Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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Oltre 2000 studi, inoltre, attribuiscono questa fruttuosa relazione tra sport e mente all’effetto che esercitano sull’ippocampo gli endocannabinoidi sprigionati dal nostro corpo quando ci alleniamo. 

ENDOCANNABINOIDI E IPPOCAMPO
L’ippocampo è la regione del cervello tra le più coinvolte in processi cognitivi come la memoria spaziale, il richiamo dei ricordi e la formazione di nuove memorie. Gli endocannabinoidi, da parte loro, sono piccole molecole prodotte nel corpo che regolano la comunicazione tra cellule nervose e rivestono grande importanza nel movimento, nell’elaborazione del dolore, nella risposta immuno-infiammatoria, nello sviluppo del cervello, nell’apprendimento e nella memoria. Più intensamente ci si allena, più aumentano i livelli di endocannabinoidi e più si attiva l’ippocampo. Sommando i due effetti, la salute del cervello ci guadagna, come ha dimostrato un recente studio che ha stabilito un collegamento diretto tra maggiore esercizio fisico, maggiore presenza di endocannabinoidi e migliore memoria.

LO STUDIO
Per lo studio sono state arruolate 15 persone adulte in salute (età media 23 anni) e sottoposte a un test di valutazione della memoria e della velocità di riflessi prima e dopo tre diverse condizioni: un allenamento intenso, un allenamento moderato, riposo. Prima di sostenere i test i partecipanti hanno consumato una colazione ricca di carboidrati e per ogni fase dell’esperimento sono stati loro misurati i livelli di endocannabinoidi nel sangue.

I risultati dei test mnemonici sono stati significativamente migliori dopo l’allenamento intenso rispetto che a riposo e, seppur con meno scarto, lo stesso è valso per i test sostenuti dopo l’allenamento moderato. Parallelamente, ai test migliori corrispondeva anche una maggiore presenza di endocannabinoidi nel sangue.

SPORT, STRATEGIA DI SALUTE
Lo studio suggerisce, dunque, lo sport come un valido mezzo di contrasto del declino cognitivo per gli anziani, ma anche di sviluppo della memoria per i più piccoli: una strategia, sana, poco invasiva e poco costosa per tutelare la nostra salute mentale.

Dr.ssa Debora Rasio
Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.
FONTE: Marin Bosch, B., Bringard, A., Logrieco, M.G. et al. Effect of acute physical exercise on motor sequence memory. Sci Rep 10, 15322 (2020). https://doi.org/10.1038/s41598-020-72108-1