Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Gli omega-3 alleati contro il cancro

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Tutti noi conosciamo i benefici degli acidi grassi omega-3, i cosiddetti “grassi buoni” presenti in alimenti come il pesce, la frutta secca oleosa e l’avocado a protezione della salute del cervello e del sistema cardiovascolare. Meno nota forse, ma non meno importante, è la loro efficacia in campo oncologico nel contrastare la perdita di peso associata al tumore (la cosiddetta cachessia neoplastica), che li rende alleati imprescindibili di chi si confronta con le fasi avanzate della malattia. Ma ci sarebbe di più: gli omega-3 sembrano, infatti, in grado di rallentare la crescita e la diffusione del cancro.

Le nuove proprietà antitumorali degli omega-3 sono state scoperte dai ricercatori dell’università dell’Illinois nell’ambito di uno studio condotto su topini.

GLI ENDOCANNABINOIDI CHE DERIVANO DAGLI OMEGA 3 RALLENTANO LA DIFFUSIONE DEL TUMORE
Quando il nostro corpo metabolizza gli omega-3 produce naturalmente delle molecole chiamate endocannabinoidi o cannabinoidi endogeni perchè si legano agli stessi recettori del cervello che sono attivati dai cannabinoidi della cannabis sativa. Gli endocannabinoidi sono molecole che, insieme ai loro recettori, si trovano in tutto il corpo – nel cervello, negli organi, nei tessuti e persino nelle nostre cellule immunitarie. Il sistema endocannabinoide interagisce con il sistema nervoso e con il sistema immunitario per ridurre il dolore, l’infiammazione e lo stress in modo simile alla cannabis, ma senza riprodurre gli effetti psicotropici della pianta. Oltre a queste proprietà, cruciali per migliorare la qualità della vita del paziente affetto da tumore, gli scienziati dell’Illinois ne hanno individuate altre capaci d’influire direttamente sull’andamento della malattia, rallentandola.

In una precedente ricerca pubblicata nel 2017, i ricercatori hanno scoperto che durante il metabolismo degli omega-3 si formano dei sottoprodotti chiamati epossidi di endocannabinoidi (EDP-EA) in grado di legarsi ai recettori per i cannabinoidi. Poiché alcuni studi hanno suggerito che la cannabis ha proprietà antitumorali, i ricercatori hanno voluto vedere se anche gli endocannabinoidi prodotti naturalmente dagli omega-3 avrebbero avuto lo stesso effetto.

Hanno quindi esaminato il comportamento degli endocannabinoidi EDP-EA nei topini malati di osteosarcoma – una forma particolarmente aggressiva di tumore alle ossa – con metastasi polmonari. Gli scienziati hanno scoperto che nei tessuti tumorali dei topini malati la presenza di endocannabinoidi era aumentata dell’80% in più rispetto ai topini sani.  Si sono quindi chiesti se tale incremento naturale degli endocannabinoidi in presenza di tumore fosse finalizzato a facilitare o a contrastare la malattia, scoprendo che queste molecole derivate dagli omega-3 stavano impegnandosi nella lotta contro il cancro.

ANTIFIAMMATORI, ANTIDOLORIFICI, ANTITUMORALI
Più nel dettaglio gli endocannabinoidi erano lì per uccidere le cellule tumorali – anche se non con la stessa efficacia dei farmaci chemioterapici standard. Tuttavia, gli endocannabinoidi svolgevano anche altre funzioni antitumorali: inibivano la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrissero la malattia e prevenivano la migrazione delle cellule tumorali verso altre sedi. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante poiché è di contrasto alla formazione di metastasi, una delle principali cause di mortalità legata al cancro.

Se confermata, l’azione antitumorale degli endocannabinoidi si andrebbe ad unire a quella antinfiammatoria e antidolorifica rendendo questi nutrienti utilissimi da affiancare alle cure convenzionali dei tumori. Una terapia di questo tipo potrebbe essere di grande aiuto anche per i tumori che si diffondono velocemente causando forti dolori ossei come quello al seno, alla prostata e al polmone. Del resto, il consumo di omega-3 da parte di pazienti oncologici già da tempo si è rivelato di grande aiuto e non può che essere ulteriormente incoraggiato come prezioso alleato delle cure integrate dei tumori.

 

FONTE: Jahnabi Roy, Josephine E. Watson, In Sup Hong, Timothy M. Fan, Aditi Das. Antitumorigenic Properties of Omega-3 Endocannabinoid Epoxides. Journal of Medicinal Chemistry, 2018; 61 (13): 5569 DOI: 10.1021/acs.jmedchem.8b00243