Anche in inverno i borghi tra Umbria e Toscana sprigionano fascino, sospesi nella luce ovattata tipica di questa stagione. Un weekend nei borghi della Val di Chiana che unisce la storia all’arte, le vedute panoramiche e la buona tavola. Ci vai in camper?
L’aria frizzante, i fumi che escono dai camini, le foglie che scrocchiano sotto le scarpe, i colori delle colline spruzzate della nebbia del primo mattino. Con molta meno gente per le strade, quale occasione migliore per prendere il camper e avventurarsi in queste atmosfere, splendidamente rappresentate nella Val di Chiana? Situato nell’Italia centrale, il territorio si estende tra le province toscane di Arezzo e Siena e quelle umbre di Perugia e Terni. Per un weekend all’insegna di storia, sapori locali e relax, l’area compresa fra i comuni di Monteleone d’Orvieto, Città della Pieve e Chianciano Terme svela un fascino inaspettato.
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Monteleone d’Orvieto, una terrazza sulla Cassia

La fondazione di Monteleone d’Orvieto risale al 1052. Ma pare che la sua storia sia iniziata con i primi insediamenti in epoca romana. Una passeggiata lungo Corso Vittorio Emanuele II conduce verso uno dei punti più interessanti del centro, la Chiesa della Santissima Annunziata. Al suo interno si trova la statua di Maria portata in processione durante la festa della Madonna. Dopo questa prima sosta si raggiunge Piazza Pietro Bilancini. La piazza è famosa per la torre dell’orologio e per la cisterna utilizzata per la raccolta dell’acqua piovana.
Ancora uno sguardo alla Chiesa degli Apostoli Pietro e Paolo, dove sono deposti i resti di San Teodoro Martire, per poi terminare il giro al Teatro dei Rustici, uno dei più piccoli teatri storici del mondo.
Manca ancora una tappa prima di salutare il borgo. La terrazza da cui ammirare il Monte Cetona e l’Amiata con il torrente Chiani e la Via Cassia, antica strada che collegava Monteleone a quella che oggi è la città di Chiusi.
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Piegaro, il borgo del vetro

È difficile non innamorarsi delle colline aggraziate e dei boschi lussureggianti che abbracciano il borgo di Piegaro, conosciuto per l’antichissima arte della lavorazione del vetro. Tale tecnica è raccontata al Museo del Vetro, ospitato in quella che nel XV secolo fu una vera e propria fabbrica. Visitandolo si possono ancora vedere i muri anneriti dal fumo dove si trovavano i forni.
Qui erano creati più che altro utensili di uso quotidiano per gli abitanti del paese come i fiaschi e la pulcianella, una fiaschetta di colore verde utilizzata dai nobili che desideravano inviare il loro vino al Papa. Ma c’è un dettaglio che rende unico il museo: l’ultima colata di vetro realizzata prima che la fabbrica cessasse l’attività. La tradizione del vetro fa ancora parte della vita cittadina: in suo onore nel corso dell’anno sono organizzati festival, corsi e cicli di conferenze.
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Parrano, abitato da meno di venti persone

Appare già da lontano, dalle strade tutte a curve che portano al centro urbano, grazie al rosso acceso dei mattoni con i quali è stato realizzato. Una prepotente macchia di colore nella rigogliosa vegetazione che lo avvolge. A colpire di Parrano è anche la perfetta conservazione delle mura e delle case: tuttavia non è questa l’unica particolarità.
La vera curiosità è che nel borgo vivono meno di venti persone, in armonia fra di loro come una grande famiglia, tanto che camminando per le vie è possibile vedere le chiavi nelle serrature all’esterno delle case. Famoso è il castello, nel quale è presente una scala a spirale che collega la strada ai piani nobili con dimensioni vaste a tal punto da poter essere percorsa persino dai cavalli.
L’atmosfera è serena e tranquilla. Nella via principale si trova tutto ciò di cui gli abitanti hanno bisogno come la posta e perfino la banca, al cui sportello è possibile prelevare solo in determinati giorni della settimana.
Borghi fantasma, o quasi
Percorrendo la strada fra Città della Pieve e i suoi dintorni si incontrano i piccoli borghi di Carniola e Salci. Il primo è abitato da poche persone e lungo le sue vie è possibile assaporare una quiete profonda. Il secondo è più peculiare poiché si tratta di un borgo disabitato.
Aggirandosi fra le mura, la torre e gli edifici circostanti la sensazione di vuoto è potente, soprattutto quando le luci delle giornate invernali creano un’atmosfera surreale che avvolge gli edifici ormai deserti. È un’esperienza insolita e affascinante al tempo stesso, da non precludersi mentre si raggiunge la successiva tappa.
A Città della Pieve, sulle tracce del Perugino

Se il meglio va sempre lasciato alla fine, Città della Pieve rappresenta la degna chiusura di una giornata ricca di storia e tradizioni. Le sue origini risalgono all’epoca etrusca, quando rientrava nei domini dell’importante centro di Chiusi. Tra il VII e l’VIII secolo venne fondato un castrum, ovvero un villaggio fortificato, in prossimità di una pieve, da cui l’antico nome di Castel della Pieve. Sono legati al periodo medievale gli edifici che ancora oggi caratterizzano l’impianto del centro storico.
Tra questi il Palazzo dei Priori, la Torre Civica e quella del Vescovo e la Rocca Perugina. Mentre delle antiche mura rimangono solo poche tracce. È doveroso fermarsi presso la chiesa di Santa Maria dei Servi, fondata da sette mercanti verso la fine del Duecento. In principio si trattava di una chiesa gotica, sopra la quale fu edificata quella rinascimentale per poi finire con quella barocca nel XVIII secolo. La sua fama è dovuta ai numerosi affreschi e quadri del Perugino. Una delle più famose opere del pittore rinascimentale, L’Adorazione dei Magi, è visibile all’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.
Chianciano Terme, relax con gli Etruschi

Se il primo giorno del weekend è stato interamente dedicato alla cultura, il secondo può essere rivolto a Chianciano Terme. Un salto nelle sue acque terapeutiche sarà un vero toccasana, soprattutto se la giornata è particolarmente fredda. Visitare il Museo Civico Archeologico delle Acque di Chianciano è un buon modo per trascorrere la mattinata. Qui è conservata una collezione di canopi etruschi di straordinaria importanza.
A partire dal 1986, anno in cui ebbero inizio le campagne di scavi archeologici nella zona, sono stati recuperati trentamila oggetti e milletrecento sepolcri sono stati riportati alla luce.
Il filo conduttore della visita – non a caso – è proprio l’acqua, che gli etruschi pensavano avesse origine divina. E rimanendo in tema di acqua, il pomeriggio può essere trascorso nelle calde vasche delle Piscine Termali Theia, complesso con un’area interna, una esterna, un centro benessere, una piscina dedicata ai bambini e un’area ristoro. Un luogo immerso nella natura in cui dimenticare le tensioni e dedicarsi al benessere. Un luogo da assaporare lentamente, proprio come un viaggio on the road.
A Monteleone d’Orvieto gli atelier del medioevo
Gli abitanti di Monteleone d’Orvieto mantengono vive le tradizioni del passato attraverso la realizzazione di costumi d’epoca impiegati nel corso delle rievocazioni storiche. Per la loro creazione gli artigiani si basano su disegni presenti in testi antichi o dipinti per poi ricreare una fedele copia dell’abito, Un’opera che può richiedere mesi di lavorazione.
Sapori d’Umbria

Un itinerario fra i borghi della Val di Chiana non può non prevedere lo shopping gastronomico. Fra le specialità della cucina umbra che si possono assaggiare a Città della Pieve e nei tanti agriturismi sparsi fra le colline spiccano l’olio. Sono da provare sono il Leccino, il Frantoio e il Moraiolo. Ma anche lo zafferano. Una curiosità: lo zafferano veniva coltivato a Città della Pieve già dal XV secolo e ancora oggi è un importante motore dell’economia locale. Inizialmente sfruttato per le tinture, attualmente ha un impiego prevalente nel settore alimentare.
Sosta camper nei borghi della Val di Chiana
A Monteleone d’Orvieto c’è l’area di sosta in località Santa Maria, all’interno del giardino comunale, servita di acqua, illuminazione e pozzetto. Piegaro dispone di un parcheggio per camper in Via Aldo Moro, punto di partenza di sentieri escursionistici. A Città della Pieve area camper gratuita in Strada Regionale 71: aperta tutto l’anno con possibilità di sosta, carico e scarico, elettricità, contenitori per la raccolta differenziata. A Chianciano Terme c’è l’area camper in Via delle Terme, vicino all’area termale: numerosi posteggi, elettricità, carico e scarico, servizi igienici, docce calde, Wi-Fi.