Lungo 64 chilometri e con una larghezza massima di 12, il Lago di Costanza – Bodensee in lingua tedesca – è il terzo bacino più vasto d’Europa dopo il Balaton in Ungheria e il Lago di Ginevra (o Lemano) tra Francia e Svizzera. Ci troviamo in quell’angolo d’Europa chiamato Bodensee Region, che abbraccia quattro paesi. Oltre a Svizzera, Germania e Austria la regione comprende il Principato del Liechtenstein, incuneato più a sud tra i cantoni svizzeri di San Gallo e dei Grigioni e il Land austriaco del Vorarlberg.
Il camper è il mezzo perfetto per godere la natura e i paesaggi del territorio. Una volta posteggiato il veicolo, puoi girare facilmente in bicicletta (un classico percorso segue il periplo del lago) o con i mezzi pubblici, approfittando dei battelli che effettuano varie rotte.
La card per il Lago di Costanza
La Bodensee Card Plus ha una durata variabile da 3 a 7 giorni, liberamente selezionabili all’interno dell’anno solare, e dà accesso alla navigazione sui battelli di linea, agli impianti di risalita, a musei, istituzioni culturali, fortezze, castelli, bagni, terme, parchi naturali. In tutto oltre 160 attrazioni.

L’itinerario
Il viaggio nella Bodensee Region prende il via all‘austriaca Bregenz, nel Vorarlberg. Si entra in Germania incontrando subito Lindau e superando Friedrichshafen e Überlingen, sulla sponda settentrionale del lago. Si scende in Svizzera a Sciaffusa e Stein am Rhein e si rientra in Germania risalendo le sponde del lago verso Gaienhofen e Radolfzell; per poi ridiscendere in direzione di Reichenau e Costanza. Abbandonata definitivamente la Germania si ritorna in Svizzera nel canton Turgovia fino a San Gallo e si fa ingresso nel Principato del Liechtenstein.
Se provieni dall’Austria, attenzione: il tunnel dell‘Arlberg che collega il Tirolo al Voralberg
è chiuso per lavori fino al 22 novembre 2024. L‘alternativa è la strada del passo dell‘Arlberg. In questo caso ricorda ricorda che il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle ore 9 alle 17 vige il divieto di transito ai treni auto+caravan con un peso totale superiore a 750 kg.

Versante austriaco: il Vorarlberg
L’affaccio austriaco sul Lago di Costanza corrisponde al versante sudorientale del bacino. Siamo nel Land del Vorarlberg, che offre numerosi punti di interesse.
Bregenz
Il capoluogo del Vorarlberg è Bregenz, città conosciuta a livello internazionale per il Bregenzer Festspiele. In occasione di questo festival culturale tra luglio e agosto pullulano gli eventi ambientati tra il palcoscenico galleggiante, il Teatro dell’Opera e altre location del centro.
L’Altstadt
A proposito di centro: l’Altstadt, la città vecchia di impianto medievale, si trova in posizione sopraelevata rispetto al lago. Tra gli edifici più interessanti c’è la Martinsturm, la torre barocca dalla caratteristica cupola a cipolla, testimone dell’antica cinta di mura.

Sul lungolago si trova invece l’edificio in vetro della Kunsthaus progettato dall’architetto svizzero Peter Zumthor, importante sede di esposizioni di arte contemporanea. Poco lontano, il Vorarlberg Museum è una collezione dedicata al territorio con reperti e testimonianze che spaziano dall’archeologia alla storia, dall’arte al folklore. Per godere di una vista completa sul lago e verso oltre 200 cime alpine si può prendere la funivia che in pochi minuti dal lungolago conduce sul Monte Pfänder. Non ultimo, a Bregenz si possono assaggiare i vini locali prodotti da uve quali Chardonnay, Müller-Thurgau e Merlot.
Nei dintorni di Bregenz
Bastano pochi chilometri di strada per ritrovarsi nel paesaggio prealpino ammantato di boschi e pascoli del Bregenzerwald, a est della città. I ventidue villaggi della zona sono conosciuti per le tipiche architetture in legno delle case.

A una trentina di chilometri in direzione sud, Rankweil merita una tappa per visitare la Wallfahrtsbasilika, posizionata su una collina che domina la valle del Reno, dalla struttura a metà tra una chiesa e un castello.
Versante tedesco: tra Lindau e Costanza
La parte tedesca del Lago di Costanza è la più estesa. È compresa in due Land (Baviera e Baden Württenberg) ed è quella su cui affacciano i centri maggiori.

Lindau
Il primo che s’incontra provenendo da Bregenz è Lindau, deliziosa cittadina distesa su un’isoletta che vale una visita per passeggiare tra il lungolago, il Lindenhofpark e le abitazioni in stile barocco del centro. Qui è possibile gustare i tipici Weißwurst, i würstel bianchi della tradizione bavarese, e il Leberkäse, il classico polpettone a base di carne macinata. Sosta al Park Camping Lindau.
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Friedrichshafen
A circa 25 chilometri seguendo le sponde del Bodensee, Friedrichshafen è un’altra imperdibile tappa. Si inizia il tour visitando il centro storico con il castello, già monastero benedettino, e la sua chiesa barocca, simbolo della località. Si prosegue poi sul lungolago salendo sulla torre panoramica Moleturm, noleggiando un pedalò e infine sorseggiando una birra nella famosa birreria all’aperto Zum Schorsch.

Il Dornier Museum e il Museo Zeppelin
Friedrichshafen è nota soprattutto per essere la città dell’aeronautica. Qui hanno sede ben due musei dedicati al volo legati alle fabbriche Dornier e Zeppelin. Presso il Dornier Museum è possibile vedere alcuni velivoli originali nonché i modelli in scala di tutta la produzione aeronautica dell’azienda.
Il Museo Zeppelin è la più grande esposizione al mondo dedicata alla storia della navigazione aerea, è collocato negli ambienti dove fino alla metà degli anni Trenta del secolo scorso erano fabbricati i famosi dirigibili Zeppelin. Ancor oggi è possibile salire a bordo di uno di questi aeromobili. Il costo è elevato (si parte da 290 euro a persona per mezz’ora), ma è un’esperienza di volo unica che consente di godere una vista impareggiabile sulla città, il lago e verso le Alpi. Sosta al Wirthshof Markdorf, a circa 7 chilometri dal lago nelle vicinanze di Friedrichshafen.

Nei dintorni di Friedrichshafen
Da non perdere il castello Montfort a Langenargen. Dalla torre si gode di un’ampia vista sul lago, le Alpi svizzere, l’entroterra collinare e il centro storico con il suo porticciolo.
Ancora una trentina di chilometri ed ecco Überlingen: fra le attrazioni adatte ai più piccini c’è l’Haustierhof Reutemühle, un giardino zoologico con aree gioco attrezzate. Una volta in città, un’immersione nelle calde acque delle Bodensee-Therme è un’esperienza da ricordare: lo stabilimento è immerso nel verde in riva al lago. E invita a una passeggiata con vista lo Stadtgarten, uno splendido giardino botanico fondato nel 1875.
Salem
Una tappa a Salem, nell’entroterra, vale una visita al monastero e al castello. Presso il parco Affenberg è possibile osservare da vicino una colonia di scimmie che vivono in libertà.
Radolfzell am Bodensee
Aggirata la punta settentrionale del lago si scende ora a Radolfzell am Bodensee, uno degli insediamenti più antichi del territorio con quasi 1.200 anni di storia. Da non perdere il centro storico con la chiesa in stile gotico risalente al XV secolo, affiancata da un campanile alto 82 metri, animato da mercatini settimanali e serali. Di fronte alla cittadina si estende la riserva naturale protetta della penisola di Mettnau, con vasti canneti, boschi, laghetti naturali e prati ricoperti di fiori. Siamo nel cuore dell’Untersee, la propaggine occidentale del Bodensee creata dal Reno in uscita.

Costanza, 4 mete da visitare
1 . La cattedrale di Nostra Signora di Costanza
È la città più importante della Bodensee Region, proprio sul confine con la Svizzera che passa per il parco cittadino. Vale la pena di perdersi tra le stradine del centro storico e visitare la magnifica cattedrale di Nostra Signora di Costanza.
2. L’Isola di Reichenau
Impossibile non prevedere un’escursione all’Isola di Reichenau, inserita dall’Unesco
nel patrimonio dell’umanità, con le sue chiese e l’abbazia benedettina che nel 2024 compie 1.300 anni.

3. L’isola di Mainau
Soprattutto in primavera conviene visitare l’isola di Mainau e le sue spettacolari fioriture: ben 12.000 piante di rose la adornano dalla fine di maggio ai primi geli.
4. Meersburg
Salire a bordo di un traghetto è uno dei modi per apprezzare le atmosfere del lago. Da Costanza,
ad esempio, si può raggiungere la cittadina medievale di Meersburg con i suoi castelli.
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Versante svizzero: tra il Reno e San Gallo
La parte svizzera dell’itinerario alla scoperta della Bodensee Region attraversa i cantoni Sciaffusa, Turgovia e San Gallo, lungo il confine nordorientale con la Germania segnato dal Reno e dal lago.

Stein am Rhein
Città medievale dominata dal castello Hohenklingen, Stein am Rhein è famosa per le case a graticcio affrescate del centro storico e il convento benedettino di Sankt-Georgen con il suo museo. È un punto di partenza ideale per le escursioni in bicicletta tra i meleti della Turgovia.

Neuhausen e le cascate del Reno
Una ventina di chilometri a ovest, le cascate del cascate del Reno a Neuhausen, nelle vicinanze di Sciaffusa (Schaffhausen), sono le più estese d’Europa, con ben 150 metri di larghezza. A bordo di un battello si può arrivare fino a un isolotto ai piedi del salto: uno spettacolo grandioso. La città svizzera vanta una zona pedonale considerata tra le più pittoresche del paese per le case delle corporazioni e le abitazioni nobiliari in stile gotico o barocco con le finestre a bovindo e le facciate dipinte. Fra le attrazioni di rilievo c’è la fortezza di Munot costruita tra il 1564 e il 1589, con la sua struttura circolare: dalle mura merlate si gode una vista magnifica.

A nord della città, dall’altra parte del Reno, ci sono i vigneti delle colline del Klettgau, meta di escursioni a piedi o in bicicletta. Il vino tipico della regione è il Blauburgund, il Pinot Nero. Infine, per un’esperienza di navigazione insolita si può compiere la crociera Untersee-Rhein che collega Sciaffusa a Kreuzlingen, in Germania: un tragitto di circa 50 chilometri che passa da Stein am Rhein.
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San Gallo, 5 cose da vedere
1. Il complesso abbaziale benedettino
L’abbazia, con i due massicci campanili della cattedrale, è inserita nel patrimonio Unesco. La Stiftsbibliothek, la biblioteca settecentesca, raccoglie 170.000 libri e oltre 2.000 preziosi manoscritti. Qui studiò per alcuni mesi Umberto Eco traendo ispirazione per il suo celebre romanzo Il nome della rosa.

2. I palazzi del centro storico
Le facciate dei palazzi lungo le vie del centro storico parlano di una città antica, ricca e importante: lo dimostrano gli oltre cento bovindi diversi nei colori e nelle fogge, arricchiti da fregi curiosi, che impreziosiscono gli edifici.
3. Il Textile Museum
Racconta la storia del pizzo sangallese, erede di una tradizione tessile che risale al Medioevo. Un ricamo ancora oggi apprezzato da celebrità quali Nicole Kidman, Michelle Obama e Madonna.
4. La Stadtlounge
Una piazzetta con le sue viuzze laterali – creazione dell’artista Pipilotti Rist e dell’architetto Carlos Martínez – dove ogni cosa è rivestita da un pavimento rosso in Tartan.
5. La funicolare Muhleggbahn
5 Con la funicolare Muhleggbahn si arriva in cinque minuti a un piacevole sentiero pianeggiante che tocca tre laghetti: da lassù la vista abbraccia la città fino al Lago di Costanza.

Liechtenstein, ai piedi del Grauspitz
È il sesto stato più piccolo del mondo: 160 chilometri quadrati per circa 25 chilometri di lunghezza e 12 di larghezza massima. Il Liechtenstein ha un territorio prevalentemente montuoso che ha la sua vetta maggiore nel Grauspitz (2.599 m), sul versante orientale. Il paese è abitato da 37.000 persone soltanto, un terzo delle quali straniere tra svizzeri, austriaci e italiani.
Vaduz
La capitale, Vaduz, si trova ai piedi di un’alta scarpata sulla quale è costruito il castello di Gutenberg, residenza del principe Hans Adam II. In un attimo si percorre la Städle, la via pedonale, fino a raggiungere il Landrat, il parlamento dalla curiosa forma a capanna ricoperta da oltre un milione di mattonelle. Poco oltre c’è la cattedrale cattolica di San Florin dove ogni domenica si recano i principi per la funzione religiosa.

I musei
Vaduz vale la visita per i suoi tre musei più importanti: Il Kunstmuseum, raccolta d’arte moderna; il Liechtensteinisches Landesmuseum, che racconta la storia del paese; e la Schatzkammer, la camera del tesoro con i gioielli della corona. I pezzi più pregiati sono la splendida corona principesca, un capolavoro di valore inestimabile con le sue pietre preziose incastonate nell’oro. Quella che vediamo, però, è solo una copia; l’originale fu rubato nella metà Ottocento. Originali e con tanto di certificazione sono invece le pietre lunari, dono della NASA al Liechtenstein per il contributo scientifico assicurato alle missioni Apollo. Per questo motivo la bandiera rossoblu del Principato sventola anche sulla luna.
I dintorni
Ai margini della città si estendono i vasti vigneti di proprietà del principe. All’interno dell’appezzamento ci sono un ristorante rinomato e l’Hofkellerei des Fürsten von Liechtenstein, la cantina dove si possono assaggiare e acquistare i vini aziendali.
La strada che passa vicino al castello è una via panoramica molto bella che affaccia su tutto il Principato e la Svizzera. Continuando a salire si sbuca nella Valle di Malbun, a una quindicina di chilometri da Vaduz, paradiso degli sport invernali ma anche un luogo ricco di sentieri per il trekking e le mountain bike. Qui c’è una chiesetta famosa per i mosaici che raccontano la tradizione della Sennen Ave, la preghiera serale cantata per invocare la protezione dei pascoli e del territorio.