Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Una dolce scoperta: il cioccolato fondente un rimedio naturale per la pressione alta

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In Italia le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la principale causa di morte, provocando ogni anno più di 230 mila decessi per infarti, ictus e altre condizioni legate alla salute del nostro sistema circolatorio (fonte: Fondazione De Gasperis – Niguarda). Si tratta di oltre un terzo di tutte le morti nel nostro Paese, una percentuale impressionante.

Per contrastare questo drammatico fenomeno, da anni la ricerca si dedica all’identificazione dei fattori di rischio e delle strategie preventive da adottare. E, prevedibilmente, molte di queste riguardano la nostra alimentazione. Ma chi pensa che dalla scienza provengano solo divieti, sbaglia: numerosi studi, infatti, hanno ormai evidenziato come il cioccolato fondente, con le sue sostanze benefiche, eserciti effetti positivi sulla salute cardiovascolare. Grazie ai flavanoli, come procianidine, catechine ed epicatechine, il cioccolato fondente si rivela un alleato prezioso nel contrastare l’ipertensione, una delle principali cause di malattie cardiovascolari.

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Geni golosi proteggono dall’ipertensione: lo studio

Uno studio innovativo, pubblicato su Nature, ha esplorato come il cioccolato fondente possa influire sulla salute del cuore. I ricercatori hanno utilizzato un metodo ingegnoso chiamato randomizzazione mendeliana, che usa variazioni genetiche legate al consumo di cioccolato per studiarne gli impatti sulla salute, senza il rischio che altri fattori possano alterare i risultati. 

Analizzando i dati genetici di quasi 65.000 persone di origine europea, lo studio ha identificato 21 variazioni nel DNA che indicano una predisposizione a mangiare più cioccolato fondente. Queste varianti del Dna non influenzano direttamente le malattie cardiache, ma aiutano a prevedere chi è più incline a consumare cioccolato. Incrociando questi dati con il rischio di sviluppare 12 diverse malattie cardiovascolari, gli scienziati hanno cercato di capire se mangiare cioccolato fondente può realmente fare bene al cuore.

E i risultati sono promettenti: sembra che chi mangia cioccolato fondente abbia un rischio minore di sviluppare ipertensione. Inoltre, sembra esserci un legame tra il consumo di cioccolato fondente e un minor rischio di tromboembolia venosa, anche se il dato richiede ulteriori conferme. Queste conclusioni sono in linea con ricerche precedenti che evidenziavano i benefici del cioccolato fondente nel ridurre i livelli di colesterolo e migliorare la salute delle arterie.

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Tutto il buono del cioccolato

Una piacevole conferma: mangiare cioccolato fondente può fare bene al cuore. Il merito è dei flavanoli presenti nel cacao, che aiutano a mantenere le arterie flessibili, promuovono una buona circolazione del sangue e possono aiutare a tenere a bada la pressione alta. Questi flavanoli, inoltre, combattono l’infiammazione e proteggono le cellule dai danni dello stress ossidativo.

Concedersi un pezzetto di cioccolato fondente dopo i pasti è un piccolo gesto di amore per il proprio cuore. Stiamo parlando di cioccolato di qualità, con almeno il 70% di cacao, in quantità adeguate, dai 7 ai 20 grammi giornalieri. Il cioccolato fondente, insomma, non solo appaga il nostro palato ma può rivelarsi un’arma in più per combattere quella che resta, ancora oggi, la prima causa di morte nel mondo.

Fonti 

Fondazione de gasperis niguarda

Link allo studio

Metanalisi sul cacao