Un van, due videomaker con la passione per l’Italia nascosta, cinque giorni a disposizione per una fuga dalla capitale. Seguiamoli in un racconto per immagini alla ricerca di insolite suggestioni attraverso i paesaggi della Val d’Orcia in autunno
van su Monte Amiata e val d'Orcia
Indice dell'itinerario

Edoardo e Manfredi sono due videomaker con un amore incondizionato per la vanlife. Il primo dei due ha visitato in lungo e in largo il centro-nord Italia, la Slovenia e la Spagna. Il secondo ha scelto di vivere la sua vita in un van con l’obiettivo di scoprire e far conoscere, di regione in regione, gli angoli più remoti e affascinanti d’Italia. Nei primi giorni del mese di dicembre partono da Roma a bordo del van Sunlight Adventure per una pausa di quattro giorni tra i colori della Val d’Orcia, in quel momento ancora caratterizzata da un clima mite e tipicamente autunnale. Il territorio prescelto è un insieme di strade bianche, viali di cipressi, borghi incantati, colline dalle forme oniriche e tondeggianti. Un paesaggio iconico che richiama turisti da tutto il mondo. Di seguito i loro appunti di viaggio.

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1° GIORNO: Torrita di Siena

Partenza in van ore 19 da Roma e arrivo alle 22 in Val d’Orcia. Per la prima notte decidiamo di dormire in un’area di sosta per camper e van che è assolutamente consigliata: sono presenti camper service e allaccio alla corrente elettrica, il tutto fruibile gratuitamente. Si trova nel paesino di Torrita di Siena, tra le colline della Valdichiana Senese, vicino al cuore della Val d’Orcia. 

2° GIORNO: Podere Belvedere e Pienza

Sveglia all’alba per ammirare il sorgere del sole davanti al Podere Belvedere, vicino a Montefollonico, uno dei paesaggi rurali più iconici del mondo. Cielo e terra fanno da cornice ad un quadro idilliaco. Davanti a noi la luce, minuto dopo minuto, illumina le tondeggianti colline quasi fossero onde in un mare d’erba. 

Su tutto domina il casale che occupa la sommità di un colle. Dopo la colazione in questo luogo magico, visitiamo la cappella della Madonna di Vitaleta, un piccolo gioiello sotto tutela dell’Unesco posto lungo una strada sterrata tra Pienza e San Quirico d’Orcia. Occorre parcheggiare il veicolo a circa un chilometro di distanza e raggiungere a piedi la chiesupola edificata secondo la tradizione popolare nel punto dove Maria apparve a una pastorella. Nell’area è presente un bar con servizi pubblici.

La tappa successiva è un altro sito Unesco, Pienza: pur avendola già visitata diverse volte non smetteremo mai di farci sorprendere dalla città ideale voluta Papa Pio II, con le sue imperdibili atmosfere e gli affacci sul paesaggio che si aprono dai vicoli. All’ora di pranzo è da consigliare una tappa al ristorante Rossellino, in bella posizione: il proprietario Cristoforo ha deciso di lasciare Roma per vivere in questo paradiso. 

I piatti locali sono l’ennesima nota di piacere: da provare l’uovo cotto a bassa temperatura con asparagi e pecorino di Pienza e la guancia brasata con purè di patate. Al tramonto la ricerca di un posto per la notte prima del calar del sole ci porta al Podere Baccoleno: anche da qui godiamo una delle viste più belle di tutta la Val d’Orcia, con il suo viale di cipressi che sembra protendersi all’infinito. Ma il forte vento ci induce a trovare riparo nella stessa area utilizzata la sera precedente.

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3° GIORNO: Montepulciano

L’odore del vino e quello del tartufo. Seguendo i loro richiami ci dirigiamo alla volta di Montepulciano, borgo di antica fondazione etrusca accoccolato su una collina. Tra vicoli stretti e corsi pieni di negozi di souvenir, botteghe e alberghi facciamo incetta di prodotti locali, a cominciare dal Vino Nobile di Montepulciano.

Poi in sella a una bicicletta elettrica affittata sul posto (qui info sul noleggio) partiamo per un giro ad anello di circa 40 chilometri su fondo sterrato attraverso vigneti e casali; fra le tappe il tempio di San Biagio e una meritata pausa pranzo a Monticchiello, appena fuori le mura, prima di rimetterci in sella e tornare al punto di partenza. 

Per il pernottamento ci sistemiamo in un parcheggio sterrato immerso nella vegetazione a circa quattro chilometri dal centro: il posto giusto per una cena guardando il cielo stellato.

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4° GIORNO: Monticchiello e Bagni di San Filippo

Il canto degli uccellini è la nostra unica sveglia in un silenzio altrimenti perfetto. La mattinata scorre tra il paesino di Monticchiello (il viale di cipressi che lo raggiunge è una delle strade più belle che abbiamo mai percorso) e Bagni di San Filippo. Il bello del camper è che puoi inventarti il viaggio man mano che lo vivi: alcuni ragazzi conosciuti per caso invitano a seguirli verso un sito di terme naturali, vicino a quelle ben più famose. È l’area cosiddetta “del Bollore”, all’interno di una fabbrica di camini abbandonata, con vasche dalle diverse temperature.

Per concludere il viaggio, a pochi chilometri da Bagni di San Filippo c’è il Monte Amiata: passiamo in pochi minuti da un’immersione nelle vasche riscaldate a un paesaggio irreale di nebbia e neve. Un contrasto climatico emozionante nel giro di pochi minuti. In cima alla vetta c’è la croce, da cui nelle giornate terse si gode un’ampia vista fino all’Argentario e l’isola d’Elba

Purtroppo le condizioni ci impongono di limitarci alla faggeta alle pendici della montagna, capace comunque di regalarci uno spettacolo di colori. Un’ultima immagine a tinte forti prima di riprendere la strada verso Roma.

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Toscana-Val d'Orcia-mappa

Dove sostare col van in val d’Orcia

Torrita di Siena Area di sosta in Via Fratelli Cervi 3.

Montepulciano Parcheggio a pagamento al P8 Il bersaglio, in Via dei Filosofi, il più vicino all’ingresso del paese.

La Buca Vecchia Agrisosta camper, Strada per Pienza 38, tel. 328 1861780.

TESTO DI EDOARDO BONI FOTO DELL’AUTORE E DI MANFREDI ROESLER FRANZ

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