Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

broccoli crucifere

Dalle crucifere un possibile aiuto per chi soffre di autismo

Indice

L’autismo è un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati dal deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale e da comportamenti e attività ristrette e ripetitive. Negli ultimi anni sono drammaticamente aumentate le diagnosi di disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) in tutti i grandi paesi occidentali. Negli Stati Uniti si stima che 1 bambino su 54 (età 8 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico; 1 su 160 in Danimarca e in Svezia; 1 su 86 in Gran Bretagna. In Italia, la stima è di 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) con una prevalenza maggiore nei maschi, caratteristica questa comune a tutti i paesi. 

IL SULFORAFANO, POTENTE ANTIOSSIDANTE DEI BROCCOLI
La ricerca si muove, dunque, su vari ambiti per costruire una strategia efficace di contrasto all’autismo e non trascura la nutrizione dalla quale, come per tutte le malattie croniche non trasmissibili, può sempre arrivare un valido aiuto a bassi effetti collaterali. È il caso anche dell’autismo: chi ne è affetto, infatti, potrebbe trarre significativi benefici dal sulforafano, nutriente delle crucifere (broccoli, cavoli, broccoletti di Bruxelles, cavolfiore, cime di rapa). 

Lo ha visto un recente studio statunitense che ha puntato sul forte potere antiossidante e anti-infiammatorio del sulforafano, composto chimico che contiene un atomo di zolfo (da qui il tipico odore di broccoli poco piacevole) ed è molto efficace a spegnere i radicali liberi all’origine di tanti e diversi problemi di salute, inclusa la neuroinfiammazione associata all’autismo. A differenza di altri antiossidanti che agiscono direttamente sui radicali liberi, il sulforafano esercita un’azione indiretta, ma più duratura nel tempo, anche diversi giorni dopo averlo ingerito. Esso, infatti, è in grado di attivare la proteina Nrf2 specializzata nello stimolare la produzione di molecole antiossidanti che spengono l’infiammazione. 

UNO STUDIO SU BAMBINI AUTISTICI
Partendo da questi presupposti i ricercatori hanno coinvolto 45 bambini tra i 3 e i 12 anni affetti da ASD. Lo studio si è poi svolto in tre fasi. Nella prima a un gruppo di partecipanti è stato dato un integratore a base di sulforafano, ogni giorno per 15 settimane, mentre l’altro gruppo ha ricevuto un placebo. Nella fase due, durata altre 15 settimane, tutti hanno assunto ogni giorno l’integratore. Nella terza e ultima fase nessuno ha preso più nulla per sei settimane. Prima e dopo le varie fasi, sono stati misurati i sintomi comportamentali della malattia sulla base di standard condivisi e raccolti e analizzati campioni di sangue e urina per valutare eventuali cambiamenti metabolici e biochimici.

MIGLIORAMENTI A “COSTO ZERO”
Ne è risultato che durante la prima fase il gruppo che aveva assunto l’integratore aveva migliorato i deficit comportamentali, anche se non in termini statisticamente significativi rispetto a quelli che avevano ricevuto il placebo. È stato, invece, nella seconda fase che tutti hanno mostrato miglioramenti dal punto di vista comportamentale oltre che degli indicatori di stress ossidativo, infiammazione e respirazione mitocondriale. L’integratore è stato, inoltre, ben tollerato da tutti i partecipanti, senza alcun effetto collaterale.

UN ALTRO PEZZETTO DEL PUZZLE 
Si confermerebbe così l’efficacia protettiva e antiossidante del sulforafane nei confronti dei sintomi dello spettro autistico. Un altro tassello del complesso puzzle della lotta a questa grave e invalidante condizione che la ricerca sta provando a ricomporre.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Zimmerman, A.W., Singh, K., Connors, S.L. et al. Randomized controlled trial of sulforaphane and metabolite discovery in children with Autism Spectrum Disorder. Molecular Autism 12, 38 (2021). https://doi.org/10.1186/s13229-021-00447-5