I mosaici d’epoca bizantina, le saline di Cervia, l’ambiente della pineta che costeggia l’Adriatico: ecco gli ingredienti di una splendida vacanza in camper più bici sul litorale di Ravenna.
Pista ciclabile lungo il fiume Bevano. Romagna
Indice dell'itinerario

Bisogna entrare lentamente nel Parco del Delta del Po e attivare subito i cinque sensi per apprezzare l’atmosfera magica che questi luoghi sanno ancora regalare. Se poi aggiungiamo le bellezze artistiche e la possibilità di pedalare per chilometri tra mare e pineta, possiamo dire che il litorale di Ravenna è una meta ideale per gli amanti del pleinair. Con la bici ci siamo inoltrati nei boschi e nelle pinete, lungo i fi umi e i canali, nelle valli e fra i campi coltivati, dedicandoci tra una pedalata e l’altra alla visita di Ravenna e di Cervia.

A fine giornata, stanchi e soddisfatti, abbiamo sistemato le dueruote in appositi locali presso il Parco Vacanze Rivaverde di Marina di Ravenna, una struttura curata dalla Società Gestione Campeggi che – assieme al Villaggio del Sole di Marina Romea – offre il rimessaggio delle due ruote ai clienti che sempre più numerosi prediligono il turismo lento.

Appena usciti dal cancello del campeggio ci immergiamo subito nell’atmosfera incantata della pineta e iniziamo a pedalare verso sinistra in direzione Punta Marina e Ravenna. Peccato che dopo meno di tre chilometri la pista termina e occorre immettersi in un grande viale prima di trovare quella che proviene da Punta Marina, laterale alla strada e che ci conduce a destinazione.

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Ravenna

Da piccola colonia romana Ravenna divenne grande protagonista nel 402, quando l’imperatore d’Oriente Onorio la elesse capitale dell’impero stabilendovi poco lontano la base navale di Classe: la città divenne così un ponte di passaggio fra il mondo bizantino e quello romano. Galla Placidia, Odoacre e Teodorico furono i tre regnanti che maggiormente l’arricchirono di superbi edifi ci come il mausoleo di Galla Placidia, la basilica di San Vitale, il battistero, Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe, con i loro preziosi mosaici del V e VI secolo.

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Ma Ravenna è nota anche per un altro motivo: Dante Alighieri vi trascorse gli ultimi anni della sua vita, e vicino alla chiesa di San Francesco si può visitarne la tomba nella sua attuale forma di tempietto risalente al 1780, che presenta l’arca a cui fu aggiunta un’immagine del poeta scolpita da Pietro Lombardo. Un’altra piacevolissima pedalata è quella che porta a Cervia attraversando aree naturalistiche di valore.

Partendo dal campeggio sopra citato si percorre lo stesso tragitto verso Ravenna, ma prima di arrivare in centro si devia a sinistra per Via Rubicone; quest’ultima è un po’ trafficata, ma grazie alla ciclabile laterale si riesce a pedalare fino al ponte pedonale sui Fiumi Uniti, da dove in breve si raggiunge Sant’Apollinare in Classe. Edificata durante la prima metà del VI secolo, è il più grande esempio di basilica paleocristiana e nonostante i saccheggi subiti nel corso dei secoli mantiene un’intatta bellezza grazie agli splendidi mosaici e agli antichi sarcofagi marmorei dei vescovi lungo le navate laterali.

La pineta di Classe

Quello che ci attende subito dopo è il tratto più bello della pista, che scorre lungo un canale e nella pineta di Classe, dove sembra che Dante abbia scritto il Paradiso. Ricordata anche da Boccaccio e celebrata da Byron, la pineta altro non è che l’antico bosco che si estendeva ininterrottamente dalla foce del Reno fino a Cervia: siamo nel versante più meridionale del Parco del Delta del Po che comprende anche le Valli di Comacchio. Dal pieno sole del canale sembra di entrare in una “selva oscura”, tanto è fitta la vegetazione: oltre ai pini troviamo la tipica macchia mediterranea con querce, lecci e carpini.

Mosaico Corteo delle Vergini. Sant'Apollinare, Ravenna
Mosaico Corteo delle Vergini, a Sant’Apollinare

Purtroppo dobbiamo segnalare la mancanza d’indicazioni chiare, nonostante vi siano tanti cartelli che indicano varie mete; noi abbiamo seguito il percorso 2 fra Dune e Pineta. È ancora piacevole la ciclabile anche dopo la pineta, con vari ponticelli per attraversare alcuni canali e il fiume Bevano. Dopo il centro visite Cubo Magico Bevanella, un lungo rettilineo ci porta fin quasi al fiume Savio che si oltrepassa grazie al viadotto stradale alla sua foce.

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Ponte ciclopedonale vicino a Classe

Cervia

Si entra di nuovo nei campi e seguendo la segnaletica per Cervia si fa ingresso in questa interessante cittadina, che oltre al centro storico offre la suggestiva scenografia delle saline: non a caso è nota anche come la città dell’oro bianco. Il sale marino integrale dolce che se ne ricava è nel suo genere per la minor presenza dei cloruri più amari, pur mantenendo intatta la capacità salante.

Dal punto di partenza sono circa 40 i chilometri percorsi fin qui; chi ha buone gambe può ritornare alla base per la stessa strada, altrimenti c’è la possibilità di caricare la bici sul treno a Cervia fino a Ravenna e percorrere in bici solo l’ultimo tratto verso il campeggio. Un’altra alternativa è raggiungere con il veicolo la basilica di Classe, accorciando notevolmente il percorso complessivo.

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Pedalate a volontà

Fra le altre escursioni in bici disponibili nel territorio del Lidi di Ravenna segnaliamo il percorso Sant’Alberto- Boscoforte (40 chilometri andata e ritorno): si snoda nelle Valli di Comacchio e tocca la penisola di Boscoforte, area protetta in cui è possibile vedere decine di specie animali tra cui i fenicotteri rosa.

Da Comacchio (che va raggiunta con il veicolo) si può effettuare un giro ad anello di 30 chilometri. E ancora si può seguire il percorso lungo le spiagge di Ravenna (30 chilometri) che include il suggestivo traghettamento da Marina di Ravenna a Porto Corsini.

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