La Caravan: perché sceglierla rispetto al camper e quanto costa

Persiste una diffidenza tutta italiana nei confronti della caravan, lo strumento più versatile ed economico per una vacanza all'aria aperta
La caravan

Incomprensibile e ingiustificata, persiste una diffidenza tutta italiana nei confronti del rimorchio abitabile, la caravan, che resta ancora oggi lo strumento più versatile ed economico per una sana vacanza all’aria aperta, in coppia o in famiglia, fatta di scoperte ed emozioni

La caravan oggi

Il crollo nella richiesta e immatricolazione di nuove caravan va ricondotto a quasi un ventennio fa.  Allora, il boom nella vendita di motorizzati ha fatto passare in secondo piano quella che era stata tradizionalmente la regina dei veicoli ricreazionali. Non è stato tanto un segno dei tempi e del progresso economico quanto, a nostro avviso, di valutazioni su basi sociali e culturali talvolta inappropriate. L’illusione della libertà (concetto assai relativo) a ogni costo ha spinto l’onda anomala del camper a livelli insostenibili. Come dimostra l’assestamento di mercato degli ultimi anni.

A questo assestamento non è corrisposta, tuttavia, una rivalutazione dell’immagine e del valore intrinseco della caravan. Una situazione del tutto atipica, specialmente se si pensa all’occasione persa con la pandemia, (il periodo in cui la spinta a cambiare ha avuto la massima accelerazione) ma soprattutto se si guarda oltralpe. Dove, malgrado il diffuso ristagno dell’economia, non è mai venuto meno il desiderio di una migliore qualità della vita. Che non può prescindere, guarda caso, dalla vacanza e dal tempo libero. I conti non tornano e, probabilmente, c’è qualcosa di poco razionale nella mentalità nostrana. Le cifre parlano chiaro.

Italia fanalino di coda

In riferimento al periodo gennaio-settembre 2023 (dati ufficiali dellEuropean Caravan Federation) nel nostro paese sono state immatricolate 521 caravan. Siamo stati superati perfino dai due piccoli stati a noi confinanti, Austria e Svizzera, con rispettivamente 777 e 1.228 caravan. Per non parlare dell’Olanda dove, con una popolazione di soli 17 milioni di abitanti, le roulotte vendute sono state ben 5.706! Addirittura, più della Francia, con 5.656 pezzi. Mentre il record spetta ancora ai tedeschi con 18.752 unità seguiti a distanza dalla Gran Bretagna con 10.158 rimorchi abitativi.

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Una riflessione è d’obbligo

Alla luce di quanto sopra, noi italiani siamo più sciocchi o più furbi? O forse abbiamo talmente tante risorse da poterle spendere in modo sconsiderato? Senza dimenticare, inoltre, che abbiamo il sole anche quando nei paesi del nord imperversano freddo e buio. Oppure, che le distanze verso i più invidiati luoghi di soggiorno e i centri turistici della nostra bellissima penisola sono abbastanza ridotte. Quindi è chiaro che, per una nostra presa di posizione, non siamo stati finora capaci di sfruttare condizioni a noi favorevoli. Conoscere meglio uno strumento come la caravan potrebbe rappresentare una svolta nello stile di vita di ognuno di noi e delle nostre famiglie. Senza la necessità di impegnare la mente e la tasca in avventure finanziarie a lungo termine.

Nessun campanilismo

Non siamo qui per sostenere qualsiasi improbabile superiorità di un veicolo ricreazionale rispetto a un altro. Sarebbe impossibile oltre che ridicolo. Chi scrive ha utilizzato in oltre quarant’anni di esperienza, a seconda delle situazioni e dei momenti, indifferentemente autocaravan e caravan, furgonati e minivan. Convenendo a ognuno vantaggi e limitazioni. Al rimorchio abitabile vanno riconosciute peculiarità esclusive quali l’economia di acquisto e di esercizio, nonché la flessibilità di utilizzo.

La caravan: i costi

Facciamo due conti. Il prezzo di una caravan nuova parte da cifre inferiori ai 20.000 euro. Per salire a fasce di prezzo più elevate in funzione di dimensioni, livello di allestimento e dotazioni. Anche i rimorchi più economici sono pronti a partire, cioè, forniti di tutto ciò che serve per iniziare a viaggiare. Occorre mettere in conto il gancio di traino per la nostra autovettura, di solito meno di un migliaio di euro, compresi montaggio e annotazione sul libretto (il collaudo presso la Motorizzazione non è più necessario). Limitata è la spesa per tassa di proprietà e assicurazione: per entrambe poche decine di euro ma, ovviamente, molto dipende dalle garanzie aggiuntive.

Il rimessaggio di una caravan, per chi non ha alternative, è decisamente meno oneroso rispetto ai veicoli motorizzati. Naturalmente anche i costi di manutenzione sono molto ridotti, non essendoci motore o parti meccaniche facilmente usurabili. La caravan richiede certamente i controlli agli organi di movimento, pneumatici compresi e freni, che vanno effettuati periodicamente. Ma sono piuttosto semplici e comportano poca spesa, uno dei motivi (seppure non dichiarati) per cui anche i centri vendita non spingono molto la caravan. Una volta consegnata al cliente non la rivedono più per lungo tempo.

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In marcia è inevitabile un maggior consumo di carburante. Così come in autostrada il pedaggio è leggermente più alto rispetto a quello della sola motrice, ma in ogni caso ben poca cosa in confronto a un camper. Si potrebbe obiettare che con la caravan si hanno maggiori spese per la sosta, ma anche questo è relativo. Con qualsiasi veicolo non sarebbe pratico, sicuro e confortevole usufruire sempre della sosta libera. Vero è che il nostro paese si distingue per le elevate tariffe delle strutture, specie nel mese di agosto. Anche per questo basta guardare oltre frontiera, dove oltre a essere generalmente più economici, i campeggi dispongono di servizi migliori.

Traino in sicurezza

La preoccupazione tutta italiana (in Germania la stragrande maggioranza delle automobili è dotata di gancio di traino) di guidare un treno auto+rimorchio non ha proprio più motivo di esistere. Le tecniche costruttive delle caravan si sono evolute. L’utilizzo di materiali moderni, di nuove tecnologie e di dispositivi di sicurezza consentono di viaggiare in tutta sicurezza. Naturalmente sempre con le dovute attenzioni, nel rispetto delle relative norme stradali e con un minimo di esercizio ed esperienza, in particolare nelle manovre.

Gli ingombri sono importanti e i pesi sollecitano freni e meccanica. Quindi, l’atteggiamento alla guida deve essere sempre responsabile. A proposito di masse, prima di procedere all’acquisto di una caravan è bene accertarsi dei valori di traino massimi consentiti sia dalle caratteristiche della motrice a disposizione che dalla nostra patente (complessivamente 35 q con la normale B).

La caravan: modelli per ogni esigenza

Numerosa ed eterogenea è l’offerta di caravan sul mercato: sta a ognuno di noi individuare quella più rispondente alle proprie necessità. Non è sufficiente aver visto quella di un amico, anzi è bene non farsi condizionare da altri. Sempre meglio rivolgersi a centri vendita specializzati e farsi aiutare da personale esperto. Tenendo in considerazione fattori quali appunto costo, dimensioni, pesi, numero di letti e posti a tavola, e soprattutto la destinazione d’uso.

Alcune piante sono più adatte a equipaggi familiari (magari con letti sempre pronti e a castello), altre alle coppie (matrimoniali o singoli fissi, con eventuale dinette trasformabile). In ogni caso la scelta va fatta di comune accordo. Se non è condivisa o se manca entusiasmo a uno dei due partner è meglio non avere fretta e rifletterci su.

Stanziali o itineranti?

In teoria tutte le caravan nascono per essere spostate da un luogo all’altro, per soggiorno e vacanza. È innegabile però che la loro mobilità è condizionata da due fattori fondamentali: misure e peso. Senza tenere conto in questa sede delle componenti ambientali e stagionali (montagna e neve presuppongono un’adeguata organizzazione). Ovviamente chi si sposta frequentemente, coprendo anche lunghe distanze, guarderà con più attenzione a rimorchi compatti, leggeri e maneggevoli. Magari con maggiori dotazioni di sicurezza dinamica.

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Coloro che prediligono soggiorni prolungati preferiranno spazi più abbondanti, quindi caravan più grandi (soprattutto larghe) e quindi più pesanti. I volumi interni dei rimorchi abitabili, e di conseguenza la loro capacità di stivaggio, sono in ogni caso molto elevati e neppure lontanamente paragonabili a quelli di qualsiasi motorizzato. Il rischio, solo in marcia, è quello di caricare di tutto e di più, venendo meno ai limiti già citati e alle necessarie condizioni di sicurezza.

La caravan per utilizzi speciali

Come tutti i rimorchi anche la caravan può essere progettata, costruita e utilizzata anche per trasporti di vario genere, pur sempre in ambito sportivo e ricreazionale. Nascono così veicoli abitabili in grado di alloggiare biciclette (con la tradizionale soluzione del gavone interno a volume variabile) o addirittura predisposte per caricare motocicli (più rare e impegnative per quanto concerne i pesi). Allestimenti speciali, di solito su specifiche richieste, vengono realizzati per ospitare persone a mobilità ridotta.

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Una filosofia esclusiva

Se è vero che non sono molte, almeno nel nostro paese, le aree attrezzate che accolgono caravan, è invece appurato che esistono tante situazioni di sosta alternative alle classiche strutture organizzate. Come aziende agrituristiche e agricampeggi. Si trovano normalmente defilati rispetto alle località turistiche e ai centri d’interesse. Ma ancora una volta la flessibilità del nostro rimorchio segna un punto a suo vantaggio. La possibilità di spostarsi in maniera autonoma con la propria automobile, liberi da vincoli di orari. Per escursioni o per fare la spesa, per raggiungere centri urbani senza problemi di parcheggio. Senza contare il valore aggiunto della socializzazione, tanto importante soprattutto per i bambini, e dell’affascinante contatto tra persone di cultura o lingua diverse.

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Un sereno investimento: la caravan

Abbiamo già scritto che le cifre da impegnare per l’acquisto di una caravan non sono astronomiche e una vettura in grado di trainarla è presente nella maggioranza delle famiglie. Se poi a ciò aggiungiamo il fatto che il suo deprezzamento sul mercato dell’usato è quasi nullo e che si rivende molto facilmente, il rischio di fare un acquisto inutile è veramente limitato. Senza considerare il fatto che una tale spesa non ci condiziona per tutta la vita. Se, qualche volta decidessimo di lasciare la caravan a casa per fare altri tipi di esperienze e viaggi, potremmo farlo tranquillamente a cuor leggero.  

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La caravan e i modelli

Da qui ai prossimi mesi pubblicheremo riflessioni e schede relative alle varie tipologie di caravan e alcuni modelli. Che siano adatte alle varie esigenze, più stanziali o più adatte a un uso itinerante. La caravan è un mezzo flessibile che sarà in grado di stupirvi e appassionarvi.

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