Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Gengive sanguinanti? Se l'igiene orale non basta, serve più vitamina C

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Le gengive sanguinano e pensiamo immediatamente alla scarsa igiene orale, ci sforziamo di lavarci i denti meglio e spesso, ricorriamo al filo interdentale e cambiamo dentifricio, facendo di tutto pur di scongiurare la temutissima parodontite. Ce ne ha parlato il dentista e non c’è pubblicità che non ci ricordi come una gengiva sanguinante ci porterà nel giro di poco tempo ad avere il sorriso sfregiato. Se, invece, fossimo nati qualche decennio fa probabilmente saremmo stati spinti ad attribuire le nostre gengive sanguinanti a una carenza di vitamina C. Erano tempi in cui era ancora vivo il ricordo di malattie oggi quasi dimenticate, come lo scorbuto, ed è proprio 30 anni fa che in Medicina il sanguinamento delle gengive fu ufficialmente inserito tra i biomarcatori di una carenza di vitamina C.

PROBLEMI MICROVASCOLARI QUANDO LA VITAMINA C SCARSEGGIA
Giustissimo, dunque, consultare il dentista se le gengive sanguinano, ma oltre che su questo sintomo sarebbe utile concentrarsi un po’ di più su altre possibili cause, inclusa la molto probabile carenza di vitamina C. Lo conferma un recente studio pubblicato sulla rivista Nutrition Reviews che ha passato in rassegna i dati raccolti da 15 indagini cliniche, condotte in sei diversi paesi, per un campione totale oltre 9000 persone. Ne è emersa una evidente associazione tra bassi livelli nel plasma di vitamina C e sanguinamento delle gengive ed emorragia retinica (cosiddetto sangue nell’occhio). Problemi poi risolti aumentando l’assunzione giornaliera di vitamina C. Questo aspetto è particolarmente importante perché sia il sanguinamento gengivale, sia l’emorragia retinica sono spesso un segnale di un problema più ampio del sistema microvascolare che può riguardare il cervello, il cuore, i reni.

RIVEDERE LE RACCOMADAZIONI UFFICIALI
Non è una garanzia che assumere più vitamina C ci protegga da problemi gravissimi come ictus e infarto, tuttavia l’enorme mole di dati studiata dai ricercatori suggerisce una revisione delle raccomandazioni nutrizionali sul fabbisogno giornaliero di vitamina C, ferme ora a livelli bassissimi, di circa 90 mg per gli uomini e di circa 70 mg per le donne.

ATTENTI ALLE DIETE LOW CARB
Altro che filo interdentale, insomma! Di fronte alle gengive che sanguinano è certamente corretto preoccuparsi dell’igiene orale, ma si dovrebbe intervenire anche a livello di alimentazione, cercando di aumentare il consumo di cibi freschi ricchi di vitamina C come cavoli, peperoni, limoni o kiwi. Diversamente, si può sempre ricorrere agli integratori, ma in dosaggi non al di sotto dei 500 mg al giorno. Particolare attenzione alla carenza di vitamina C deve prestarla chi segue una dieta molto proteica, a basso contenuto di carboidrati. Poiché, infatti, i frutti ricchi di vitamina C come kiwi e arance sono particolarmente zuccherini, si tende ad escluderli da diete low carb. Così, chi privilegia carne magra evita di mangiare frattaglie e organi che sono, invece, fonti importanti di vitamina C.

NON SOLO SINTOMI, CERCARE LE CAUSE
Insomma, prescrivere igiene orale o interventi parodontali per curare patologie microvascolari potrebbe non essere corretto o, almeno, non sufficiente. Oltre ai sintomi si dovrebbe prestare maggiore attenzione alle cause, prima su tutte la carenza di vitamina C.

 

Dr.ssa Debora Rasio
Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, direttore del master di II livello in Medicina Integrata presso l’Università Telematica San Raffaele di Roma, autrice del bestseller Mondadori “La Dieta Non Dieta”, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Philippe P Hujoel, Tomotaka Kato, Isabel A Hujoel, Margaux L A Hujoel. Bleeding tendency and ascorbic acid requirements: systematic review and meta-analysis of clinical trialsNutrition Reviews, 2021; DOI: 10.1093/nutrit/nuaa115