Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Uva e mirtilli preservano la memoria degli anziani

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Proseguono i nostri approfondimenti sull’interazione tra cibo e cervello e, in particolare, su come specifici alimenti possano aiutare a prevenire, in alcuni casi persino ad arrestare, la perdita di memoria e altre funzioni cognitive tipiche dell’invecchiamento. Protagonisti indiscussi di questo tema sono uva e mirtilli, frutti ricchi di polifenoli le cui qualità benefiche sono ormai da decenni noti alla scienza medica e alimentare. Scienza che ha il dovere di consolidare questi saperi considerando che la popolazione anziana nel mondo toccherà quota 2 miliardi entro il 2050, con i relativi costi economici e sociali del calo cognitivo e la perdita di memoria che, inevitabilmente, affliggono chi è in età avanzata.

UNO STUDIO FRANCO – CANADESE
Ecco, dunque, un nuovo studio pubblicato dalla rivista ‘Gerontology’ che dimostra come uva e mirtilli migliorino la memoria episodica negli anziani sani. Nello specifico, basandosi già sull’ampia letteratura in materia raccolta su topini, un team di ricercatori francesi e canadesi sono passati alla verifica diretta sugli esseri umani prendendo in esame per un periodo di sei mesi un gruppo di 215 tra uomini e donne di età compresa tra i 60 e i 70 anni.

Suddivisi in maniera casuale, alcuni di loro hanno assunto nell’arco di tempo considerato 600 mg al giorno di un estratto di uva e mirtilli contenente 258 mg di flavonoidi. Gli altri, invece, hanno ricevuto un placebo. Tutti quanti all’inizio della sperimentazione sono stati sottoposti attraverso un touchscreen a test cognitivi volti ad appurare le abilità visuospaziali e la memoria episodica. Ulteriori test hanno valutato la memoria verbale episodica e la memoria di lavoro.

FINO A 14 ANNI DI MEMORIA RECUPERATI
Alla fine del semestre tutti i partecipanti hanno ripetuto i test e mostrato miglioramenti, senza particolari differenze tra quanti avevano assunto l’estratto di frutta e quelli che avevano preso il placebo. I risultati, però, si sono rivelati più interessanti dividendo i partecipanti in sottogruppi sulla base dei punteggi che avevano ottenuto nei test di base iniziali. Chi, infatti, aveva ottenuto punteggi più scarsi ha mostrato i maggiori miglioramenti dopo aver assunto l’estratto di uva e mirtilli. Questi ultimi, in particolare, ripetuti i test hanno dimostrato progressi cognitivi equivalenti a circa 14 anni di età in meno, mentre quelli che avevano preso il placebo si sono fermati a 5 anni e mezzo.

ANTOCIANINE A COLAZIONE
Come accennato, non è un segreto per medici e nutrizionisti che blu e viola a tavola siano i colori di un cervello sano. Mirtilli, more, uva, frutti di bosco e altri cibi (come prugne, susine, fichi, melanzane, cavoli e carote viola, olive nere, riso nero Venere) devono la loro particolare tonalità alle antocianine, potenti antiossidanti particolarmente protettivi da malattie come Alzheimer e demenza senile: è noto, ad esempio, che mezza tazza di mirtilli al giorno previene la neuro-degenerazione. Tutto ciò perché i composti blu-viola oltre che da antiossidanti, funzionano da molecole di segnale capaci di attivare determinate reazioni da parte delle cellule: in questo caso favoriscono la neurotrasmissione, cioè la comunicazione tra neuroni.

La colazione è il pasto che più si presta al consumo quotidiano di cibi viola perché ben si concilia con uva scura e frutti di bosco: aggiunti a yogurt bianco, ai cereali, al pane come marmellata. Non dobbiamo esitare a consumare frutti di bosco congelati, una valida alternativa a quelli freschi, più difficili e costosi da reperire.

 

FONTE: Polyphenols From Grape and Blueberry Improve Episodic Memory in Healthy Elderly with Lower Level of Memory Performance: A Bicentric Double-Blind, Randomized, Placebo-Controlled Clinical Study

The Journals of Gerontology: 2019, Pages 996–1007.