In camper nella Tuscia viterbese: Orte, il borgo sopra e sotto

Spesso notata distrattamente dall’autostrada, Orte, nella Tuscia viterbese, arroccata su uno sperone tufaceo è un gioiellino da scoprire. Sapevi che c’è anche una Orte Sotterranea?

Indice dell'itinerario

Qui a Orte di storia ne è passata parecchia: dalle origini etrusche al dominio dei Romani, che aprirono la Via Amerina e realizzarono il porto fluviale di Seripola, i cui resti sono venuti alla luce nel 1962 durante la costruzione dell’Autostrada del Sole; dalle contese fra Bizantini, Longo­bardi e Arabi al potere della chiesa e di famiglie nobili come i Colonna, cacciati a furor di popolo nel 1431. Sui resti della loro dimora, l’antica rocca affacciata sulla valle del Tevere, fra il 1598 e 1602 fu eretto il classicheggiante Palazzo Alberti.

Il centro storico si sviluppa a pianta ellittica adattandosi perfettamente al colle dove sorge, con le case più esterne incastonate a picco sulle pareti tufacee e con slarghi che re­galano ampie vedute panoramiche. Come quella offerta dal belvedere presso la Porta del Vascellaro vicino all’ex chiesa di San Gregorio, che conserva lo stemma papale e prende il nome dalle botteghe dei vasai un tempo presenti nel quartiere.

Un reticolo di stradine e vicoletti converge verso la centrale Piazza della Libertà sovrastata dall’imponente basilica di Santa Maria Assunta, edificata nel 1721 su un edificio medioevale (la facciata odierna risale alla fine dell’Ottocento). La piazza – dove uno scavo protetto da un vetro mostra l’antica pavimentazione del foro romano – ospita il duecentesco Palazzo Comunale e quello dell’Orologio, sorto ai primi del Seicento come residenza del podestà.

Orte sotterranea

Sempre qui si trova la scalinata che scende alla fontana ipogea, probabilmente di epoca augustea, terminale dell’antico acquedotto che per molto tempo ha rappresentato l’unica fonte di approvvigionamento e deposito idrico della città (un custode, nominato dai priori, ne curava la pulizia e possedeva le chiavi della porta d’accesso). Restaurata nel Seicento, la struttura ha conservato in gran parte l’aspetto originario ed è oggi il punto di partenza per un’esperienza da non perdere: la visita di Orte Sotterranea. Si tratta di un suggestivo viaggio in un mondo ipogeo fatto di cunicoli, cisterne e pozzi ma anche di magazzini, stalle, vani abitativi e colombaie realizzati dal periodo preromano a quello medioevale. C’è anche un pozzo per il deposito della neve, che veniva sistemata in blocchi avvolti nella paglia per garantire la refrigerazione all’ambiente sotterraneo, dove si conservavano i medicinali dell’ospedale cittadino.

Chiese e pellicole

Un tuffo nella storia è anche quello offerto dal Museo Civico Archeologico, allestito nell’antica chiesa di Sant’Antonio, che custodisce reperti di epoca etrusca, romana e altomedioevale. Non lontano, nei pressi della quattrocentesca Porta San Cesareo, si trova la casa natale di Filoteo Alberini, regista e pioniere del cinema a cui è dedicato il cine-teatro locale. Piccolo ma interessante il Museo Diocesano di Arte Sacra, ospitato nell’ex chiesa romanica di San Silvestro che domina Piazza Colonna, così chiamata per la colonna recuperata dalla vecchia cattedrale cittadina. Il museo mostra tavole dipinte, sculture lignee e marmoree, oreficerie, paramenti e arredi sacri; di particolare rilievo un mosaico dell’VIII secolo raffigurante la Madonna che proviene dall’antica basilica vaticana.

La presenza di altre chiese – Santa Maria di Loreto, San Pietro, San Francesco, San Biagio e Sant’Agostino – testimonia, insieme all’attività delle confraternite, il fervore religioso che ha accompagnato la storia millenaria del borgo. La storia di queste associazioni, con l’esposizione di corredi devozionali, costumi, crocifissi, stemmi e svariati oggetti, è ripercorsa nell’in­teressante museo allestito nella ex sacrestia della Confraternita di Santa Croce (la più antica di Orte, risalente al XII secolo), nel complesso della chiesa e dell’ex convento di Sant’Agostino. Il pezzo forte è la bara del Cristo Morto, che risale al 1626 e il Venerdì Santo di ogni anno viene portata in processione per le vie del paese. Una curiosità: fra le abitazioni ortane c’è anche la Casa di Giuda nella panoramica Piazza Belvedere, che conserva il portico tipicamente medioevale ed è chiamata così perché pare sia appartenuta a un traditore della comunità.

Poco fuori il borgo, incastonato nel tufo fra il verde del Colle di San Bernardino, spicca il santuario trecentesco della Santissima Trinità, raggiungibile facilmente passando per Orte Scalo e imboccando a destra una piccola strada sotto la ferrovia che sale tortuosa in mezzo al bosco. Si può parcheggiare il camper sul piazzale dove termina l’asfalto, poco oltre la breve deviazione sterrata sulla destra che conduce alla chiesetta. Una grata di ferro ne impedisce l’accesso ma l’interno, che conserva affreschi del XIV e XV secolo, è comunque visibile. Il panorama che si apre di fronte è una bella cartolina di Orte, antico paese abbarbicato sulla collina e profondamente legato alle sue tradizioni, esempio di quell’Italia un po’ nascosta ancora tutta da scoprire.

————————————————————————–

Cerchi aree di sosta nel Lazio? Ecco quelle convenzionate con il PleinAirClub.

Tutti gli itinerari di PleinAir sul Lazio li puoi leggere sulla rivista digitale sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Con un anno di abbonamento a PLEINAIR (11 numeri cartacei) hai a disposizione gli inserti speciali, la rivista digitale e l’archivio digitale dal 2015 (con gli allegati).

Con l’abbonamento a PleinAir ricevi i prossimi numeri comodamente a casa e risparmi! 

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio