Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

I latticini ci proteggono dalle malattie cardiovascolari

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Per spiegarlo in termini molto semplici, infatti, i grassi naturalmente presenti negli alimenti mantengono lubrificate le nostre arterie, proprio come avviene per gli ingranaggi di un macchinario. Lo dimostra, ad esempio, il cosiddetto “paradosso francese” che vede i cugini d’oltralpe, grandi consumatori di panna, burro e formaggi, soffrire molto meno di malattie cardiovascolari rispetto a noi. Ciò trova conferma anche in un nuovo studio condotto in Svezia, altro paese ad alto consumo di prodotti caseari, che per la prima volta si è preoccupato di misurare i livelli di alcuni acidi grassi provenienti dai derivati del latte nel sangue delle persone, invece che limitarsi a chiedere loro se e quanto frequentemente consumassero determinati prodotti. I risultati di questo studio, messi in relazione ad altri 17 lavori simili condotti in precedenza, portano a concludere che esista un collegamento tra un più alto consumo di latticini grassi e un minore rischio di contrarre malattie cardiovascolari. 

OLTRE 4000 SVEDESI
Più nel dettaglio, l’indagine ha riguardato oltre 4000 svedesi con età media di 60 anni ai quali sono stati periodicamente misurati i livelli di alcuni acidi grassi nel sangue. Per 16 anni, poi, queste persone sono rimaste sotto monitoraggio per registrare eventuali infarti, ictus e altri gravi episodi di natura cardiovascolare. Terminato il lungo periodo di osservazione sono stati effettuati aggiustamenti statistici in base all’età, il reddito, lo stile di vita, le abitudini alimentari, la presenza di altre malattie. Alla fine, è stato stabilito che effettivamente coloro con i più alti livelli nel sangue di acidi grassi provenienti dai latticini avevano anche il rischio più basso di contrarre malattie cardiovascolari.  

Come detto, queste evidenze sono state incrociate con quelle di studi precedenti per un totale di 43mila persone vagliate in Danimarca, Stati uniti, Regno Unito e in tutti i casi questa relazione tra più grassi derivanti dai latticini e meno problemi cardiovascolari è stata confermata. 

NUOVI CONSIGLI ALIMENTARI
In tale contesto diverse linee guida si ostinano a raccomandare di scegliere latticini a basso contenuto di grassi, laddove molte altre hanno corretto il tiro indicando i latticini come parte di una dieta sana ed equilibrata, senza doversi per forza limitare al solo consumo di yogurt rinunciando del tutto a burro, panna, formaggi. Come per ogni altro alimento, bisogna prestare attenzione a privilegiare la qualità, scegliendo prodotti freschi, poco trattati e, soprattutto, interi invece che scremati. Per quanto ricchi di grassi saturi, infatti, i latticini contengono molti altri preziosi nutrienti che vanno inevitabilmente dispersi nei processi di eccessiva trasformazione. Allo stesso tempo, è bene bilanciare l’apporto dei, seppur utili, grassi saturi provenienti dal latte e dai suoi derivati con i grassi insaturi presenti nel pesce e nella frutta secca oleosa. 

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Kathy Trieu, et al. Biomarkers of dairy fat intake, incident cardiovascular disease, and all-cause mortality: A cohort study, systematic review, and meta-analysisPLOS Medicine, 2021; 18 (9): e1003763 DOI: 10.1371/journal.pmed.1003763