia per le reazioni chimiche dell’organismo.

Esperimenti condotti su Caenorhabditis elegans, un piccolo verme molto utilizzato per studi di biologia evolutiva, hanno dimostrato che i metaboliti della clorofilla esposti alla luce inducono un aumento delle concentrazioni di ATP nei mitocondri, le centraline energetiche cellulari, a cui corrisponde un incremento della vita dell’animale.

Esporsi al sole allunga la vita, così come nutrirsi di cibi ricchi in clorofilla come le verdure.

Le conferme dei benefici derivati dal sole sono talmente tante da mettere in seria discussione le attuali linee guida nazionali e internazionali che raccomandano di ridurne al minimo l’esposizione.
Studi epidemiologici, osservazionali e randomizzati, infatti, hanno dimostrato inconfutabilmente che l’esposizione alle radiazioni del sole o l’assunzione di vitamina D in forma di supplemento riduce il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie autoimmuni come la sclerosi multipla, l’asma e il diabete di tipo1, infezioni, malattie del sistema nervoso centrale quali il Parkinson, l’Alzheimer e altre forme di demenza e disturbi del tono dell’umore come la depressione.
Evitare l’esposizione al sole aumenta il rischio di morte quanto fumare. In uno studio condotto su quasi 30.000 donne svedesi la mortalità nelle donne che evitavano il sole era circa il doppio rispetto a quelle che più vi si esponevano. Il sole, dunque, sembra essere il farmaco più potente – oltre che economico, che Madre Natura ci abbia messo a disposizione. Non rinunciamoci!

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Rivediamo in dettaglio i vantaggi dell’esposizione al sole:
Riduzione del rischio di 19 tipi di tumore. In tutto il mondo esiste un gradiente Nord-Sud di incidenza di tumore. Questo significa che laddove è maggiore l’irradianza ultravioletta B, ovvero la quantità di raggi solari che raggiunge la crosta terrestre, minore è l’incidenza di 19 diversi tipi di tumore, incluso quello al polmone, prostata, mammella e colon, i grandi “big killer” dei nostri tempi. Questo gradiente lo troviamo anche in Italia, dove nel Nord e nel Centro si registra il 30 e il 15% in più di nuovi casi di tumore, rispettivamente, rispetto al Sud. La vitamina D non riduce solo il rischio di cancro, ma migliora anche la prognosi in chi si è ammalato.

Riduzione del rischio di malattie cardiovascolari. Elevati livelli di vitamina D nel sangue si associano ad una riduzione del rischio di ipertensione, aritmie, infarti ed ictus. Fra i meccanismi alla base dell’effetto protettivo del sole vi sono: – aumentata produzione di ossido nitrico, un potente vasodilatatore prodotto dopo esposizione della pelle alla radiazione UVB; – ridotta proliferazione della muscolatura liscia arteriosa e ridotta espressione di molecole di adesione sulle cellule endoteliali, fattori questi coinvolti nella formazione della placca ateromasica; – miglioramento della rigidità delle pareti arteriose e della funzione endoteliale; – riduzione delle calcificazioni coronariche.

Protezione dalle infezioni. Sia la luce solare che la vitamina D prodotta in risposta al sole hanno un potente effetto antimicrobico. Questo era noto anche un secolo fa quando la tubercolosi veniva curata nei sanatori esponendo i pazienti a veri e propri “bagni” di sole. La vitamina D, inoltre, è un potente regolatore delle funzioni del sistema immunitario ed è necessaria per l’amplificazione di cloni di linfociti T coinvolti nel riconoscimento di antigeni esterni.

Miglioramento del tono dell’umore. I benefici del sole sul tono dell’umore sono evidenti a tutti, e corrispondono ad un aumento dei livelli di serotonina che non possiamo riprodurre con la sola supplementazione di vitamina D. La mancanza di sole, inoltre, induce in alcuni una condizione nota come SAD o Seasonal Affective Disorder, un disturbo caratterizzato da episodi di depressione che si verificano ogni anno in autunno o in inverno e che dipendono proprio dalla mancanza di luce solare. La terapia, in questi casi, è l’esposizione ai raggi ultravioletti attraverso speciali lampade.

Miglioramento del sonno. Esporsi alla luce del giorno aiuta a riequilibrare i ritmi circadiani, fra cui quello veglia-notte, aiutandoci a dormire meglio.

Riduzione del rischio di sclerosi multipla, asma e diabete di tipo 1. Queste malattie sono meno frequenti nei paesi più esposti al sole. Numerosi studi, inoltre, confermano che la supplementazione con vitamina D riduce il rischio di riacutizzazione di episodi di sclerosi multipla e riduce le crisi asmatiche in chi soffre di questa malattia.

Regolazione dei livelli di ormoni sessuali. In presenza di luce solare aumentano i livelli di testosterone, ormoni tiroidei e ormone melanotropo, un ormone prodotto dall’ipofisi che induce la sintesi di melanina e la pigmentazione cutanea. Questi ormoni sono fondamentali per la regolazione delle funzioni sessuali.

Ovviamente non dobbiamo esporci al sole in modo indiscriminato, poiché le radiazioni solari in eccesso favoriscono il rischio di tumori della pelle e il foto-invecchiamento. Al mare o in montagna è importante evitare ad ogni costo le scottature. Premuniamoci con abiti coprenti e cappelli, in modo da schermarci non appena la pelle ha iniziato ad arrossarsi. Più chiaro il colore della cute, minore il tempo in cui è possibile esporsi al sole in sicurezza. L’uso di creme solari dovrebbe essere ridotto al minimo per la presenza in questi prodotti di numerose sostanze chimiche di sintesi con effetti nocivi sulla salute, precauzione importante soprattutto nei bambini. Le creme solari con filtri fisici sono sempre da preferirsi a quelle con filtri chimici.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia, specialista in oncologia e ricercatore presso la Sapienza Università di Roma, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno), FuoriTg3 (RaiTre), Buongiorno Benessere (RaiUno), A Conti Fatti (RaiUno), Matrix (Canale5) e diMartedì (La7), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.

 

Fonti
Light-harvesting chlorophyll pigments enable mammalian mitochondria to capture photonic energy and produce ATPJ Cell Sci 2014.
Digestion, absorption, and cancer preventative activity of dietary chlorophyll derivatives. Nutr. Res 2007.
The metabolites of dietary chlorophylls. Phytochemistry 1999, 50, 195–202.
Avoidance of sun exposure is a risk factor for all-cause mortality: results from the Melanoma in Southern Sweden cohort. J Intern Med. 2014