A piedi, in kayak, in battello e in bici: dai laghi alla Valle Camonica, una vacanza in camper attiva che abbina le pedalate alla sosta in campeggio, in area camper e in agricampeggio
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Indice dell'itinerario

Come può essere avventurarsi tra il Lago di Garda e la Valle Camonica praticando sport? Noi l’abbiamo sperimentato in più modi: in bici, a piedi, in battello e in kayak. Scopri quello che fa più per te!

Sirmione

«Sirmione, perla delle penisole e delle isole, di tutte quante, sulla distesa di un lago trasparente o del mare senza confini, offre il Nettuno delle acque dolci e delle salate, con quale piacere, con quale gioia torno a rivederti». Lo sapeva, il poeta latino, che le sue parole avrebbero tratteggiato per sempre l’immagine della lingua di terra che s’insinua alla base del Benaco? Dovrei chiedermelo mentre costeggio a colpi di pagaia la penisola di Sirmione con la prua verso le Grotte di Catullo, importante complesso archeologico che include i resti di una delle principali ville romane dell’Italia settentrionale.

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Complesso archeologico Grotte di Catullo

Ma sfiorando il parco della villa dove Maria Callas abitò tra il 1952 e il 1958 un altro pensiero mi distrae. Immagino la divina, fra una rappresentazione e l’altra della Sonnambula di Bellini, passeggiare verso il castello. “Ah, non credea mirarti…”: intonando l’aria finale di Amina si affaccia dai camminamenti di ronda, con lo sguardo a cercare la sponda veronese. Perché è proprio qui che l’amatissima soprano avrebbe voluto rimanere: “Vorrei terminare i miei giorni a Sirmione ed essere sepolta in questo paradiso terrestre”, scrisse.

Le grotte di Catullo

Il nostro viaggio iniziato con un’esperienza a pelo d’acqua e con la visita al Castello Scaligero e alle Grotte di Catullo prosegue nell’immediato entroterra alla volta di Lonato del Garda. Approfittando della possibilità di parcheggiare il camper nelle vicinanze raggiungiamo il complesso fortificato della Rocca, Monumento nazionale dal 1912, eretta sul colle detto della Rova. Dalla Casa del Podestà, dimora quattrocentesca sede della Fondazione Ugo da Como e dell’omonima casa museo che accoglie una delle biblioteche private più importanti d’Italia, si attraversa il grande parco fino a superare il ponte levatoio che dà l’accesso al castello, da cui si gode una vista superba verso l’abitato e il Basso Garda.

Qui le aree di sosta convenzionate con il PleinAirClub a Sirmione

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Veduta Lago di Garda

Il vittoriale di D’Annunzio

Tornati sul lungolago ci immettiamo sulla Gardesana Occidentale, tenendo conto che si tratta un’arteria trafficata, in particolare nei periodi di maggiore afflusso turistico. Ecco lo sperone verde della riserva naturale della Rocca di Manerba, coperto da una vegetazione mediterranea e subalpina; il profilo dell’Isola del Garda, con la magnifica villa in stile neogotico veneziano progettata nei primi anni del Novecento; e Salò, cittadina densa di richiami storici che vanta uno dei più bei lungolago del Benaco.

Arrivati a Gardone Riviera conviene prevedere una visita al Vittoriale degli Italiani, il complesso eretto nel 1921 da Gabriele d’Annunzio che comprende un teatro all’aperto e un parco. Poco lontano non manca di interesse il Giardino Botanico Fondazione Andrè Heller, creato dall’omonimo artista multimediale austriaco.

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Castello Scaligero a Sirmione

Lago d’Idro

Già, la bici: innumerevoli inviti a mettersi in sella si articolano tra il Garda e l’Iseo, idealmente congiunti nel mezzo dall’apostrofo glaciale del Lago d’Idro. Le rive di quest’ultimo sono ben attrezzate con campeggi e aree di sosta, pertanto le sue acque balneabili rappresentano un piccolo polmone di natura adatto alle attività all’aria aperta e al soggiorno in camper, caravan o tenda. A metà della costa, domina dall’alto il bacino la Rocca d’Anfo, una delle più grandi fortezze napoleoniche d’Italia.

Torniamo alla bici. Per effettuare il periplo del Lago d’Idro calcando nel versante settentrionale il Sentiero dei Contrabbandieri bisogna avere una mtb e una certa esperienza: il percorso è lungo circa ventotto chilometri, prevede un tratto sterrato e richiede un dislivello in salita di circa cinquecento metri. Facile e interamente su tracciato dedicato è la ciclabile della Valle del Chiese che unisce il Lago d’Idro a Pieve di Bono seguendo il letto del fiume: il tragitto di andata si sviluppa per circa venti chilometri con un dislivello di cento metri.

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Spiaggia di Anfo

Lago d’Iseo

Davvero bike friendly è il territorio del Lago d’Iseo. Anche qui la presenza di campeggi, aree attrezzate e agricampeggi consente di pianificare il soggiorno e di spostarsi con la dueruote e i mezzi pubblici, sfruttando all’occorrenza i battelli che effettuano la navigazione fra le due sponde e verso Montisola, la più grande isola lacustre abitata d’Europa.

Per scaldarsi le gambe si può iniziare con l’anello da dieci chilometri che circonda la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino passando vicino al Monastero di San Pietro in Lamosa; in questa zona umida di interesse avifaunistico sono ripartite anche le visite guidate, limitate a gruppi fino a dieci persone.

Leggi anche: “Tour dei laghi della Lombardia in camper”

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Lago d’Iseo, Corno dei Creili

E se i bambini fanno parte dell’equipaggio?

Da Marone ci si può spingere su asfalto nell’entroterra verso la riserva naturale Piramidi di Zone, con le sue singolari formazioni di natura argillosa: circa sei chilometri e quattrocento metri di dislivello da affrontare. Più oltre, ma conviene andarci con il veicolo, il Bosco degli Gnomi è adatto a una mezza giornata nella natura per le famiglie con bambini; si cammina lungo un sentiero costellato da quarantaquattro sculture intagliate sui tronchi degli alberi che raffigurano creature magiche, conferendo all’escursione uno scenario fiabesco.

Chi arriva in camper a Zone deve rivolgersi al parcheggio a pagamento di fronte al ristorante e maneggio Valtress (costo della sosta euro 10), mentre per la visita al Bosco degli Gnomi si può utilizzare temporaneamente il parcheggio del cimitero.

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Torbiere del Sebino

E in bici?

Ancora in bici, sono cinque i percorsi cicloturistici a cura della Strada del Franciacorta: alla portata di tutti, con una lunghezza fra trenta e quaranta chilometri, si snodano tra vigne e campi, piccoli borghi, punti panoramici e luoghi d’interesse storico e artistico.

Con un po’ di allenamento in più sulle gambe possiamo mettere a segno un bell’itinerario di pianura seguendo la Ciclovia dei laghi Iseo e Garda. Circa sessantaquattro chilometri pianeggianti dai vigneti della Franciacorta all’abbazia olivetana di San Nicola passando per le sopra citate Torbiere del Sebino; dopo aver toccato Brescia si costeggia per un tratto il Grande Naviglio Bresciano e si prosegue fino a Salò quasi sempre su percorso dedicato.

Invita a un viaggetto di quattro o cinque giorni la Ciclovia dell’Oglio: si snoda per circa duecentottanta chilometri con partenza dal Passo del Tonale, a 1.883 metri di quota, fino al Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche, nella piana del Mantovano. In tutto 1.862 metri di dislivello lungo un tracciato che si è aggiudicato il titolo di “ciclabile più bella d’Italia” nell’edizione 2019 dell’Italian Green Road Award.

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Ciclovia dell’Oglio

La Valle Camonica

Fra la parte settentrionale del Lago d’Iseo e Ponte di Legno, la lunga Valle Camonica offre molteplici occasioni di incontro con la storia, l’arte e la natura.

Possiamo far base presso l’area camper di Bienno, dove ogni anno si svolge con successo l’evento diffuso Festa Nazionale del Pleinair nei Paesi Bandiera Arancione che valorizza le località dell’entroterra certificate dal Touring Club Italiano. Dopo una tappa al castello medievale di Breno, la scoperta del territorio continua a Capo di Ponte alla scoperta dei Camuni, gli antichi abitanti delle Alpi Bresciane.

Sulle rocce levigate dalle ere glaciali e sorvegliate dalle creste della Concarena e del Pizzo Badile Camuno, migliaia di graffiti realizzati a partire dall’VIII millennio avanti Cristo compongono uno straordinario museo all’aria aperta, tutelato dal Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane. Centoquattro massi di arenaria ospitano più di settemila incisioni che rappresentano motivi astratti, figure umane stilizzate, cervi, lupi e altri animali.

Fra i segni più ricorrenti, compare per novantadue volte la rosa camuna. Ma sono molte di più le incisioni rupestri presenti nei parchi della Valle Camonica, al punto che l’intera area è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

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Camping del Sole a Lago d’Iseo

Trekking verso l’Adamello e la Malga Premassone

Capo di Ponte è anche un punto di partenza per le escursioni verso le cime dell’Adamello. Già dal fondo della valle la vetta più alta (3.554 m) e le cime che le fanno da corona – il Corno Miller, il Corno Baitone e il Monte Mandrone – sembrano gigantesche e remote. Il sentiero più breve e noto, quello della Valle dell’Aviolo, inizia accanto al Rifugio alla Cascata e conduce in un’ora e mezza al lago artificiale dell’Aviolo, immerso in un paesaggio di larici e massi di granito che ha come sfondo la costiera del Corno Baitone.

Un’altra classica escursione è quella che dalla Malga Premassone s’inerpica in un paio d’ore verso il Rifugio Gnutti: in alto, dalle rive del Lago Miller, in una conca vasta e selvaggia, compare finalmente l’Adamello. Chi vuole conquistarne la cima può affrontare il Ghiacciaio dell’Adamello, il maggiore delle Alpi italiane, che mostra fortemente i segni del cambiamento climatico.

È possibile dividere il percorso in tappe pernottando nei rifugi Mandrone (2.442 m), Carè Alto (2.459 m) o Ai Caduti dell’Adamello (3.025 m). È questo l’ambiente dove ogni anno si rinnova l’Adamello Ultra Trail, una delle più grandi sfide in alta quota: centosettanta chilometri e 11.500 metri di dislivello lungo i sentieri della Grande Guerra tra mulattiere, camminamenti e paesaggi segnati dalla presenza di reperti bellici.

Leggi anche: “In camper e in bici dai monti della Grande Guerra a Gorizia”

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Lago dell’Aviolo in Valle Camonica

Trekking da Ponte di Legno

Offre scenari ancora diversi l’alta Valle Camonica. Circondata dalle vette del Gavia e dell’Adamello, Ponte di Legno regala grandi classiche agli amanti del trekking e un’infinità di occasioni per le dueruote, a cominciare dai tornanti che salgono verso il Passo del Tonale. A nord del Tonale, intorno al Vallone dell’Albiolo, le strade sterrate che si affiancano alle seggiovie attirano gli appassionati del mountain biking.

Dall’altra parte la cabinovia che sale dal Passo fino al ghiacciaio del Presena dà accesso gli itinerari (per escursionisti esperti, o accompagnati da guide) che toccano le postazioni della Grande Guerra della Punta di Lago Scuro e del Castellaccio. Da Ponte di Legno la lunga strada che sale verso il Passo di Gavia e scende in Valtellina conduce ai magnifici scenari del Parco Nazionale dello Stelvio.

E ancora, sul lembo di terra che collega le rive del lago d’Iseo ai boschi della Valle Camonica si snodano due itinerari paesaggistici, storici e culturali da percorrere in più giorni: l’antica Via Valeriana, annoverata tra i più bei sentieri d’Italia, e il Cammino di Carlo Magno. Un invito in più a conoscere il territorio in una chiave inaspettata.

Qui le aree di sosta convenzionate con il PleinAirClub a Ponte di Legno

Uomo trekking a Malga Val Grande
Malga Val Grande

Lodrino

Lodrino, piccolo paese della Valle Trompia: la gratuita e comoda area camper è pronta a dare ospitalità ai camperisti. Il paese dista circa trenta chilometri da Brescia ed è circondato da un trittico di cime prealpine: il Monte Inferni (1.368 m), la Corna Caspai (1.391 m) e il Monte Palo (1.461 m), a ovest del quale si trova il Rifugio Nasego. Gli amanti delle passeggiate possono raggiungere la bella pineta con il Parco degli Alpini o, salendo su agevole sentiero, salire al piccolo santuario di Santa Croce.

Altro luogo ameno e facilmente raggiungibile con il proprio mezzo è l’area pic-nic in località Lembrio, dove trascorrere una piacevole giornata; non mancano attività per i più ardimentosi e allenati, come l’impegnativa ferrata Corna Caspai. In Valle Duppo invece c’è un centro di tiro a segno sportivo con annesso ristorante.

Nella chiesa parrocchiale intitolata a San Vigilio si possono ammirare gli affreschi di Giorgio Anselmi, eseguiti nel 1785, in virtù dei quali è definita la Cappella Sistina della Valle Trompia. A invico è possibile visitabile su prenotazione il Museo Etnografico insieme all’annessa Casa Contadina mentre nella chiesa di San Rocco sono custoditi un pregevole pulpito ligneo, un polittico cinquecentesco e un organo del XVIII secolo dalle decorazioni baroccheggianti.

Qui le aree di sosta convenzionate con il PleinAirClub a Lodrino

bicicletta in Valle Camonica
Valle Camonica

Esplorare la Valla Trompia

Lodrino può dunque rappresentare una base per esplorare i motivi di interesse della Valla Trompia, a cominciare dalla Via del Ferro, itinerario tematico che valorizza i siti legati alla produzione siderurgica. Tanto più che hanno già riaperto la Miniera Marzoli e il museo archeologico Orma, entrambi a Pezzaze, il Museo comunale delle armi e della Tradizione armiera di Gardone Val Trompia e il Borgo del Maglio di Ome, e che a luglio sarà nuovamente accessibile anche la Miniera Sant’Aloisio di Collio. L’antica fucina I Magli di Sarezzo è visitabile solo su prenotazione, mentre il Museo il Forno è al momento chiuso a causa di una frana che ha colpito la montagna antistante.

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Consorzio Nostrano Valtrompia

E ancora, si articola fra la Valle Trompia e la Valle Sabbia il progetto Green Way delle Valli Resilienti, che mette a sistema tremilacinquecento chilometri ciclabili e un’ottantina di percorsi per slow, road e mountain bike che collegano le due valli alla città. Infine, in Valle Trompia è possibile effettuare una visita guidata alla miniera di stagionatura dei formaggi con abbinata degustazione.

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