Da Agrigento a Vilnius, da Padova a Nova Gorica: sono le città riconosciute e premiate per il patrimonio culturale, per l'impegno nell'attuare pratiche green e sostenibili. Si preparano a vivere il loro anno migliore offrendo un vario calendario di eventi
Indice dell'itinerario

Questo è il periodo giusto per stilare una top list delle destinazioni 2025. Abbiamo selezionato per te 7 mete da visitare in camper con proposte che si estendono ai dintorni degli agglomerati urbani. Da Agrigento a Vilnius, da Padova a Nova Gorica. Hanno in comune il primo posto: per il patrimonio culturale e per l’impegno nell’attuare pratiche green e sostenibili. Sono state nominate Capitali della Cultura (italiana ed europea) e Città Verdi. E si preparano a vivere il loro anno migliore offrendo un vario calendario di eventi.

Agrigento, la valle del mito

Sicilia-agrigento-valle dei templi-tempio-statua

Conosciuta in tutto il mondo per la sua straordinaria distesa di templi dorici nel 2025 è tra le mete top da visitare in camper. Sarà Capitale Italiana della Cultura. Tra ulivi, mandorli e carrubi si dispiega una sequenza di colonne, domus e giardini che è l’espressione più significativa della civiltà greca in Sicilia. Non a caso la Valle dei Templi sarà il fulcro degli eventi culturali del programma Agrigento 2025. Si ispira ai quattro elementi – acqua, terra, aria e fuoco – già presenti nella visione del filosofo agrigentino Empedocle.

Mandorlo in fiore

Canti popolari e suoni contemporanei riecheggeranno in sedici location. Succede al Mandorlo in fiore, il festival di musica e danza in programma dal 9 al 16 marzo. La rassegna coinvolge artisti provenienti da ogni parte del mondo. Momento clou della rassegna il Symposion, una maratona musicale ispirata a Platone. Il concerto è allietato da una degustazione di vini da sorseggiare comodamente seduti su cuscini e materassi.

I luoghi di Agrigento 2025

Agrigento da guardare ma anche da assaggiare. Grazie a un progetto di tutela delle varietà agricole è nata Casa Barbadoro. Si tratta di un hub gastronomico dove si gustano i prodotti a marchio Diodoros durante il percorso di visita del sito archeologico. Concerti, spettacoli e installazioni si articolano anche in città fra vari luoghi:

  • il Teatro Luigi Pirandello
  • la Biblioteca Lucchesiana citata ne Il fu Mattia Pascal
  • il Palacongressi del Villaggio Mosè, nuova sede della biblioteca-museo intitolata al famoso drammaturgo.

Da non perdere la Cattedrale di San Gerlando, dove sono custoditi i sarcofagi che lasciarono senza fiato Wolfgang Goethe. Tra i più belli quello dedicato al mito di Ippolito e Fedra. Da visitare anche la chiesa di Santa Maria dei Greci e il percorso multimediale di fruizione dei monumenti proposto dal Museo Diocesano. Vale la pena spingersi poco fuori città, in contrada Caos, per visitare la casa natale di Luigi Pirandello. Qui sono custodite fotografie, recensioni, prime edizioni dei libri con dediche autografe e locandine degli spettacoli teatrali. Una lapide in pietra posizionata sotto a un pino conserva le ceneri dello scrittore.

Cosa visitare nei dintorni di Agrigento

Porto Empedocle

La città dove nacque e trascorse l’infanzia e l’adolescenza Andrea Camilleri. Lo scrittore aveva bene in mente i luoghi natali quando ha raccontato Vigata nei romanzi de Il Commissario Montalbano. E il porto di Girgenti è ben riconoscibile nelle riprese dall’alto nella sigla iniziale della serie.

Scala dei Turchi

Sicilia-Agrigento-scala dei turchi

Un’enorme scogliera di gesso bianco che degrada sul mare come una scalinata. Secondo la leggenda la spiaggia serviva come approdo sicuro per le navi dei pirati saraceni. Essi erano chiamati impropriamente “turchi” dalla popolazione locale perché riparata dai venti. Una meraviglia della natura dall’equilibrio delicato, al momento visitabile su prenotazione in determinate fasce orarie e con un biglietto d’ingresso. Scopri di più.

Naro

Basta arrivare al cospetto delle chiese principali per accorgersi che a Naro il barocco ha una precisa personalità. Non è sfarzoso come in altre località della Sicilia ma ostenta una sobria eleganza. Le origini della città sono arabe. Furono i Mori a costruire un imponente castello – rimaneggiato dai Normanni e in seguito dai Chiaramonte dopo – e una moschea trasformata successivamente in chiesa madre.

Catacombe, ville romane e monasteri. La città è un intreccio di culture e stili diversi, con il maniero realizzato da Federico II d’Aragona che sovrasta l’abitato. Vale la pena visitare il Santuario di San Calogero, il patrono nero della città. Dalla cripta si può raggiungere la grotta dove il santo trascorse la sua vita da eremita. Dal colle sui cui sorge Naro la vista spazia dall’Etna alle Madonie, fino a Sciacca e Licata. Il fascino della località non è sfuggito a scrittori come Leonardo Sciascia e Simonetta Agnello Hornby. La menzionano nei loro romanzi Kermesse e Il veleno dell’oleandro.

Per saperne di più sulla Sicilia clicca qui.

Sosta camper

Gorizia e Nova Gorica

Friuli Venezia Giulia-Gorizia-Castello di Gorizia-Ph. Fabrice Gallina
il castello di Gorizia

Da una parte Nova Gorica, costruita da zero una volta tracciato il confine divisivo tra Italia e Slovenia; dall’altra Gorizia, centro culturale ed economico con la sua storia antica. Nel 2004 l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea ha trasformato quel confine in un elemento di unità, ponendo le basi del progetto di creare la prima capitale europea della cultura transfrontaliera. Nel 2025 insieme sono Capitale Europea della Cultura.

Cosa vedere a Gorizia

Friuli Venezia Giulia-Gorizia-Piazza Transalpina-Ph. Fabrice Gallina
Piazza della Transalpina

L’emblema di Gorizia è il racchiuso nel suo cuore antico: il castello risalente all’XI secolo, costruito su un’altura che domina la città. Colpito dai bombardamenti durante la Prima Guerra Mondiale, è stato poi soggetto a un recupero che ne ha rimesso in evidenza l’impostazione e l’impianto medievale. Scesi dalla collina passando attraverso la Porta Leopoldina ci attende la cattedrale di Sant’Ilario e Taziano, un gioiello romanico e uno dei principali monumenti della città. Via Rastello, per secoli la principale
via commerciale della città.

A seguire Piazza della Vittoria, salotto animato di Gorizia, con la chiesa di Sant’Ignazio, costruita dai Gesuiti tra il 1654 e il 1747, significativo esempio di arte barocca. A nord rispetto al castello, Piazza della Transalpina è diventata l’emblema della caduta delle frontiere. Qui nel 1947 fu tracciato il nuovo confine tra Italia e Jugoslavia, dividendo la piazza in due. Bisogna attraversare l’Isonzo per raggiungere il Giardino delle Azalee, noto anche come Giardino di Lucio Viatori: ospita 500 varietà di azalee e oltre 300 tipi di rose rare.

Cosa vedere a Nova Gorica

Slovenia-Nova Gorica-Castello di Kromberg-Ph. Jost Gantar
Castello di Kromberg

La visita può iniziare con una passeggiata in Erjavčeva Ulica, la via principale dove si trovano i busti dei personaggi più importanti della Slovenia. Si finisce quindi in Bevkov Trg, la piazza centrale, e lungo la pedonale Delpinova Ulica. Per poi ritrovarsi in Rusjanov Trg, spazio urbano dedicato a Edvard Rusjan,
il primo aviatore sloveno e jugoslavo.

Sulla piazza Edvarda Kardelja, conosciuta come Travnik, affacciano invece il Municipio, la biblioteca dedicata a France Bevk e il Teatro Nazionale. Bisogna andare nella frazione Solkan (Salcano) per vedere il ponte ad arcata unica in pietra tagliata più lungo del mondo: lungo 85 metri, si staglia sulle acque smeraldine del Soča (questo il nome sloveno dell’Isonzo). E ancora, la vecchia stazione ferroviaria ospita la mostra Il Confine di stato nel Goriziano 1945-2004. Completano il quadro il Valico del Rafut, oggi sede di mostre, e il Museo del Contrabbando allestito negli ex uffici del valico di seconda categoria di Pristava (Prestava).

Nei dintorni: in Italia

Cividale del Friuli

Friuli Venezia Giulia-Cividale del Friuli-AdobeStock_551319810
il Ponte del Diavolo sul fiume Natisone

Tradizione vuole sia stata fondata da Giulio Cesare, come suggerisce l’antico nome di Forum Iul
Ma Cividale fu anche importante centro politico e commerciale dei Longobardi, come riporta Paolo Diacono nell’VIII secolo nella Historia Langobardorum. Allo storiografo sono dedicate una statua e una piazza nel cuore della cittadina: sedersi a uno dei suoi caffè è una tappa obbligata della visita al centro medievale, insieme alla splendida basilica di Santa Maria in Valle, al Tempietto Longobardo inserito nel Patrimonio Unesco, al Duomo con l’annesso Museo Cristiano – custode di reperti straordinari come l’Altare di Ratchis e il Battistero di Callisto – e al Ponte del Diavolo che supera le acque del Natisone.

Aquileia

Friuli Venezia Giulia-Aquileia-Foro Romano-AdobeStock_70555661
il foto romano di Aquileia

Strategico avamposto fondato dai Romani fu sede di uno dei patriarcati più importanti della storia della cristianità. Con un biglietto d’ingresso si visitano la Basilica di Santa Maria Assunta e la Cripta degli affreschi, l’Aula Teodoriana Nord, il campanile, il battistero e l’Aula Cromaziana; i resti archeologici visibili all’aperto, ad accesso gratuito, comprendono il foro, il porto fluviale, i mercati di età tardoantica, una necropoli e alcune domus.

In Slovenia

Monastero di Kostanjevica

Situato a Nova Gorica, a breve distanza dal confine con l’Italia, il Monastero di Kostanjevica è un convento francescano fondato nel 1623 su un’altura che offre una bella vista su Gorizia e i suoi dintorni. Tra gli elementi di spicco del complesso ci sono la cripta che ospita le spoglie di alcuni membri della famiglia reale francese dei Borbone, tra cui Carlo X, esiliato dopo la Rivoluzione Francese. E la ricca biblioteca, con una vasta collezione di libri antichi e manoscritti.

Castello di Kromberk

È uno dei più bei castelli della Slovenia. Il suo aspetto attuale è legato al rifacimento dell’inizio del XVII secolo in stile rinascimentale con ambienti riccamente decorati, ma al suo posto sorgeva già una fortezza dal XIII secolo. Oggi è sede di un museo regionale che ospita una vasta collezione di dipinti, mostre d›arte permanenti e mostre di storia culturale. Da non perdere una passeggiata nel parco che circonda il castello, con un anfiteatro e un lapidario all’aperto.

Scopri di più sul programma di eventi di Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025.

Sosta camper

A Gorizia in Viale Oriani è disponibile una nuova area attrezzata con 18 piazzole dotate di tutti i servizi.

A Šempeter pri Gorici, in Opekarniška cesta 5290 a, vi è un’area di sosta per otto camper a 500 metri
dal raccordo autostradale, pavimentata e attrezzata con allacci elettrici, carico e scarico acque nonché con connessione WiFi gratuita. Sempre in Slovenia, aree attrezzate saranno situate a:

  • Šempas (Park Lijak, Ajševica 37)
  • Nova Gorica (Hotel e camp Siesta, Industrijska cesta 5
  • Dornberk (Kamp Saksida, Zaloš?ce 12a)
  • Šempas (Lepa Vida, Osek 4b)
  • Šempeter pri Gorici (Vrtojba, Opekarniška cesta)
  • Ajdovš?cina (Mirce 3)

Vilnius

Lituania-Vilnius-panorama

Se c’è una città dove è piacevole camminare a piedi, questa è Vilnius. Non solo perché il centro storico è quasi tutto isola pedonale, ma anche perché il 57% delle aree cittadine è occupato da spazi verdi. Non per nulla si è piazzata al primo posto degli European Green Cities 2025 Awards ed è stata nominata Capitale Europea Verde 2025. La capitale lituana si è data un obiettivo: diventare ancora più verde riducendo le emissioni attraverso varie misure. Come l’aumento delle fonti di energia rinnovabile, con lo scopo di azzerarle entro il 2030. La città è perfetta da girare in bicicletta grazie al servizio di bike sharing Velotakas Bike&Tours. Ci sono tariffe agevolate se si opta per più di due giorni.

il castello di Trakai in mezzo al lago omonimo

Pur essendo moderna e vivace, Vilnius ha un lungo passato che emerge a ogni angolo del centro storico, inserito nel Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1994. Passo dopo passo puoi gustarti il fascino delle sue stradine tortuose e dei suoi pittoreschi cortili. Sbirciare tra le botteghe degli artisti e ammirare i campanili delle chiese. Come quella gotica di Sant’Anna e quella di San Casimiro, prima chiesa barocca della Lituania – dove vengono organizzati concerti di musica classica e sacra. Da non perdere una visita al ghetto ebraico e al complesso architettonico dell’Università. Quest’ultima, fondata nel 1579, con edifici in stile gotico, rinascimentale, barocco e classico e ben dodici chiostri.

Una città che guarda al futuro

Da quando nel 1991 la Lituania è tornata ad essere una nazione indipendente, la sua capitale vive un certo fermento. Pullula di bar e caffè all’aperto e offre una vita notturna movimentata. Inoltre, ha riqualificato quartieri degradati come Užupis, che in lituano significa “dall’altro lato del fiume”. Abitato da lavoratori e operai, dopo la caduta dell’Unione Sovietica cadde nel degrado per poi rinascere grazie a studenti e intellettuali che lo hanno rivitalizzato. Sono nati laboratori e gallerie e le grigie facciate sono atte trasformate.

Dal 1998 il rione è una repubblica indipendente con tanto di costituzione, presidente e addirittura una propria moneta. Un ex carcere è stato recuperato e l’edificio Lukiškės 2.0 è diventato un centro di musica, arte e intrattenimento. Da quest’anno ospita una sauna all’aperto a forma di igloo aperta fino a maggio.

Un passato da non dimenticare

Lituania-Vilnius-The Gediminas Tower-Ph. Giedrius Akelis
la Torre di Gediminas

Fra le attrazioni principali spicca la Torre di Gediminias, situata sull’omonimo colle, raggiungibile con una funicolare o a piedi. La torre si trova alle spalle della Piazza della Cattedrale, porta di accesso alla città vecchia. Nell’imponente Cattedrale in stile neoclassico dedicata ai santi Stanislao e Vladislao, furono incoronati diversi sovrani della Lituania e della Polonia.

Immancabile una visita al Museo delle vittime del Genocidio, ospitato nell’ex-sede del KGB: attraverso foto e reperti ripercorre gli anni dell’occupazione nazista e russa. La Lituania è arrivata seconda tra le trenta destinazioni nel mondo da non perdere. E si è piazzata al primo posto in Europa secondo la prestigiosa guida Lonely Planet. È stata selezionata in base al “fattore wow” e all’impegno per la sostenibilità, la comunità e la diversità.

Scopri di più su Vilnius.

Cosa visitare nei dintorni di Vilnius

Vilnius Tv Tower

la Torre della Televisione
la Torre della Televisione

Sei a caccia di una scossa di adrenalina? Passeggia sul bordo della torre della televisione di Vilnius, a 170 metri di altezza. Puoi camminare in sicurezza grazie all’imbragatura e goderti una vista mozzafiato sulla città.

Trakai

Lituania-Vilnius-Castello-di-Trakai-
il castello di Trakai

Fu capitale della Lituania nel XIV secolo, durante l’epoca del Gran Ducato. Il suo castello rosso, costruito dal granduca Kestutis nel XIV secolo su un’isola del Lago Galve, perse il potere politico quando la capitale fu trasferita a Vilnius nel XVI secolo. Per un lungo periodo rimase comunque una delle residenze preferite dei nobili lituani. Venne in seguito utilizzato come carcere per la nobiltà e i prigionieri di guerra. Dagli anni Sessanta è sede di un museo che racconta la storia della cittadina. La città è famosa in Lituania anche per essere la casa di una piccola comunità di caraimi, popolazione originaria della Crimea. Da provare i kybyns, i tipici fagottini ripieni con carne e verdure.

Sosta camper

Campsite Vilnius City

Viladecans

Spagna-Viladecans-Delta del Llobregat-Ph. Jvendrell

Per il 2025 sei a caccia di mete originali e poco battute da approcciare in camper? Una cittadina della Catalogna chiamata Viladecans si è aggiudicata la Foglia Verde Europea 2025. Il rconoscimento è arrivato nell’ambito degli European Green Cities 2025 Awards alle città di minori dimensioni. E già questa è una buona motivazione per visitarla.

Da Gaudì alla pineta

Spagna-Viladecans-Platja de la Pineda
Platja de la Pineda

Le estrose facciate progettate da Antoni Gaudí a Barcellona. La cattedrale barocca di Santa Maria a Girona set della serie televisiva Il Trono di Spade. Le gigantesche uova di Salvador Dalí a Figueres. Le icone culturali della Catalogna sono tante e imperdibili, eppure non mancano i tesori di natura da esplorare a ritmo lento.

A sud di Barcellona, ad esempio, il Delta del Llobregat è un’area protetta dove pinete, canneti, spiagge e stagni costieri compongono un paesaggio di rara bellezza. L’ampio territorio racchiuso tra il massiccio del Garraf, la gola di Sant Andreu de la Barca e le acque del Mediterraneo sorprende chi vuole fuggire dalla città e isolarsi nella natura incontaminata.

Le torri

la Torre Roja

Una meta a misura di camper, grazie alla presenza di un campeggio immerso nel verde. E dopo avere esplorato i dintorni conviene prevedere una tappa anche nel centro cittadino. Su Plaça de la Vila cattura l’attenzione l’imponente palazzo rosso del Municipio, che include una torre e un giardino. La particolare colorazione delle pietre caratterizza altri due edifici degni di nota. Il primo è la Torre del Baró, una villa medievale risalente al XIII secolo. Il secondo è Torre Roja, una fortezza dello stesso secolo che apparteneva alla ricca famiglia Burgués, visitabile con un tour guidato gratuito.

Scopri di più su Viladecans e i dintorni.

Cosa visitare nei dintorni di Viladecans

Con una pedalata di mezz’ora dal Parque de la Marina si raggiungono le spiagge della Pineda e della Murtra. Basta percorrere la pista ciclabile lungo il Delta del Llobregat.

Barcellona

Spagna-Barcellona-Catalogna-Parc Güell
Parc Guell a Barcellona

Ogni periodo dell’anno è adatto a visitare una delle città più effervescenti d’Europa. Per dire di conoscerla bisogna girarla almeno per quattro giorni. Da Piazza Catalunya, una delle piazze più iconiche della città, si può camminare – o meglio ramblejar, per usare il neologismo coniato dagli abitanti – lungo le Ramblas. Lungo il celebre viale alberato puoi fare uno spuntino al mercato de La Boqueria e addentrarti nel quartiere gotico per giungere alla cattedrale.

Spagna-Catalogna-Barcellona-Sagrada Familia-AdobeStock_83522248
la Sagrada Familia a Barcellona

L’architetto Antoni Gaudí ha lasciato un segno indelebile. Per averne la prova basta fare un salto nel quartiere Eixample dove svetta la soprendente Sagrada Família. Lungo la Passeig de Gràcia si susseguono tre capolavori. Il primo è Casa Amatller, il secondo Casa Batllò e infine Casa Milà. Ritagliati del tempo per visitare il Park Güell, raggiungibile con la linea 3 della metropolitana (fermate di Lesseps o Vallcarca). Ma anche per fare un giro nella movimentata Barceloneta che pullula di ristoranti all’aperto e tapas bar.

Sitges

Famosa per la movida e per le spiagge caratterizzate da palme e chiringuitos, la città ha un centro storico di viuzze strette molto grazioso con la chiesa di Sant Bartomeu che regala una vista magnifica sulla costa. Vale il viaggio lo xató, una gustosa insalata composta da scarola, baccalà dissalato, tonno, acciughe e olive condita con una salsa a base di frutta secca.

Sosta camper

Camping 3 Estrellas
Camping Estrella de Mar.

Treviso

Piemonte-Torino-Urban-Award-2024-premio-a-Padova-e-Treviso
la premiazione di Treviso all’Urban Award 2024

Le classifiche degli ultimi anni la vedono piazzarsi ai primi posti per la qualità della vita e il benessere dei suoi cittadini. Non a caso Treviso è stata premiata dalla Commissione Europea con l’European Green Leaf Award 2025. Alla città è riconosciuto l’impegno verso una gestione ambientale innovativa e sostenibile nelle città con meno di centomila abitanti. L’anno appena iniziato sarà fitto di eventi e festival culturali che affronteranno temi legati all’ecologia e al futuro del pianeta.

Segui il fiume

Veneto-Treviso-Sile-ponte AdobeStock_304741620

Seguendo i corsi d’acqua che appaiono e scompaiono tra gli edifici, ci si perde tra vicoli medievali e case dipinte. Partendo dall’Ufficio IAT ci si imbatte subito nel Siletto, il torrente prima che sfoci nel Sile anche chiamato Canale delle Scorzerie. Una piacevole passeggiata lungo Riviera Santa Margherita, passando di fronte all’omonima chiesa (oggi sede del Museo Nazionale Collezione Salce), conduce al Quartiere Latino e a Ponte Dante “dove Sile e Cagnan s’accompagna”, come scrisse l’Alighieri nella Divina Commedia. Superata Piazza Santa Maria dei Battuti e la chiesa di San Leonardo, merita una visita il Complesso di Santa Caterina, sede dei Musei Civici.

I mercati

A due passi si trova Borgo Mazzini, animato nelle mattine di martedì e sabato dal mercato cittadino, sin dalla metà del XVII secolo. Nei pressi della monumentale Porta San Tomaso inizia il percorso sulle mura rinascimentali. Si tratta di un viale alberato rialzato dove i trevigiani amano andare a correre o passeggiare. Scendendo le scale si possono ammirare le Chiuse di Fra’ Giocondo, la storica opera idraulica che fa entrare il fiume Botteniga in città, dividendosi in tre canali. Da qui si può uscire dalla cinta muraria ed entrare nel laboratorio del mastro vetraio Marco Varisco.

Da non perdere i Buranelli, uno dei luoghi più caratteristici della città, con le case colorate che si specchiano sull’acqua. Arrivando nella vicina Piazza Rinaldi si ammira su una facciata l’ombra di un cavallo, opera dell’artista trevigiano Mario Martinelli.

Passando tra portici affrescati, case con mulini e Ponte San Francesco, si giunge all’omonima chiesa che ospita le tombe di Pietro Alighieri e di Francesca Petrarca, figli dei poeti. Sull’Isola della Pescheria dal martedì al sabato si tiene il caratteristico mercato del pesce, mentre nella vicina Corte San Parisio ha luogo quello della frutta e verdura. Fermati in una delle osterie e a gustare un’ombra de vin accompagnata dai cicchetti, i piccoli assaggi di pesce o salumi.

Piazza dei Signori

Veneto-Treviso-Piazza dei Signori-AdobeStock_371396742
la Piazza dei Signori

Piazza dei Signori è il salotto della città con il Palazzo della Prefettura, il Palazzo del Podestà e, a due passi, la Fontana delle Tette, sotto la Loggia dei Trecento. Non c’è alcuna traccia di zampilli d’acqua dai seni. Bisogna fare qualche passo per trovare la sua copia funzionante, ma ad acqua e non a vino bianco e rosso, come invece avveniva per festeggiare ogni cambio di Podestà durante il governo della Serenissima.

Città Giardino

Attraversando la Città Giardino, un’area bonificata all’inizio Novecento e ricca di case signorili, si giunge alla maestosa chiesa di San Nicolò. Giacché ci sei visita la vicina Sala del Capitolo dei Domenicani, entrambe affrescate magistralmente da Tomaso da Modena.

Scopri di più su Treviso: per allargare il tuo itinerario nei dintorni clicca qui,

Sosta camper

La città è dotata di due aree camper ad accesso gratuito dove la sosta è consentita per un massimo di 48 ore.

  • Via Castello d’Amore, a cento metri dal centro storico con tredici piazzole;
  • in Via Boccaccio, a un chilometro dal centro storico, con ventitré piazzole. Entrambe sono dotate di illuminazione e pozzetto di carico e scarico (tel. 0422 301140).

A Quinto di Treviso, possibilità di sosta presso il Quinto Camper Resort (tel. 348 7783165).

Cosa visitare nei dintorni di Treviso

Veneto-Ciclovia-Treviso-Ostiglia-Santuario del Noce-ciclisti
il Santuario del Noce lungo la Ciclovia Treviso Ostiglia

Il Veneto è uno dei territori più ciclabili d’Italia e Treviso non fa eccezione. Parte dalla città la Treviso-Ostiglia, che si snoda lungo il tracciato di una ferrovia dismessa. La pista attraversa campagne coltivate, luoghi di spiritualità, eleganti ville venete e silenziosi angoli di natura protetta. In alternativa c’è il Girasile, che costeggia il fiume Sile fino al mare regalando un via verde caratterizzata da natura, arte e storia.

Padova

Veneto-Padova-Basilicadi Sant'Antonio-cupole
la Basilica di Sant’Antonio

È da sempre una città vivace, grazie ai giovani di tutto il mondo che ne frequentano l’università. Ed è green grazie alle iniziative del Comune per migliorarne la vivibilità. Padova si è aggiudicata l’Urban Award 2024, il premio per la mobilità sostenibile ideato dalla giornalista e scrittrice Ludovica Casellati. Prima città in Italia per chilometri di piste ciclabili in rapporto alla superficie del territorio (sono ben 195).

Modello “15 minuti”

20241219-Veneto-Padova-Prato della Valle

La città veneta (che abbiamo raccontato qui) punta sul verde e sul trasporto pubblico per disincentivare l’uso dell’auto privata. E in parallelo realizza nuovi parchi, pianta alberi, riqualifica aree inutilizzate e premia i dipendenti del Comune che vanno a lavorare in bici. Ma soprattutto guarda al futuro, avendo come modello “la città dei 15 minuti” dell’urbanista Carlos Moreno. In questa città ideale i servizi sono distribuiti in tutti i quartieri e sono raggiungibili a piedi o in bicicletta al massimo in un quarto d’ora.

Nel 2025 la città si doterà di nuovi spazi verdi. Alcuni, come il Parco Tito Livio e i giardini storici (l’Orto Botanico dell’Università, il Roseto di Santa Giustina, i giardini Alicorno ed Appiani, il Giardini della Rotonda) saranno ampliati e recuperati. Padova ospita una delle università più antiche d’Italia ed è una città d’arte. Basta vedere gli affreschi distribuiti in otto luoghi della città, a cominciare dallo straordinario ciclo di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Concediti una passeggiata lungo il “Liston”, tra Via Roma e Via Umberto. Si tratta del salotto della città pedonalizzato su cui si affacciano i negozi delle grandi firme.

Veneto-Padova-Prato della Valle dall'alto-AdobeStock_412176702
Prato della Valle

Partendo da Piazza Garibaldi sbuchi in Prato della Valle, la piazza ellittica incorniciata da settantotto statue di grandi personaggi. Per uno spuntino fermati in una delle cicchetterie del più antico mercato coperto d’Europa situato al piano terra del Palazzo della Ragione. Esso è chiamato dai padovani “il salone”, e concludi l’itinerario in Piazza delle Erbe dove si va per onorare il rito dell’aperitivo con lo spritz Aperol, che è nato proprio qui. Motivo in più per una visita: nella prossima primavera le opere di Salvator Dalì saranno posizionate in vari luoghi del centro. Una mostra diffusa di grande impatto visivo.

Leggi anche City Break a Padova. Scopri i musei

Cosa visitare nei dintorni di Padova

Veneto-Padova-Ciclabile Anello dei Colli Euganei-bici in sosta e ciclisti-ph Arianna Mantovani

A una manciata di chilometri da Padova, nell’orizzonte piatto della pianura, si innalza improvviso e isolato il profilo dei Colli Euganei. Un centinaio di alture boscose di origine vulcanica racchiuse dal 1989 nell’omonimo parco regionale. Bellissimo l’itinerario ciclopedonale E2 Anello dei Colli Euganei che abbraccia i coni spenti attraversando cittadine di grande fascino e rilassanti paesaggi di campagna. Il periplo completo misura circa sessantaquattro chilometri. Basta solo decidere se percorrerli d’un fiato o se suddividere l’itinerario in tappe più brevi per visitare con calma i tanti tesori del territorio. Clicca qui per informazioni utili, mappe dell’itinerario e tracce GPS. Scopri di più.

Sosta camper

  • Park Camper Pontevigodarzere, a cento metri dalla fermata della linea 1 del tram; 10 euro la sosta giornaliera.
  • Parcheggio Prato della Valle in Piazza Rabin; 15 euro fino a 6 ore, 22,50 euro da 7 a 24 ore.

Ti abbiamo chiarito un po’ le idee su cosa fare nel 2025? Ti sono piaciute le nostre mete per le vacanze in camper?

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery