L’Umbria è incantevole in ogni stagione. Le sue colline ricoperte da ulivi e vigneti e i suoi borghi invitano a una scoperta lenta e silenziosa. E che dire della genuinità della sua gente? Ti diamo qualche spunto per un weekend in camper in Umbria che abbina arte, natura e buon vino.
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Nella Valle del Nestore: Magione e il rifugio dei viandanti
Magione, l’antica Pian di Carpine, si trova nella Valle del Nestore. In passato era una delle città più popolose del territorio perugino. Per apprezzare la trama dei vicoli salite in cima alla Torre dei Lambardi. Fu costruita dai Cavalieri Gerosolimitani tra il XII e XIII secolo a difesa della strada tra Perugia e Cortona. E’ visitabile il sabato e la domenica.
Impossibile non notare il castello voluto nel XII secolo dai Cavalieri dell’Ordine di Malta, al fine di offrire ristoro e cure ai pellegrini diretti a Roma. Oggi l’edificio è sede dell’azienda agricola Castello di Magione, i cui vigneti ricadono nella Doc Colli del Trasimeno. Fra i tesori nascosti spicca la biblioteca comunale che raccoglie circa quattordicimila volumi distribuiti su quattro piani.
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Non il solito Trasimeno
Un weekend in Umbria quasi sempre ha per tappa fissa il Lago Trasimeno. La motivazione? I paesaggi che regala. Ma noi abbiamo scoperto villaggi poco noti che guardano il lago da lontano che sono assolutamente imperdibili. Vicino a Corciano, nell’entroterra che guarda da lontano il lago, c’è un minuscolo borgo che si chiama Solomeo. Di origine medievale, è tornato a nuova vita grazie all’imprenditore Brunello Cucinelli, il “re del cashmere” che ha fondato un’azienda con più di mille dipendenti.
Grazie a un progetto di riqualificazione della periferia sono stati creati spazi di socialità. Pergolati, siepi di rosmarino e fontane incorniciano una piazza intitolata alla pace, una biblioteca con testi classici e moderni, un armonioso anfiteatro ovale. Presto arriveranno un museo, un ristorante, un hotel e un centro di accoglienza. Passeggiando tra i vicoli, strappati all’incuria e tornati all’antico splendore, si respira un certo fermento. In un edificio dalle forme classiche, ha sede la Scuola di Arti e Mestieri dove le nuove generazioni imparano la sartoria, la maglieria, ma anche l’agricoltura e il giardinaggio.

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Bevagna sulla Strada del Sagrantino
Uno dei borghi imprescindibili di un weekend in Umbria in camper è senza dubbio Bevagna. Il borgo era diviso in quartieri chiamati gaite, ognuno specializzato in una tecnica artigiana. L’arte dei mattonari, la lavorazione della canapa o della carta pergamenata, la tradizione domestica delle lavorazioni a telaio erano le attività principali in paese. Ancora oggi, camminando tra le botteghe ci s’imbatte in corde, ceste e arnesi in ferro battuto.
Il centro storico merita una visita non frettolosa: da vedere il mosaico delle terme romane a tessere bianche e nere con animali marini del II secolo, i dipinti del Museo Civico con la pregevole Adorazione dei Magi di Corrado Giaquinto e la Madonna col Bambino di Dono Doni, lo splendido Teatro Torti con il sipario che ritrae il fiume Clitunno all’alba dell’artista locale Luigi Frappi.
Bevagna sarà la tappa dell’Euro CC, il grande raduno camper promosso dal Camper Club Gubbio dal 7 all’11 giugno. Scopri di più sul numero di gennaio di PleinAir!
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Gubbio, la città set di “Don Matteo”
Sapevi che Gubbio è la città dove è ambientata la fortunata serie tv “Don Matteo”? Ha un’antica tradizione legata alla pratica della balestra che risale al Rinascimento e tutta la popolazione si infiamma quando in città rivivono i fasti dell’epoca. Palazzo del Bargello ospita un interessante museo: vale la pena di visitarlo. Se ci vai nel periodo di Pasqua non perdere la torta al testo, una specialità tipica e semplice a base di acqua e farina che si mangia proprio in occasione di questa festività. Ma ci sono altre curiosità legate alla città. Scoprile ascoltando il podcast sul canale PleinAir di Loquis!
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A Orvieto si scende…e si sale
Orvieto è molto di più di una semplice tappa di passaggio. L’etrusca Velzna svela un dedalo di passaggi sotterranei realizzati in epoche diverse. Etruschi sono cave e cunicoli che gli abitanti usavano per rifornirsi d’acqua. Rinascimentali sono invece cisterne e pozzi. Il Pozzo di San Patrizio è un capolavoro di ingegneria idraulica progettato da Antonio da Sangallo il Giovane nel 1527.
Il Pozzo della Cava è stato invece scoperto dopo, durante i lavori di ristrutturazione. Riemergendo è d’obbligo una tappa al duomo, un perfetto mix di stile gotico e romanico con guglie e mosaici a incorniciare i bassorilievi che raccontano storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Vuoi avere una vista d’insieme della città? Sali sulla Torre del Moro alta cinquanta metri. L’accesso è da Palazzo dei Sette così chiamato perché ospitava i sette rappresentanti delle corporazioni della città.
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