Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

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La Francia è il paese europeo con la minor incidenza di malattie cardiovascolari: conta, infatti, 253 casi d’infarto ogni 100.000 individui di età superiore ai sessantacinque anni, contro i 396 della Spagna, i 411 dell’Italia e i 1.030 della Romania (dati Eurostat 2010).
Una differenza sostanziale. Eppure la Francia è il paese dove giornalmente si consumano panna, burro e formaggi, alimenti banditi per circa quaranta anni dalle nostre tavole perché giudicati dannosi per il cuore. Ne parliamo con la dr.ssa Debora Rasio, dirigente medico presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma che cura per noi la rubrica dedicata all’alimentazione secondo natura.

Come si spiega questo paradosso francese? Le ragioni sembrano risiedere proprio nel consumo di prodotti derivati dalla fermentazione del latte, ricchi in vitamina K2, un nutriente imprescindibile non solo per la salute dell’osso, ma anche per quella del cuore.

gouda

La vitamina K2 differisce dalla più nota K1, presente in verdure come ad esempio la lattuga, gli spinaci, i broccoli e i cavoli e che svolge un ruolo importantissimo nella coagulazione del sangue.

La K2, invece, è presente solo nei cibi fermentati poiché viene prodotta da alcuni ceppi batterici durante il processo di fermentazione. Ha la straordinaria capacità di regolare il metabolsimo del calcio, impedendo il suo deposito a livello delle arterie e favorendo, invece, la calcificazione dell’osso.

Fra i cibi ricchi in vitamina K2 troviamo: il natto (un prodotto tipico della cucina giapponese derivato dalla fermentazione dei semi di soia), il burro proveniente da mucche allevate a brado (mentre quello prodotto da animali nutriti con mangimi a base di soia e cereali ne è quasi privo), molti formaggi quali il Gouda, il Brie e l’Edam, e le verdure fermentate come i sauerkraut.

sauerkraut

La vitamina K2, seppur poco conosciuta al grande pubblico, svolge ruoli importantissimi per la salute:

– riduce la calcificazione delle arterie, uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare: attiva, infatti, una proteina chiamata MGP (proteina GLA della matrice), che è il più potente inibitore della calcificazione dei tessuti molli a oggi conosciuto. La MGP lega il calcio evitando che si depositi nelle pareti dei vasi sanguigni, contribuendo così a mantenere le arterie elastiche e flessibili. Per svolgere questa funzione, la MGP deve essere attivata, tramite una reazione di carbossilazione, dalla vitamina K2. Se la K2 è insufficiente, in circolo sarà presente una forma di MGP meno funzionante, quindi non in grado di prevenire la deposizione di calcio a livello dei vasi sanguigni. Non a caso, le arterie sane contengono fino a 100 volte più vitamina K2 di quelle malate. Nello studio Rotterdam, condotto su circa 8.000 individui seguiti per dieci anni, chi consumava più vitamina K2 aveva il minor rischio di avere arterie calcificate oltre che di ammalarsi o di morire per malattie cardiovascolari. In particolare chi consumava 45 mcg di vitamina K2 al giorno viveva in media sette anni di più, rispetto a chi ne consumava solo 12 mcg al giorno. Uno studio successivo (Prospect Study), condotto su 16.000 individui seguiti per dieci anni, mostrava una riduzione dei nove percento del rischio di sviluppare eventi cardiovascolari per ogni 10 mcg in più al giorno di assunzione di K2. Un recente studio randomizzato ha dimostrato che la supplementazione con MK-7 (una forma di vitamina K2) migliora la rigidità delle arterie in donne sane in post-menopausa.

– è necessaria per la corretta formazione dell’osso: la vitamina K2 è necessaria per la carbossilazione, in altre parole l’attivazione, di una proteina chiamata osteocalcina, prodotta dagli osteoblasti, le cellule specializzate nella produzione dell’osso. L’osteocalcina ha un ruolo fondamentale nella mineralizzazione poiché lega i cristalli d’idrossiapatite, che costituiscono il 65% della struttura ossea. Diversi studi hanno dimostrato che la supplementazione con K2 migliora la densità ossea in donne affette da osteoporosi; inoltre riduce del 60% il rischio di fratture vertebrali e dell’80% quello di fratture di ossa diverse dalle vertebre.

Brie_de_Meaux

– fondamentale in gravidanza, allattamento e nei primi anni di vita del bambino: il primo a comprendere il ruolo essenziale dei nutrienti per il corretto sviluppo dell’osso fu il dott. Weston Price, un dentista americano che, agli inizi del ‘900, utilizzò con successo la dieta al posto dei presidi ortodontici, per la correzione dei disturbi dello sviluppo del massiccio facciale. Price aveva individuato un fattore presente nel burro proveniente da mucche allevate a brado, necessario per una corretta ossificazione e lo aveva chiamato “fattore X”, non riuscendo a caratterizzarlo biochimicamente. Per garantire assenza di carie e un buono sviluppo della mandibola e dell’osso mascellare Price prescriveva un’alimentazione ricca in vitamine liposolubili, quali la K2, la D, la E e i carotenoidi. I risultati ottenuti sono documentati in un archivio fotografico e dimostrano quanto un tessuto apparentemente solido come l’osso sia plasmabile dalla dieta.

Natto_and_okra_Sushi_in_Kamakura

migliora il trasporto degli elettroni nei mitocondri con un conseguente aumento della produzione di energia a livello cellulare: una ricerca pubblicata sulla rivista Science ha dimostrato che, nei moscerini della frutta, la vitamina K2 è in grado di correggerre un difetto del gene PINK1 o Parkin, che, causando deficit di attività mitocondriale, impedisce loro di volare. Dopo il trattamento con la K2 i moscerini hanno riacquisito la capacità di volare. La mutazione del gene Parkin è uno dei difetti genetici presenti nei malati di Parkinson; lo studio apre pertanto una speranza nel trattamento di questa invalidante malattia.

– i benefici della vitamina k2 non finiscono qui: migliora la sensibilità all’insulina, ha azione antiinfiammatoria, antiossidante e antitumorale, davvero molte doti per una vitamina quasi sconosciuta!

 

 

Fonti

Dietary intake of menaquinone is associated with a reduced risk of coronary heart disease: the Rotterdam Study. J Nutr. 2004 Nov;134(11):3100-5.

A high menaquinone intake reduces the incidence of coronary heart disease. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2009 Sep;19(7):504-10.

Menaquinone-7 supplementation improves arterial stiffness in healthy postmenopausal women. A double blind randomized clinical trial. Thromb Haemost. 2015 May;113(5):1135-44.

Vitamin K and the Prevention of Fractures. Systematic Review and Meta-analysis of Randomized Controlled Trials. Arch Intern Med. 2006;166(12):1256-1261.

Does vitamin K2 play a role in the prevention and treatment of osteoporosis for postmenopausal women: a meta-analysis of randomized controlled trials. Osteoporos Int. 2015 Mar;26(3):1175-86.

Vitamin K2 is a mitochondrial electron carrier that rescues pink1 deficiency. Science. 2012 Jun 8;336(6086):1306-10.

Vitamin K: an old vitamin in a new perspective, Dermato-Endocrinology, 6:1, 2014.

Dottoressa Debora Rasio
Nutrizionista presso l’ospedale Sant’Andrea
Università di Roma La Sapienza

Laureata in medicina e chirurgia e specialista in oncologia, Debora Rasio vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute. La Dott.ssa Rasio vanta inoltre collaborazioni con le trasmissioni televisive Uno mattina (RaiUno) e Cose dell’altro Geo (RaiTre), oltre a curare la rubrica settimanale Salute & Benessere su Radio Monte Carlo.