Dott.sa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute

Latticini due volte al giorno per proteggere il cuore. Quando i grassi diventano amici

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Finiti a lungo sul banco degli imputati come fattori scatenanti di malattie croniche di varia natura, sono ormai diversi anni che la contemporanea scienza della Nutrizione è impegnata in una piena riabilitazione dei grassi, nutrienti dal forte valore protettivo, soprattutto dell’apparato cardiovascolare. Proprio in questo contesto arriva un importantissimo studio canadese, pubblicato sulla rivista European Heart Journal, che mette in luce come includere in una dieta sana almeno due porzioni al giorno di latticini grassi contribuisca a ridurre l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

DECENNI DI CIBI “ZERO GRASSI”

I cibi a basso apporto di grassi, in particolare prodotti caseari parzialmente o interamente scremati con rassicuranti etichette “zero grassi”, sono protagonisti delle nostre tavole, veicolati da un marketing aggressivo che ci ha progressivamente portato a privarci di fondamentali alleati di salute. Non solo i cosiddetti “grassi buoni”, ma anche quelli saturi in quantità moderate, contribuiscono infatti alla tanto importante azione lubrificante delle arterie che mantiene efficiente l’apparato cardiovascolare, senza dimenticare che sono una fonte importante di minerali e vitamine liposolubili, sempre più carenti nella dieta moderna. 

DUE PORZIONI AL GIORNO DI LATTICINI “INTERI”

Per corroborare le ampie evidenze già presenti in merito, questo studio ha esaminato il rapporto tra dieta e mortalità complessiva e per malattie cardiovascolari in quasi 150mila persone di 21 paesi dei cinque continenti, grazie ai dati presenti nell’ambito del PURE, uno dei più grandi studi epidemiologici al mondo sulla nutrizione.                          Come primo step i ricercatori si sono focalizzati su 6 categorie di alimenti ad azione protettiva: frutta (2-3 porzioni al giorno); verdura (2-3 porzioni al giorno); legumi (3-4 porzioni a settimana); pesce (2-3 porzioni a settimana); noci (7 porzioni a settimana); prodotti lattiero-caseari principalmente interi – burro e panna esclusi (14 porzioni a settimana). In base alla frequenza di consumo di queste categorie di cibi amici del cuore è stato quindi assegnato un punteggio da zero (dieta malsana) a sei (dieta molto salutare), con una mediana che si è attestata a 2,95. Coloro i quali avevano consumato la dieta ‘più sana’ (cioè con un punteggio dieta di 5 o 6 punti) avevano assunto giornalmente una media di: 563  grammi di frutta e verdura (5 porzioni), 48 grammi  di legumi (0,5 porzioni), 28  grammi di noci (1,2 porzioni), 26 grammi di pesce (0,3 porzioni), 185  grammi di latticini (2 porzioni), 54 grammi di carne rossa (0,5 porzioni) e 22 grammi di carne bianca (0,3 porzioni). 

MENO RISCHIO DI MORTE PER MALATTIE CARDIOVASCOLARI

In base al maggiore o minor consumo di alimenti protettivi è stato assegnato a ogni partecipante un punteggio di 1 quando l’assunzione individuale della categoria di cibi sani era superiore alla mediana, e un punteggio di 0 quando l’assunzione era pari o inferiore alla mediana.

I partecipanti sono stati seguiti per circa nove anni durante i quali sono stati registrati 15.707 decessi e 40.764 eventi cardiovascolari. Incrociando i dati è stato visto che chi aveva un punteggio pari o maggiore di cinque ha corso un rischio morte del 30% inferiore, uno di incorrere in un evento cardiovascolare del 18% inferiore, di infarto miocardico del 14% inferiore, di ictus del 19% inferiore, rispetto a chi seguiva una dieta con punteggio uguale o inferiore a uno. Laddove, in un contesto di dieta sano, il consumo moderato di carne rossa non trasformata non ha inciso in modo rilevante sui risultati, quello di due porzioni al giorno di latticini composti principalmente di grassi interi, ha invece mostrato di contribuire in modo rilevante nel proteggere dalle conseguenze negative dell’ipertensione e della sindrome metabolica. 

RIVEDERE LE LINEE GUIDA ALIMENTARI

Questa connessione è stata rilevata in persone generalmente sane, ma anche in pazienti con pregressi eventi cardiovascolari e con diabete, in tutte le economie. Ciò dovrebbe rappresentare un’ulteriore spinta a rivedere le linee guida alimentari attuali che ancora troppo insistono sulla demonizzazione dei grassi e in particolare dei latticini, sottovalutando il loro importantissimo valore protettivo per il cuore. 

Dr.ssa Debora Rasio

Medico, specialista in oncologia medica, ricercatrice presso la Sapienza Università di Roma, nutrizionista Rai, Mediaset e La7, autrice dei bestsellers “Death by Medicine” -Axios Press; “La dieta non dieta” -Mondadori- e il recente “La dieta per la vita” -Longanesi, vanta una notevole attività di ricerca anche all’estero – fra le collaborazioni quella con il Kimmel Cancer Center della Thomas Jefferson University di Philadelphia. Proprio l’attività come oncologa e i suoi studi nel campo della biologia molecolare l’hanno portata a interessarsi di alimentazione come strumento per tutelare la salute.

FONTE: Andrew Mente, Mahshid Dehghan, Sumathy Rangarajan, et al. Diet, cardiovascular disease and mortality in 80 countriesEuropean Heart Journal, 2023; DOI: 10.1093/eurheartj/ehad269