Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Disponibile tutto l’anno, la cannella, con il suo sapore dolce, pungente e riscaldante, è il perfetto complemento alle giornate invernali. Quali sono le principali virtù di questa spezia e come utilizzarla al meglio? Lo chiediamo alla dr.ssa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

 

La cannella è una spezia derivata dalla corteccia interna dei rami dell’albero del cinnamomo, di cui esistono in commercio due varietà: una originaria dello Sri Lanka, più pregiata, e l’altra della Cina, leggermente più aspra e meno dolce.

Utilizzata tradizionalmente nel trattamento delle diarree infettive, nei reumatismi, come tonico dell’apparato digerente e per ridurre le contrazioni uterine ed il sanguinamento mestruale, oggi la cannella  è tornata in voga come rimedio contro il diabete, le malattie neurodegenerative, i sintomi dell’artrite e le infezioni batteriche e fungine.

I principi attivi più noti sono l’aldeide cinnamica, l’alcool cinnamilico, l’eugenolo, le catechine e un polifenolo (MHCP) ad azione insulino-simile.

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Controllo glicemico

La cannella consumata a fine pasto o aggiunta ad un dolce riduce l’innalzamento della glicemia attraverso due meccanismi principali:

– un rallentato svuotamento dello stomaco, con conseguente freno dell’assorbimento della quota di zuccheri presenti nel pasto e riduzione dei livelli di glicemia

– il miglioramento della sensibilità all’insulina, dovuta ad un aumentata produzione dei recettori per l’insulina ed una ridotta azione dell’enzima che li degrada, con prolungata capacità delle cellule di utlizzare glucosio. In individui affetti da diabete di tipo 2, consumare meno di mezzo cucchiaino di cannella al giorno riduce i livelli di glicemia del venti percento.

Prevenzione e trattamento dell’Alzheimer

Due sostenze presenti nella cannella, l’aldeide cinnaminica e l’epicatechina, prevengono la formazione dei grovigli neurofibrillari tipici del morbo di Alzheimer. In questa malattia una proteina, chiamata tau, non si lega come dovrebbe ai microtubuli presenti nei neuroni, iniziando a formare aggregati insolubili. Composti della cannella si legherebbero ai residui di cisteina della proteina tau, riducendo la loro tendenza ad aggregarsi. In uno studio su topi geneticamente modificati per sviluppare una forma aggressiva di Alzheimer, un estratto ottenuto dalla spezia ha rallentato notevolmente lo sviluppo della malattia equiparando l’aspettativa di vita degli animali a quella di roditori sani.

Protezione dall’ossidazione

In un confronto fra il potere antiossidante di 26 spezie, la canella è risultata quella vincente, superando in potenza spezie rinomate come l’aglio e l’origano. La sua capacità antiossidante è superiore a quella di conservanti di sintesi quali il BHA e il BHT.

Riduzione del dolore nei malati di artrite                            

L’assunzione al mattino di mezzo cucchiaino di cannella in polvere mescolato al miele riduce i dolori articolari nei malati di artrite.

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Azione antiaggregante

L’aldeide cinnamica previene l’aggregazione delle piastrine attraverso l’inibizione della produzione di acido arachidonico, una sostanza pro-aggregante e pro-infiammatoria.

Azione antibatterica

L’olio essenziale di cannella inibisce la crescita di batteri e funghi come la Candida, e risulta attiva anche contro alcuni ceppi resistenti a farmaci.

Stimolante del sistema nervoso

Il semplice odore della cannella è in grado di stimolare funzioni del cervello quali l’attenzione, la memoria e la velocità visuo-motoria durante lo svolgimento di test al computer. I partecipanti sono stati sottoposti a quattro diverse condizioni: nessun odore, aroma di cannella, di menta piperita o di gelsomino. L’aroma di cannella ha prodotto i migliori risultati.

Come sceglierla

Può essere acquistata in stecche, a più lunga conservabilità, o in polvere, di sapore più forte. La varietà proveniente da Ceylon è di migliore qualità. Preferiamo quella biologica per avere la certezza che non sia stata irradiata.

Va conservata in un contenitore ermeticamente chiuso, al riparo dalla luce e dall’eccessivo calore. La spezia ancora fresca si riconosce dall’aroma preservato.

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Come utilizzarla

La maggior parte della frutta cotta si sposa bene con la cannella: mele, pere, albicocche, pesche, banane sono solo alcune delle possibilità.

Per una merenda diversa aggiungiamo ad una fetta di pane e burro un pizzico di cannella.

Le patate fritte nell’olio aromatizzato con cannella sono un MUST da provare.

Al mattino se siamo raffreddati niente di meglio di un bel bicchiere di latte di mandorle scaldato con uno stecco di cannella a cui aggiungere, quando tiepido, del miele.

Proviamo un risotto allo zafferano, carote, zucchine, uvetta, anacardi e cannella per un piatto diverso, di ispirazione mediorientale.

Per ridurre la glicemia dopo un pasto e favorire la digestione, possiamo preparare una semplice tisana a base di cannella aggiungendo un cucchiaino di spezia ad una tazza di acqua bollente. Copriamo, lasciamo in infusione per 10 minuti, filtriamo e beviamo.

Precauzioni

La canella contiene cumarine, generalmente presenti in basse concentrazioni in quella proveniente dal Ceylon, ma più concentrate nella cassia, originaria della Cina. Il consumo regolare di alte quantità di cassia può provocare tossicità epatica, e dovrebbe essere evitato. E’ impossibile distinguere i due tipi di cannella in polvere. Acquistando le stecche, invece, possono notarsi delle differenze, in quanto la cannella originaria dallo Sri Lanka è più sottile e può presentare diversi strati concentrici, mentre la cassia è più spessa ed ha un unico strato.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.