La pagina Facebook Il Molise non esiste ha raggiunto quota 115 mila followers alimentando un falso mito. Segui il nostro itinerario in camper in Molise tra i borghi della lettura che svelano piccoli ma curiosi musei, castelli ben conservati, spettacolari cascate e canyon da brivido. Non solo questa minuscola regione stretta tra il Matese e l’Adriatico esiste, ma ti sorprende a ogni curva.
I Comuni hanno aderenti al network Borghi della Lettura hanno inventato un nuovo arredo urbano (panchine-libro, biblioteche en plein air e book sharing point) per combattere lo spopolamento. Questo è un percorso tra i piccoli centri del Molise che r-esiste.
Offrire un soggiorno gratis a una condizione: portare con sé un libro in dono con una dedica all’interno. Così il sindaco di un borgo di poco più di mille abitanti è riuscito a portare nel suo comune migliaia di turisti. Non è né il primo né l’ultimo esempio di primo cittadino che lancia iniziative a sostegno dello sviluppo turistico del suo paese.
Ma il fatto che l’evento abbia per protagonista un borgo del Molise, nota per essere la regione meno conosciuta d’Italia, suscita scalpore. Il viaggio in camper tra i borghi della lettura del Molise inizia dal comune capofila del progetto.
Macchiagodena, il soggiorno è gratis se porti un libro

Tutto è partito da Macchiagodena, paese di mille e seicento abitanti in provincia di Isernia. Le panchine letterarie che campeggiano sulla Terrazza della Lettura sono un chiaro invito a prendersi una pausa. I versi di Dante Alighieri inneggiano all’amore e invogliano a sedersi per godere del panorama impareggiabile sul massiccio del Matese.
Sul lato opposto della piazza, una frase di Daniel Pennac fa riflettere sul senso del tempo in un mondo che va di corsa. Sui due lati, teche in legno chiuse e tronchi di alberi raccolgono i volumi che si possono prendere in prestito e riportare a piacere, grandi portapenne contengono matitone colorate. Al centro, un tavolo rotondo in pietra con due sedie dichiara apertamente che in questo paese la lettura è un momento di condivisione.
Davanti al palazzo comunale, sulla sommità di una scalinata, due panchine ricordano gli articoli 1 e 3 della nostra costituzione. Una casa dei libri è allestita nella torretta medievale, versi di poeti e scrittori compaiono a ridosso delle fontanelle, decori a tema danno risalto a una parete bianca all’ingresso del paese. Qui gli scrittori sono di casa. E i lettori anche, grazie a un’iniziativa originale che ha catturato l’attenzione degli appassionati della buona lettura.
Come partecipare
Da giugno a dicembre 2021 il Comune ha regalato pernottamenti gratuiti per due persone in cambio di un libro lasciato in dono dagli ospit. Quattro giorni dal lunedì al venerdì oppure tre giorni, dal venerdì alla domenica nelle strutture ricettive del paese. “L’idea è quella di scambiarsi cultura con il resto d’Italia e del mondo” ci spiega il sindaco Felice Ciccone. Ogni estate, da due anni a questa parte, il Comune emette un bando e apre alle candidature. Per partecipare è sufficiente armarsi di un libro da regalare al paese a fine soggiorno e spiegare la motivazione per cui si desidera visitare il Molise, con tanto di dedica.
I fortunati che vengono prescelti sono ospitati gratuitamente nelle strutture ricettive del territorio (b&b, agriturismi, case vacanza…). Alla partenza ogni ospite ha a disposizione uno spazio nella torretta medievale in cui lasciare il libro scelto con la dedica e dove depositare il racconto dell’esperienza vissuta (foto, scritti, post, video). “Tale luogo diventerà per la comunità, il centro di raccolta della vita vissuta dei visitatori e custodia delle loro emozioni”, conclude il sindaco.
I commenti di chi ha visitato il borgo
“Alla comunità di Macchiagodena che ci ha consentito di gustare il silenzio, ascoltare il fruscio del vento e sentire profumi dimenticati”.
“Siamo venuti dal nord in quattro. Non avevamo mai visto il Molise, una fioritura di ginestre che ci ha lasciato a bocca aperta in più di una curva. Abbiamo visitato pochissimo, anche perché il paese richiede di stare qui a meditare, a girare nella natura. Macchiagodena è accogliente, si sta bene, non è necessario andare troppo in giro”.
“Il borgo, come un libro, da umile si fa orgoglioso, la sua gonfia identità illumina il territorio, spinge il visitatore come per forza centrifuga a scoprire quel Molise che pochi conoscono e che proprio per questo sorprende maggiormente”.
La Bibliopolitana: ci vado pedalando

Il nome farebbe pensare a un mezzo di trasporto con tanto di vagoni e binari. Invece si tratta di una serie di percorsi ciclabili che il network ha ideato per unire i borghi aderenti al progetto. Il primo tracciato misura venticinque chilometri e collega tre comuni. Si parte dalla Terrazza della Lettura di Macchiagodena e si arriva al book sharing di Vinchiaturo, passando per la Piazzetta della Lettura di Colle d’Anchise.
Vinchiaturo, porta-prendi-riporta
È la formula scelta dal Comune di Vinchiaturo che ha recuperato un box in disuso che serviva a raccogliere la plastica e lo ha posizionato vicino alla casa dell’acqua per rendere i libri fruibili ai cittadini di tutte le età. I volumi sono numerati e l’elenco è consultabile anche all’interno del box dov’è attivo il book sharing. Un modo diretto e veloce per avvicinare alla lettura gli abitanti.
L’amministrazione invita chi cede un volume ad applicare un’etichetta sul retro della copertina con il nome e la data di consegna in modo da farne conoscere la provenienza. Una volta terminata la lettura, il libro viene riconsegnato e riposto nello stesso scaffale da cui è stato prelevato.
La Piana dei Mulini, una tranquilla sosta fluviale

Con un’energica pedalata raggiungo il castello di Colle d’Anchise e mi godo il panorama che si estende dal Matese al fiume Biferno in uno dei punti più belli del suo correre verso il mare. Sono da vedere l’antica torre longobarda e la chiesa di Santa Maria degli Angeli dalla facciata in stile neoclassico. Lungo il tratto in pianura del corso del fiume dove sono rimaste intatte le strutture che un tempo servivano per macinare il grano e poi per dare energia elettrica, sorge l’agriturismo La Piana del Mulini.
Dal recupero dei vecchi magazzini è nato un albergo diffuso dalle mura in pietra con camere arredate in stile rustico e un ristorante che propone una cucina tipica rivisitata. Ordino i fior di giglio con farina di canapa serviti con rucola e cacioricotta con la promessa di assaggiare il giorno dopo la pizza e minestra, un piatto povero della tradizione contadina a base di verdure di campo e pizza di mais.
Qui il silenzio è interrotto solo dallo scroscio dell’acqua del fiume incastonato in una vegetazione rigogliosa. Un’ottima base di partenza per escursioni nella vicina Oasi WWF di Guardiaregia, a Campitello Matese o pagaiate sul fiume. La struttura è un’ottima base per girare il Molise in camper.
Il ponte tibetano di Roccamadolfi

Puoi fare una deviazione nella natura durante il percorso in Molise in camper tra i borghi della lettura. Dall’agriturismo imboccando la Strada Statale 647 Fondo Valle del Biferno/SS647, si arriva in mezz’ora al ponte tibetano, appena fuori l’abitato di Roccamandolfi. La passerella, lunga duecentotrentaquattro metri e sospesa nel vuoto a centoquaranta metri d’altezza, è dotata di fasce metalliche e scorrimano al quale aggrapparsi che consentono di percorrerla in totale sicurezza. Non c’è un biglietto d’ingresso e non è a numero chiuso: basta seguire la segnaletica dalle rovine del castello.
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Le cascate di Carpinone

Prendendo la strada provinciale 75 si raggiunge il borgo di Carpinone dove un un gruppo di volontari ha reso fruibile al pubblico uno degli spettacoli più affascinanti della natura del luogo. La cascata è oggi una delle maggiori attrattive naturali del Molise. L’associazione Molise in Action ha reso fruibile i sentieri d’accesso, incastonati in un bosco rigoglioso e tracciati con segnaletiche di legno realizzate a mano per preservare lo spirito del luogo, e ha messo a punto un vivace programma di acquatrekking. Dalla stazione parte la Transiberiana d’Italia, il treno storico che, con direzione Sulmona, attraversa i paesaggi incontaminati del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, della riserva Mab Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise e del Parco Nazionale della Maiella.

Miranda, come in una fiaba
Imboccando la strada statale 17 in una ventina di minuti arrivo a Miranda. Spettacolare e anche inatteso il colpo d’occhio sulle case dai vivaci colori pastello aggrappate a uno sperone roccioso con il castello sulla sommità a vigilare sull’abitato. Tre panchine delimitano Piazza Antonio Gentile dove quattro cubi colorati custodiscono i libri messi a disposizione dei cittadini, sormontati da archi di pietra. Sono da visitare la chiesa di Santa Maria Assunta con l’altare di Sant’Antonio in pietra antica di Sicilia, oggi introvabile, e un organo costruito nel Settecento dotato di canne bagnate in oro, zinco e rame.
Fornelli e la cinta muraria meglio conservata del Molise

Circa venti chilometri mi separano da un altro grazioso borgo aderente al circuito. Si tratta di Fornelli che raggiungo in circa mezz’ora di strada. L’abitato si sviluppa intorno al Palazzo Marchesale, anche chiamato castello vecchio, con le case intorno a formare un intricato dedalo di vicoli, viuzze e camminamenti di ronda. La cinta muraria medievale tra le meglio conservate del Molise ingloba una piccola piazzetta al confluire di due suggestivi androni-passaggio ad arco romano.
In un angolo dello slargo è stato posizionato uno scrittoio in ferro battuto con un calamaio e un libro e, sullo stesso lato, da un arco si risale alla parte alta del paese. Nel maniero è inglobata la chiesa di San Michele con il suo particolare porticato da cui svetta il campanile. A Fornelli si deve passeggiare a ritmo lentissimo per notare portali finemente decorati e i giardini pensili a loggia.
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Toro, alla ricerca di Tex Willer
Chi non ha mai sentito parlare del giustiziere solitario protagonista di una delle serie a fumetti più amate e più vendute in Italia? Gli appassionati del genere western che hanno divorato Tex, troveranno in Molise una nutrita collezione. Per iniziativa di un molisano originario del paese, oltre duecentocinquanta numeri sono a disposizione degli ospiti per essere sfogliati nel bar Prinz di Toro in Piazza del Piano e nel bar-pizzeria Civico 47 in viale San Francesco.
“I bar non dispensano solo alcolici”. È questo il motto che ha spinto Antonio Salvatore a dotare il paese, che risale all’anno Mille, di copie (anche introvabili) del celebre fumetto. “Le ho comprate prima del lockdown con l’obiettivo di contrastare l’impoverimento d’idee che inevitabilmente colpisce i paesi che si spopolano. Il mio obiettivo era quello di creare un movimento intorno ai bar – luoghi di socialità per eccellenza dei piccoli borghi – per far sì che diventassero non solo distributori di bevande (alcolici soprattutto) ma luoghi di aggregazione e di cultura”. La collezione parte dal numero uno e comprende anche le ultime copie stampate nel Duemila. Un patrimonio d’inestimabile valore che richiamerebbe in Molise appassionati da tutto il mondo se la regione non fosse così carente di strutture ricettive”.
Gambatesa, il balcone sul lago di Occhito
In posizione suggestiva all’estremità meridionale del lago di Occhito, su un costone di tufo, l’abitato di Gambatesa è dominato dalla geometrica mole del castello. Si raggiunge dalla 645, una statale a scorrimento veloce che segue il corso del torrente Tappino ricalcando l’antica sede del tratturo Lucera-Castel di Sangro, per poi risalire alcuni tornanti tra olivi e querce. Prima di arrivare, sosta obbligata è il defilato santuario di Santa Maria della Vittoria, che tradizione vuole sia stato costruito per desiderio del Barbarossa: notevoli le forme esterne, che mostrano evidenti i segni del passaggio dal romanico al gotico.
Da non mancare in paese la visita al quattrocentesco castello dei Di Capua, che offre vedute spettacolari sulla vallata e sul lago e ricchi interni con affreschi caratterizzati da figure allegoriche e grottesche. Il Comune ha piazzato nel parco pubblico due Little Free Library, casette (come quelle utilizzate per gli uccellini) che ospitano libri accessibili a tutti, gratuitamente. L’idea è partita dagli Stati Uniti dove Todd Bol ha costruito nel 2009 la prima libreria a libero accesso. Per la sosta non devo rientrare a Colle d’Anchise: mi fermo nella bellissima area camper che dispone di quindici piazzole dotate dei servizi necessari, compresa l’area picnic.
La chiesa di Santa Maria della Strada

Al risveglio, arrivando a sfiorare Campobasso, mi dirigo verso Matrice. In bella posizione su un’altura tagliata da un altro importante tratturo, in un’affascinante cornice di querce e pini, si trova la splendida abbazia di Santa Maria della Strada, uno dei monumenti più significativi della regione. Le sue forme romaniche, datate verso la metà del XII secolo, si sono conservate pressoché intatte: notevoli le decorazioni dei portali e l’interno a tre navate, con colonne dai preziosi capitelli. Il luogo, insolitamente ventilato e ombreggiato, si presta ottimamente anche per una sosta prolungata, e non manca la possibilità di assaggiare specialità gastronomiche locali.
Ripalimosani, il paese in bilico

Imboccando la strada provinciale 56 arrivo a Ripalimosani, che sembra aggrapparsi alla rupe per non scivolare a valle. Le case di pietra addossate le une alle altre formano una bella scenografia. Il borgo merita una visita per la chiesa barocca di Santa Maria Assunta che ospita al suo interno una copia della Sacra Sindone realizzata a mano ed è sormontata da uno splendido campanile maiolicato, uno dei più alti del Molise.
Seguendo la stradina che scende a sinistra del portale d’ingresso, un arco introduce al belvedere che lascia spaziare la vista sulle colline circostanti. Un verso del canto di Ulisse nell’Inferno di Dante ricopre una delle due panchine letterarie adagiate sulla terrazza. L’altra è un omaggio ai giudici vittime della mafia Falcone e Borsellino. Sulla parte bassa della parete del palazzo annesso alla balconata un dipinto riproduce un uomo intento a osservare il paese su cui sorvola uno stormo di rondini che hanno le sembianze di libri, a sottolineare il legame del luogo con la lettura.
Il network Borghi della Lettura
L’idea è di Roberto Colella, giornalista molisano che nel 2015 ha creato il network Borghi della Lettura coinvolgendo oltre settanta località d’Italia. Per riempire luoghi destinati all’abbandono, i Comuni riutilizzano spazi dismessi o dimenticati restituendo ai cittadini nuovi spazi di socialità e condivisione. Ogni Borgo della Lettura ha un proprio referente che durante l’anno organizza una serie di attività coinvolgendo associazioni, parrocchie e circoli ricreativi. E ciascuna località adotta uno scrittore che dialoga in prima persona con i cittadini attraverso incontri, seminari e letture. Ambasciatore onorario del network è Patrizio Roversi, conduttore televisivo e autore di programmi di successo (come Turisti per caso e Velisti per caso insieme a Syusy Blady -che abbiamo intervistato qui-), e autore di libri e documentari.
Ti è piaciuto questo itinerario in Molise in camper tra i borghi della lettura? Ma il Molise non è solo una destinazione per chi ama i borghi. Offre tante opportunità anche a chi è appassionato di trekking a basse e ad alte quote. Lungo i tratturi, nella riserva Mab di Montedimezzo a Vastogirardi nel Bosco degli Abeti Soprani a Pescopennataro.
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