Umbria in camper: a Orvieto il borgo della rupe

L’ambientazione unica del presepe allestito nel Pozzo della Cava, il celeberrimo duomo, un’area attrezzata funzionale e in strategica posizione. Anche d’inverno Orvieto ha tutti gli ingredienti per un indimenticabile weekend in Umbria in camper

Indice dell'itinerario

Ogni viaggio in Umbria in camper quasi sempre tocca Orvieto. Spesso tappa di passaggio per chi arriva dal sud, la città merita una sosta meno frettolosa di una veloce visita al duomo. Anche perché il duomo non è l’unica attrazione. Una volta parcheggiato il camper nella confortevole area di sosta di Renzo Battistelli in Via della Direttissima, a poca distanza dall’uscita autostradale, si può iniziare la scoperta dell’etrusca Velzna.

Vuoi ottimizzare il tempo perché hai solo mezza giornata a disposizione per scoprire questa città? Ecco 5 cose che puoi fare a Orvieto.

Umbriua-Orvieto-duomo-facciata
il duomo

Visitare il duomo, un capolavoro del Rinascimento

Raggiungo con pochi passi la stazione della funicolare e in un batter d’occhio sbuco in Piazza Cahen. La cattedrale di Santa Maria Assunta è una sintesi unica gli stili romanico e gotico. Un trionfo di guglie e mosaici con il rosone a incastonare i bassorilievi che raffigurano scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.

All’interno sono da vedere la Madonna in trono con Bambino e Angeli di Gentile da Fabriano e il Giudizio universale avviato dal Beato Angelico e terminato da Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio, che ispirò gli affreschi di Michelangelo per la Cappella Sistina. Per avere un altro punto di vista sul duomo e l’omonima piazza ci si può affacciare dalle finestre del Museo Etrusco Claudio Faina, che custodisce una collezione di reperti etruschi, greci e romani fra cui spicca un’anfora a figure nere attribuibile al greco Exekias.

Umrbia-Orvieto-Pozzo di San Patrizio dall'alto
il Pozzo di San Patrizio

Scendere nella città sotterranea

Il Pozzo di San Patrizio

La Orvieto underground è un richiamo irresistibile per chi ama immergersi nel fascino e nel mistero dei percorsi sotterranei. E in un weekend in Umbria in camper ci sta una tappa nelle viscere della terra! Proprio accanto all’arrivo della funicolare c’è la biglietteria del Pozzo di San Patrizio, un capolavoro di ingegneria idraulica con una doppia scala elicoidale progettata da Antonio da Sangallo il Giovane. L’opera venne commissionata nel 1527 da Papa Clemente VII per assicurare rifornimenti alla città in caso di assedio. Si dice che furono i frati del convento dei Servi a dare il nome all’ipogeo.

Essi si ispirarono alla leggendaria grotta frequentata dal santo irlandese, sull’isolotto di Station Island nel Lough Derg e ritenuta una porta di accesso all’inferno.

Umrbia-Orvietop-Pozzo della Cava
il Pozzo della Cava

Il Pozzo della Cava

Più antico e ancora più sorprendente è il complesso sotterraneo del Pozzo della Cava, con accesso dal numero 28 di Via della Cava, a pochi passi dagli ascensori e dalle scale mobili del Parcheggio di Campo della Fiera. Dal Pozzo di San Patrizio lo raggiungo con una passeggiata di circa venti minuti attraversando il centro storico nella sua lunghezza.

Scoperto casualmente durante dei lavori di ristrutturazione, si tratta di nove grotte che si snodano sotto le vie e le case del quartiere medievale. Scavate nel corso di quasi tremila anni di storia, questi angusti spazi erano utilizzati già ai tempi degli Etruschi. La popolazione inventò un sistema di cave e cunicoli per rifornirsi d’acqua, mentre nel Rinascimento vennero realizzate cisterne e pozzi.

Umbria-Orvieto-Presepe nel pozzo-Natività con personaggi
il Presepe nel Pozzo

Vale la pena venirci nel periodo di Natale quando è la suggestiva ambientazione del Presepe nel Pozzo, con figure a grandezza naturale e animate da movimenti meccanici che raccontano la Palestina del tempo di Cristo. Tutto ebbe inizio nel 1989, quando alcuni speleologi ebbero un’idea originale: posizionare in fondo al pozzo delle sagome bianche a rappresentare la Natività. Da allora ogni anno una nuova sceneggiatura racconta un aspetto diverso dei testi sacri mescolandoli a storie e leggende.

Salire sulla Torre del Moro

Imbocco ora Via del Duomo e quindi Corso Cavour per raggiungere la Torre del Moro, alta cinquanta metri, che svetta sulla città. Dalla sommità si gode uno splendido panorama sull’abitato e sulle vigne. Chiamata inizialmente Torre del Papa, fu ribattezzata in onore di Raffaele di Sante detto il Moro che diede il nome anche al sottostante Palazzo Gualtiero e all’intera contrada. L’accesso avviene da Palazzo dei Sette, l’edificio accanto, così chiamato perché in epoca medievale ospitava i sette rappresentanti delle corporazioni della città.

Umbria-Orvieto-biscotti all'anice
i biscotti all’anice

Assaggiare lumachelle e umbriachelli

Lungo Corso Cavour si sprigiona un intenso profumo di anice. Proviene dal forno al civico 11, I Dolci di Moscatelli, dove trovo le ciambelline preparate secondo un’antica ricetta medievale. Mi raccontano che i bastoncini di pasta vengono richiusi prendendo la forma tonda e poi vengono cotti nell’acqua prima di essere infornati. Ne addento una ancora calda e mi riservo di gustarne una seconda con il caffè nel primo pomeriggio. Continuando su Via Malabranca m’imbatto nella Galleria del Pane. Si è formata una discreta fila per le lumachelle, il classico panino a forma di chiocciola che viene servito ripieno di ventresca, lardo o prosciutto con l’aggiunta di pecorino, sale, pepe e olio di oliva.

Ma da queste parti è considerato solo uno spuntino. Perché a Orvieto c’è più di un motivo per sedersi a tavola: il Fagiolo secondo del Piano, l’olio DOP dei Colli Orvietani, gli umbrichelli (pasta a base di acqua e farina fatta a mano), la zuppa di ceci e castagne e molto altro. Il tutto debitamente innaffiato da un calice di Rosso Orvietano Doc, e non a caso. Il vino da queste parti compare sulla tavola già dal tempo degli Etruschi.

Umrbia-Orvieto-campagna-cavalli-ciclista-escursione in bici

Un’escursione fuori porta

Intorno a Orvieto si dipana una rete di sentieri da percorrere a piedi, in bici o a cavallo che si snodano tra boschi, campagne e vigneti. Scarica le tracce GPS.

Per la sosta camper c’è anche l’agriturismo Pomonte, a sette chilometri dall’uscita Orvieto della A1 dove risparmi sulla sosta con la tessera del PLEINAIRCLUB. E risparmi anche sull’acquisto del vino in bottiglia.

Non sei ancora iscritto? Scopri come fare.

Leggi anche: Umbria in camper, da Giardea ad Alviano

__________________________________________________________________

Tutti gli itinerari di PleinAir sull’Umbria e i viaggi in camper li puoi leggere sulla rivista digitale sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Con un anno di abbonamento a PLEINAIR (11 numeri cartacei) hai a disposizione gli inserti speciali, la rivista digitale e l’archivio digitale dal 2015 (con gli allegati).

Con l’abbonamento a PleinAir ricevi i prossimi numeri comodamente a casa e risparmi!

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio