Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Il segreto dei centenari è nel DNA

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La vita si allunga, ma è una buona notizia solo per chi arriva sano all’appuntamento con la vecchiaia. Non a caso, chi taglia il traguardo dei cento anni è stato molto probabilmente capace di evitare malattie e conseguenti disabilità che molto inficiano la qualità della vita quando si è avanti con l’età. In questa maratona non è un segreto che la genetica dia una buona mano: un DNA integro assicura longevità e salute.  

QUALCOSA IN COMUNE
Lo conferma un recente studio condotto proprio su semi e super centenari, fino a 105 anni e oltre, nei quali è stato individuato un comune profilo genetico caratterizzato da un’alta efficienza dei meccanismi di riparazione del DNA.  Le cellule, infatti, mettono in campo diverse forme di difesa per proteggerci dall’instabilità del genoma. Una cellula genomicamente instabile, invece, è soggetta a ripetuti e successivi cambiamenti nel DNA, alterazioni che portano malattia. 

GENERAZIONI A CONFRONTO
In altre parole, più il nostro patrimonio genetico si mantiene integro, più ci terremo alla larga da cancro, demenza senile, malattie cardiovascolari e altre malattie croniche. Proprio come accaduto agli 81 tra semi centenari (105 anni e oltre) e super centenari (110 anni e oltre) messi a confronto con 36 adulti sani (68 anni in media) abitanti nelle stesse regioni italiane. Dai campioni di sangue prelevati ai partecipanti è stata ricavata la sequenza del genoma al fine d’indentificare le differenze genetiche tra i due gruppi e creare una scala di rischio per le malattie cardiovascolari, la prima causa di morte al mondo.

GLI OPERAI DEL DNA
I ricercatori hanno così isolato cinque varianti genetiche tra i partecipanti, alcune delle quali sono risultate connesse proprio ai meccanismi di riparazione del DNA. Molti di questi “operai del DNA” si occupano, ad esempio, di rispondere allo stress ossidativo, uno dei principali fattori d’infiammazione. Un’altra scoperta è stata che gli anzianissimi presentavano meno mutazioni genetiche naturali, conferendo così un potenziale effetto protettivo da molte malattie croniche.

IL PATRIMONIO GENETICO
Insomma, il segreto della longevità di queste persone è essere riuscite a non intaccare il patrimonio genetico nell’arco della vita. Del resto, il genoma è quel tesoro personale che, prima ancora di venire al mondo, già le nostre madri iniziano a costruire per noi. Oggi sappiamo, infatti, quanto l’ambiente influenzi in modo anche duraturo il nostro codice genetico. Questo fenomeno è conosciuto come “programming” e consiste nelle modifiche epigenetiche (“al di sopra” dei geni) dell’espressione del DNA indotte dall’ambiente. La dieta è un regolatore fondamentale dell’espressione del nostro DNA: carenze o eccessi nutrizionali influenzano non solo lo sviluppo e la crescita del feto, ma anche il suo codice genetico a lungo termine, con effetti che si manifesteranno anche nella vita adulta e perfino nella progenie. Fra le tecniche più efficaci per proteggere il nostro Dna dalle mutazioni rientra quella del digiuno: un apporto calorico fortemente ridotto attiva infatti l’autofagia, un programma genetico di riciclaggio interno del corpo che elimina le cellule danneggiate e ne riutilizza le componenti a fini energetici o per la costruzione di nuove cellule. Digiunare, quindi, è parte integrante di una dieta per la longevità, specialmente se non siamo tra i fortunati possessori di un’intrinseca predisposizione a invecchiare in salute.

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.