La Tuscia viterbese pullula di borghi che nascondono un patrimonio artistico degno di nota. Famiglie nobili come i Farnese hanno dato lustro a villaggi apparentemente anonimi come Caprarola e Vignanello che rivelano giardini di grande fascino abbelliti con statue e fontane. Se programmi un weekend in camper nel Lazio tieni la APP PLEINAIRCLUB a portata di mano: risparmi con la tessera in aree di sosta, cantine e agriturismi convenzionati.
Il giardino all’italiana di Vignanello

Il castello Ruspoli è la principale attrazione di Vignanello, piccolo paese della Tuscia viterbese a meno di venti chilometri da Viterbo.Da visitare il giardino di verdura annesso al maniero, con le siepi di alloro e le aiuole ben conservate, e il suggestivo percorso tra i connutti, i cunicoli del percorso sotterraneo che ancora oggi conservano i resti di un antico acquedotto. Vale la pena, inoltre, visitare la collegiata barocca di Santa Maria della Presentazione, che custodisce un dipinto di Annibale Carracci raffigurante la Madonna col Bambino.
Sosta camper: agriturismo Le Querce a Bomarzo, a circa 19 chilometri da Vignanello.
Weekenda da paura nel Parco dei Mostri di Bomarzo

Correva il 10 novembre del 1938 quando Salvador Dalì visitò il Sacro Bosco di Bomarzo, realizzato da Pier Francesco Orsini, detto Vicino, a partire dalla metà del XVI secolo. Il Parco dei Mostri, chiamato così per le grandi statue scolpite nel peperino che ritraggono creature deformi e spaventose, fu di ispirazione all’artista catalano per la sua opera visionaria La tentazione di Sant’Antonio.
Il bosco è una bizzarra galleria di personaggi misteriosi che s’incastrano nella vegetazione rigogliosa seguendo le forme di alberi, fossi, avvallamenti e collinette. Spuntano il Drago in lotta coi veltri, la Tartaruga, l’enorme faccia con la bocca spalancata (il Mascherone), Nettuno che appoggia il dorso nudo a ridosso di un muro ciclopico e figure femminili come Demetra nell’opera La Donna opulenta.
Sosta camper: agricampeggio La Biososta a Viterbo è un comodo approdo anche per visitare la città dei Papi.
Sant’Angelo di Roccalvecce, il paese delle fiabe

Dai mostri alle favole. A pochi chilometri da Viterbo, puoi immergerti in un mondo fantastico camminando tra i murales di Sant’Angelo di Roccalvecce che narra le vicende di Alice nel Paese delle Meraviglie, le avventure di Pinocchio e fa da cornice al ballo di Cenerentola.
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Sosta camper: l’agriturismo Buonasera a Bagnoregio dista una ventina di chilometri da Sant’Angelo di Roccalvecce.

Per chi si appresta a fare un weekend in camper nel Lazio e si trova a esplorare la provincia di Viterbo, è d’obbligo una tappa alla Cantina di Montefiascone. Essa vanta una ricca produzione ottenuta dalla selezione di uve provenienti esclusivamente dai vigneti dei 959 soci viticoltori. Tra i vini spicca il bianco DOC Est!Est!!Est!!!
Sosta camper: area attrezzata nel parcheggio della cantina.
Il Giardino di Ninfa e il borgo di Sermoneta

Lasciando la Tuscia, anche spingendosi a sud, il Lazio riserva meraviglie. Si attorciglia intorno al castello Caetani il borgo di Sermoneta che prende il nome dai duchi che governarono il feudo dalla fine del Duecento. Nel periodo delle fioriture è d’obbligo una visita al Giardino di Ninfa che in primavera regalano uno spettacolo affascinante. Il giardino è visitabile da fine marzo a novembre in giorni stabiliti ed è necessaria la prenotazione.
Sperlonga, una meta per tutte le stagioni

Sperlonga è un bellissimo villaggio bianco a picco sul mar Tirreno a due passi da Gaeta. La villa di Tiberio ricavata parzialmente da una grotta marina non è la sua unica attrazione. I vicoletti in calce bianca ricordano i borghi del Salento e il porticciolo turistico contiene una caletta su cui si affacciano tavolini sulla spiaggia piacevoli da frequentare anche all’inizio della primavera, quando gli stabilimenti riaprono almeno per la ristorazione.
Sosta camper: Agrimare