La rete degli itinerari adatti alle bici nella provincia di Padova si compone di quattordici percorsi in gran parte privi di difficoltà tecniche e dislivelli significativi, benché non manchino i tracciati adatti ai più allenati. Le proposte, strutturate perlopiù ad anello, si articolano su piste ciclabili, strade di campagna o rotabili poco battute.
L’anello fluviale esterno di Padova e quello chiamato Muson dei Sassi – Il Cammino di Sant’Antonio (lunghi rispettivamente 54 e 29 chilometri) sono forniti di specifica segnaletica per le bici; per gli altri occorre dotarsi di cartine dettagliate, della pubblicazione Padova e provincia in bicicletta e, quando disponibili, delle tracce GPS delle singole escursioni.

In città a Padova
Padova conta ben 120 chilometri di piste ciclabili che raggiungono i luoghi di maggior interesse: dalla basilica di Sant’Antonio all’Orto Botanico, dal Palazzo della Ragione alla Cappella degli Scrovegni che custodisce lo straordinario ciclo di affreschi di Giotto.
Volendo si può percorrere l’Anello Fluviale interno, che si snoda tra antiche mura e navigli di origine medioevale come il Battaglia, il Piovego e il Brentella. Il percorso, di circa 13,5 chilometri, s’insinua in luoghi meno noti della città e tocca il celebre Osservatorio Astronomico della Specola, che molti erroneamente credono frequentato da Galileo Galilei.

L’Anello Fluviale esterno
Più impegnativo (ha una lunghezza di 54 chilometri) il percorso in bici che inizia e termina a Ponte Contarine, un tempo importante ingresso navale a Padova. Qui l’escursione si addentra tra fiumi, canali, ville e antiche chiese come quella di Sant’Eufemia di Altichiero, oggi sede del Museo Archeologico delle Acque del Padovano.

I Colli Euganei
Tutelate dall’omonimo parco regionale, queste colline coniche sono il terreno ideale per una scampagnata e offrono belle opportunità agli appassionati di trekking e free climbing. Un itinerario ciclabile ad anello di circa settanta chilometri consente di effettuare il periplo del sistema collinare su strade asfaltate che s’insinuano tra vigneti, campagne e boschi; lo si può percorrere in giornata ma è preferibile diluirlo in un paio di giorni per apprezzare senza fretta paesaggi, ville venete e borghi d’interesse storico.

Si spazia dal castello di Monselice al Museo Nazionale Atestino presso il Palazzo Mocenigo ad Este, dal museo di Cava Bomba a Cinto Euganeo, dal castello di Valbona di Lozzo Atestino a Vo’ Euganeo. E ancora da Bastia di Rovolon a Praglia con l’omonima abbazia rinascimentale, da Montegrotto Terme al monumentale castello del Catajo a Battaglia Terme.

La Treviso-Ostiglia
Il percorso è articolato lungo la vecchia ferrovia militare Treviso-Ostiglia, costruita tra gli anni Venti e l’inizio degli anni Quaranta per facilitare gli spostamenti delle truppe nell’eventualità di una guerra contro l’Austria. Oggi sono percorribili in bicicletta circa 50 dei 118 chilometri totali. Il tratto padovano, completamente asfaltato, si snoda da Trebaseleghe a Campodoro ed è ampiamente frequentato nei finesettimana.

A Piombino Dese meritano una sosta Villa Ca’ Marcello (situata in frazione Levada) e, nel centro, la deliziosa Villa Cornaro o Gable, progettata nel 1552 da Andrea Palladio. La prima, tuttora di proprietà della famiglia veneziana dei Marcello, è visitabile tutto l’anno ed è circondata da uno splendido parco.
Ripresa la ciclabile, a Camposampiero s’interseca la ciclovia Il Cammino di Sant’Antonio, articolata sugli argini del Muson dei Sassi: è dedicata all’ultimo viaggio del Santo avvenuto il 13 giugno del 1231, quando – debilitato e ormai prossimo alla fine – lasciò Camposampiero su un carro trainato da buoi per raggiungere Arcella, alla periferia della città, dove morì.

Lungo la Ciclabile della Via Ostiglia, a Piazzola sul Brenta, s’incontra Villa Contarini, monumentale costruzione circondata da uno splendido parco con le antiche peschiere, il lago e la ghiacciaia. La villa è visitabile e ospita mostre, concerti ed eventi culturali.

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