A un tiro di schioppo dall’Italia, la Francia è una delle mete predilette dai viaggiatori in camper. I campi di lavanda della Provenza, le falesie a strapiombo sulle onde impetuose della Bretagna, la scenografica isola in mezzo al mare di Le Mont-Saint-Michel. Sono soltanto alcuni dei motivi per cui vale la pena spingersi in questo stato che cambia volto a seconda delle regioni, ognuna con le sue caratteristiche ambientali e le sue tradizioni.
Dalla Costa Azzurra alla Camargue

Porta di accesso alla Francia, la Costa Azzurra è un vivace mosaico di cittadine e villaggi di pescatori dalle strette strade lastricate, piazze colorate, giardini, promenade e ampie spiagge.
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Spostandosi verso l’entroterra entriamo nel cuore della Provenza, un susseguirsi di borghi e cittadine dal fascino antico come Les Baux-de-Provence, un minuscolo villaggio aggrappato a uno sperone roccioso circondato da una prorompente natura. Se cercate un periodo per arriavre da queste parti, consigliamo l’estate, in particolare il mese di agosto quando Sault, anch’esso un piccolo borgo accoccolato sulla roccia, ospita una profumatissima Festa della Lavanda. Il paesaggio che si dispiega tra campi di grano e lavanda e vigneti dai filari ordinati invita a contine soste per immortalare panorami e scorci.
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Aix-en-Provence nel film di Antonioni
Sapevi che ad Aix-en-Provence è stato girato il film di un regista italiano? Michelangelo Antonioni ha girato nell’Hotel Cardinal in Rue Cardinal, a due passi dalla chiesa di un episodio del film Al di la delle nuvole. Nell’episodio si racconta la storia di Niccolò che s’innamora repentinamente di una ragazza che è già innamorata di Dio e prenderà i voti ed entrerà in convento l’indomani. Il convento è la chiesa di Saint-Jean-de-Malte, ripreso dal regista nell’oscurità di una sera piovosa.
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Un itinerario in Francia, in Provenza in particolare, deve includere una tappa a Saint-Rémy-de-Provence dove è visitabile l’ospedale psichiatrico in cui è stato ricoverato Vincent Van Gogh. Per maggiori dettagli sulle località della Provenza visita il sito in italiano dell’Ufficio del Turismo Francese
Le Mont-Saint-Michel

Le Mont-Saint-Michel è un luogo davvero magico. Inserito nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1979, non è difficile comprendere perché sia definito La Merveille de L’Occident. Ora isola in mezzo al mare, ora montagna che si erge sulla sabbia per il gioco instancabile delle maree, è uno dei siti francesi più visitati. Tanto che in alcuni periodi dell’anno – e ad agosto in particolare – corre il rischio di sovraffollamento. È anche un luogo particolarmente amato dai camperisti, che qui possono contare su numerose opportunità di sosta.
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Parigi

Nonostante sia senza meno una vecchia signora, Parigi, Capitale della Francia con più di due milioni di abitanti, è una metropoli in corsa verso il futuro e negli ultimi decenni ha saputo cambiare faccia molte volte. Che sia un ritorno o una prima volta in Francia, a Parigi, proviamo a ipotizzare un itinerario da cinque giorni.
Lione

Tra moderne architetture e spazi recuperati da edifici dismessi, Lione è una vivace miscellanea di musei, gallerie e ristoranti. La città è adagiata alla confluenza della Saona con il Rodano ed è considerata la Capitale della Gastronomia francese. Non a caso nel 2019 qui è stata inaugurata la Città internazionale della gastronomia, uno spazio ibrido costruito all’interno del Grand Hôtel-Dieu, sulle rive del Rodano. Non stupisce vista la tradizione culinaria di Lione, dove è nato il celebre chef Paul Bocuse, e dove pullulano i bouchon, le trattorie tipiche dalle caratteristiche facciate rosse.
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Marsiglia

Quando si pensa a un viaggio in Francia è inevitabile volare con il pensiero a Parigi. Ma Marsiglia, la seconda città della Francia per popoplazione, è una città in continuo fermento che strega i giovani ma affascina anche i meno giovani con proposte (anche culinarie) interessanti.
Multietnica, è un vivace crogiolo di lingue, storie e culture. Da quando è stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2013, la città vive un nuovo fermento. Spazi recuperati da edifici dismessi diventano gallerie d’arte. Quartieri periferici ospitano laboratori di giovani artisti. Negozi vintage ben dialogano con il carattere meticcio della città che è un vero e proprio museo a cielo aperto. Merito dei coloratissimi murales in completa armonia con l’ambiente cittadino.
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