Al meteo non si comanda, soprattutto durante un trekking di più giorni o un lungo viaggio, e ogni fotografo si sarà trovato a dover fotografare quando piove. E allora sono dolori, almeno fotograficamente parlando: i colori non ci sono, i contrasti spariscono e la luminosità mette in crisi i sensori; per non parlare del rischio di rovinare l’attrezzatura con pioggia e umidità.
Ma il maltempo può essere anche un’opportunità per scattare immagini suggestive, inconsuete e non scontate di soggetti altrimenti banali. Vediamo allora quali sono i suggerimenti per fotografare in barba a Giove Pluvio.
Il corredo della pioggia
Cavalletto
Oltre all’acqua, le nuvole provocano una notevole diminuzione della luminosità. La necessità di lavorare con lunghi tempi di esposizione rende utile allora un cavalletto – più grande per la reflex, più compatto per lo smartphone – per evitare il rischio di ottenere foto mosse. Questo accessorio ci permette anche di sfruttare momenti suggestivi, ma dalla luminosità ancora più scarsa, come aurora e crepuscolo, quando le nubi sono ancora più spesse.
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Filtro UV
È utile per attenuare la dominante azzurra delle foto scattate con cielo coperto durante le ore centrali della giornata.
Protezione impermeabile
La pioggia mette anche a repentaglio la nostra fotocamera. Per fotografare quando piove meglio utilizzare l’ombrello o prevedere una copertura per proteggerla. Per la reflex ci sono coperture parapioggia come questa nella foto. Da 13 euro su Amazon.
Diverse le possibilità anche per gli smartphone – che per inciso sono gli strumenti più adatti per fotografare con la pioggia perché più immediati nell’uso e facilmente proteggibili. Ad esempio la Yosh, che è anche impermeabile fino a 30 metri di profondità. Da 15 euro su Amazon.
Fotografare la pioggia
Una grigia e uniforme giornata di pioggia stronca le velleità del più incallito fotografo: i colori sbiadiscono, i contrasti si attenuano e possiamo anche rovinare la fotocamera. Sembrerebbe una situazione disperata, e invece qualcosa si può fare.
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Scegliamo i soggetti
Gocce di pioggia che stillano da una foglia o sospese su una ragnatela riprese in controluce; una persona sotto l’acqua con un ombrello colorato; una pozzanghera o anche solo l’asfalto bagnato che riflette il nostro soggetto, le luci della città o delle macchine in movimento. Insomma per fotografare quando piove dobbiamo esaltare il fenomeno riprendendone gli aspetti più peculiari e suggestivi, anche facendo risaltare la pioggia fotografandola in controluce.
Scegliamo i colori
Non c’è nulla da fare: con la pioggia toni e contrasti si attenuano, ed è proprio questo che dona all’immagine un’atmosfera magica e sognante. Ma non tutti: il verde ad esempio si esalta e appare più lussureggiante.
Utilizziamo i riflessi
In questa occasione l’ambiente urbano si riempie di pozzanghere che possiamo sfruttare per foto a effetto, avendo l’accortezza di avvicinarci il più possibile alla pozza… ma attenti alle macchine!
Fotografiamo le gocce
Sulle foglie, appese a una recinzione, sulla superficie colorata di un’auto. Con lo smartphone impostiamo la funzione Macro. Per riprendere le gocce su un vetro ricordate che risaltano meglio su un fondo scuro.
Aspettiamo il sereno
L’aria tersa e gli oggetti splendenti d’acqua permetteranno di ottenere immagini stupefacenti. Se poi esce anche il sole potremo riprendere nembi scuri e minacciosi basando l’esposizione sulle parti luminose della scena. E se siamo fortunati uscirà anche un meraviglioso arcobaleno che renderà unica la nostra foto.
E se invece nevica?
La neve dona aspetti nuovi a oggetti altrimenti consueti: ombrelli aperti, automobili, alberi e quant’altro assumono una veste diversa con una spruzzata di bianco. La prima regola è compensare l’esposizione sovraesponendo di due stop: altrimenti si otterrà una neve grigia e non candida.
Se però ci troviamo nel mezzo di una nevicata possiamo ottenere immagini inusuali scattando con tempi molto rapidi, per congelare i fiocchi durante la caduta, o molto lenti per un effetto sfumato.
Possiamo anche cercare di ottenere l’effetto whiteout, sovraesponendo l’immagine per rendere un ambiente trasfigurato e impalpabile che sfuma i contorni e rende indistinti i soggetti.
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Dopo la pioggia
Una volta tornati al riparo dopo aver scattato sotto la pioggia, ricordate di lasciar asciugare la fotocamera, lo smartphone e il resto dell’attrezzatura prima di riporli nella borsa o in un armadio, evitando così il rischio che l’umidità li danneggi.
Scatti impermeabili
Se ci piace portare l’attrezzatura fotografica nelle situazioni più difficili e fotografare quando piove, prendiamo in considerazione di dotarci di strumenti a prova d’acqua, ricordando anche che dove non passa l’acqua non passano neanche umidità, sabbia e polvere.
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