Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Un recentissimo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Clinical Oncology suggerisce che il consumo regolare di caffè potrebbe essere un prezioso strumento per ridurre il rischio di recidiva di tumore al colon e migliorare la sopravvivenza. Ne parliamo con la dr.ssa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

Non è la prima volta che il consumo di caffè si dimostra protettivo nei riguardi dello sviluppo dei tumori. Berlo regolarmente, infatti, riduce il rischio di tumore alla prostata, al fegato e alla mammella in donne in menopausa, per citare solo alcuni esempi. Riguardo ai tumori del colon, invece, la letteratura, fino ad oggi, aveva dato risultati incerti.

Gli autori dello studio sono partiti dalla premessa, corroborata da molte ricerche, che l’iperinsulinemia, una condizione associata ad uno stile di vita sedentario, all’obesità e al diabete di tipo 2, peggiora la prognosi nei malati di tumore al colon, aumentando il rischio di recidive e riducendo la sopravvivenza.

E’ dimostrato che il caffè migliora la sensibilità all’insulina e riduce il rischio di diabete di tipo 2, quello associato ad una alimentazione ricca in zuccheri e carboidrati raffinati.

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Gli autori hanno dunque voluto verificare se ci fosse un’associazione fra il consumo di caffè, la sopravvivenza e il rischio di recidiva in circa 1000 pazienti in trattamento chemioterapico dopo un intervento per tumore al colon allo stadio 3. Chi beveva 4 o più tazze di caffè al giorno (per un totale di circa 460 mg di caffeina), aveva un rischio ridotto del 42 percento di avere una recidiva del tumore e ridotto del 34 percento di morire, rispetto a chi non ne beveva affatto. In chi beveva giornalmente due o tre tazze di caffè, il rischio di recidiva era ridotto del 31 percento. In altre parole, l’effetto si è dimostrato essere dose-dipendente, ovvero la protezione aumentava con l’incremento della quantità di caffè ingerita. Bere caffè decaffeinato non offriva alcuna protezione.

L’effetto protettivo del caffè potrebbe dipendere da diversi fattori, fra cui:

– la ricchezza in antiossidanti, in grado di ridurre l’infiammazione

– l’effetto inibitorio della caffeina sulla crescita delle cellule tumorali del colon

– effetti sul metabolismo cellulare

– effetti sulla flora batterica intestinale.

Il tumore del colon è particolarmente sensibile agli effetti positivi e negativi degli alimenti. Fra i fattori protettivi noti rientrano fonti di calcio come il latte e i derivati, la curcuma, il tè verde, la fibra solubile presente nei cereali integrali e nei legumi, le verdure con la loro abbondanza in antiossidanti e la vitamina D, poco presente nei cibi e la cui fonte principale è l’esposizione ai raggi solari. Questo studio aggiunge inaspettatamente il caffè alla lista di alimenti protettivi. Trattandosi di una ricerca epidemiologica la correlazione non indica necessariamente casualità e necessita di ulteriori conferme sperimentali, tuttavia questi risultati mettono in una nuova luce una bevanda che in passato è stata molto discussa in termini di salute e che recentemente è sempre più rivalutata per i suoi sorprendenti effetti benefici su diversi organi e apparati.

Una rassicurazione per gli amanti del caffè e un incoraggiamento per chi il caffè vorrebbe berlo ma se ne astiene, pensando potrebbe fargli male.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.