Cosa vedere a Venezia a Natale, sogno d'acqua e pietra

Luci sulla laguna: in occasione delle festività di fine anno il fascino di canali e campielli si accende di un’atmosfera unica. Scopriamo, o riscopriamo, una città senza pari: vivete l’autentico spirito di Venezia approfittando delle tante proposte culturali che offre e... non scordate il vostro camper!

Indice dell'itinerario

E’ il sogno di milioni di persone, da secoli. È la meta agognata di schiere di pittori, scrittori, fotografi e di appassionati viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, “un sogno di acqua e di pietra” come chiosò Wolfgang Goethe. Per chi scrive risulta addirittura imbarazzante scegliere le parole giuste per evitare di rivestire Venezia di retorica e raccontare questa bellezza impareggiabile e sfacciata senza cadere nell’ovvio.

Molte cose rendono unica questa città, i cui ambasciatori della cultura sono celeberrimi in tutto il mondo: da Marco Polo ad Antonio Vivaldi, dal Tintoretto a Carlo Goldoni, la lista è lunga e soprattutto importante. Alla base – è proprio il caso di dirlo – di tutte le loro vicende c’è l’acqua. L’acqua della laguna che la circonda e dei canali che la solcano, dove navigavano galee e bucintori – oggi sostituiti dalle gondole – ai tempi della Serenissima Repubblica. L’acqua che lentamente va sommergendo Venezia, come visto perfino nelle cronache più recenti, e che al contempo rende impossibile la presenza del più potente agente di trasformazione delle città contemporanee, l’automobile.

Come visitare Venezia senza stress

Scoprire Venezia non è esperienza che si risolva in una sola visita. Limitarsi a una toccata e fuga in Piazza San Marco e lasciarsi trascinare dalla folla di turisti mordi e fuggi fa torto a un luogo unico al mondo: le tante istituzioni presenti, pubbliche e private, sfornano proposte a getto continuo.

Perciò meglio prender tempo e concedersi qualche giorno per cogliere almeno una parte di questa grande ricchezza. Vedere una mostra, ma anche esplorare quel sestiere (si chiamano così, da queste parti, i quartieri) più appartato; fermarsi a mangiare presso un bacaro che ispira; approdare in una delle tante isole lagunari, perché non ci sono solo Murano e Burano.

A Venezia il Natale aggiunge fascino al fascino. L’albero in piazza San Marco, le luminarie lungo i canali, l’atmosfera festosa. Il freddo può essere pungente ma coprendosi bene si ottengono in premio giornate limpide, tramonti di bellezza struggente e una luce che la città indossa assai meglio che nell’afosa stagione estiva.

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Piazza San Marco

È il perno dell’esperienza turistica in città, da cui vi sentirete attratti come da una calamita. Vi si concentrano molti degli edifici più importanti di Venezia tra cui il Palazzo Ducale, capolavoro dell’architettura gotica, e la basilica di San Marco eretta a partire dall’XI secolo. Per ammirare da vicino i suoi straordinari mosaici, nonché garantirsi il migliore affaccio sulla piazza, merita fare il biglietto per il Museo di San Marco che offre in esclusiva la visita della Loggia dei Cavalli.

Da non perdere anche la salita (in ascensore) al ben più alto campanile, che soprattutto nelle terse giornate invernali garantisce vedute spettacolari della città e oltre, fino alle Alpi. Il Museo Correr è consacrato alla storia veneziana. Sotto i portici della piazza sono invece due chicche da intenditori: lo storico Caffè Florian, con quasi tre secoli d’età e tanto di sedute in legno all’esterno, e il Negozio Olivetti progettato dall’architetto Carlo Scarpa che il FAI ha restaurato e aperto alle visite.

Palazzo Querini Stampalia

Un palazzo giunto fino a noi con il suo prezioso patrimonio distribuito fra abitazione, archivio e biblioteca. All’ingresso, sul magnifico Campo di Santa Maria Formosa, si trovano moderni ambienti – tra cui caffetteria e negozio – progettati dall’architetto Mario Botta. Piccolo gioiello è pure il giardino, disegnato da Carlo Scarpa. Al primo piano sale fastose ospitano mostre d’arte contemporanea mentre al secondo si trova il Museo della Fondazione Querini Stampalia con la collezione del conte Alvise Stampalia: quattrocento tele – tra cui capolavori di Giovanni Bellini, Giambattista Tiepolo e altri – e più di duecento porcellane di gran gusto.

Il Ponte e il Mercato di Rialto

Lungo quarantotto metri, fu costruito nel 1591 al posto del preesistente Ponte della Moneta, in legno e con la parte centrale sollevabile per lasciare il passaggio alle navi. A pochi passi, sulla sponda di San Polo, l’animatissimo mercato di Rialto offre frutta, verdura e soprattutto pesce. Da visitare preferibilmente nelle prime ore del mattino.

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Il Fondaco dei Tedeschi

Nei pressi del Rialto, l’ex grande palazzo delle Poste da due anni è stato trasformato in centro commerciale di lusso. Il principale motivo d’interesse per il pubblico è dato dalla terrazza all’ultimo piano (accesso libero ma su prenotazione), da cui si gode uno straordinario punto di vista sul Canal Grande.

Le galleria dell’Accademia

L’indirizzo giusto se non volete perdervi una delle più importanti collezioni artistiche del mondo – e certamente la più completa di pittura veneta – con capolavori di Giovanni Bellini, di Cima da Conegliano, di Vittore Carpaccio, del Giorgione, di Tiziano, del Veronese, di Giambattista Tiepolo, del Canaletto. Ma non solo: il Gabinetto dei Disegni custodisce niente meno che l’Uomo vitruviano di Leonardo… si tratta dunque di un incredibile scrigno di belle arti, una meta imprescindibile nella visita della città.

Lo Squero di San Trovaso

Non si può visitare ma è ben visibile dalla sponda opposta dell’omonimo canale su cui affaccia. Si tratta di uno dei tre cantieri ancora in attività per la fabbricazione, la riparazione e la pulizia delle gondole: artigianato Doc, anche se apparentemente in via d’estinzione.

La Scala Contarini del Bovolo

Sconosciuta ai più, è tra le meraviglie del sestiere San Marco, riaperta al pubblico nel 2016. Si tratta della quattrocentesca scala a chiocciola del Palazzo Contarini, alta ventisei metri e costruita a mattoni e pietra d’Istria. Saliti gli ottanta gradini, la loggia circolare incornicia fra gli archi un vero bel vedere.

L’Arsenale

Il primo cantiere d’imbarcazioni al mondo (XIII secolo), cuore della potenza militare della repubblica marinara, è oggi un grande spazio che si apre nel sestiere Castello tra la Riva degli Schiavoni e i Giardini Pubblici. In occasione della Biennale di Venezia, che ha luogo ogni anno tra maggio e novembre, molti ambienti altrimenti non visitabili si aprono al pubblico per ospitare opere d’arte e installazioni.

Il Ghetto

Il primo ad essere creato in Europa, nel 1516. Oggi non ci si fa caso ma è tutto su una piccola isola circondata da canali scavalcati solo da due ponti. In corrispondenza di questi esistevano robusti cancelli che venivano chiusi e sorvegliati di notte, poiché agli abitanti era permesso uscire dal quartiere solo di giorno e con segni distintivi. Il rione ruota intorno al bel Campo del Ghetto Nuovo, dove sorge anche il Museo Ebraico con le cinque sinagoghe.

La Basilica dei Frari

Più grande persino di San Marco, la duecentesca basilica di Santa Maria Gloriosa è uno stupendo esempio di stile gotico veneziano. Entrateci per ammirare capolavori di pittura e scultura che varrebbero un intero museo: della grandiosa pala dell’Assunta che Tiziano dipinse per il presbiterio Antonio Canova diceva che si trattasse del più bel quadro al mondo.

Del genio del Cadore – qui sepolto, come egli desiderava – si ammira anche la bellissima Madonna di Ca’ Pesaro, ma tutta la chiesa è da capogiro: emozionanti il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria di Palma il Giovane e il polittico della Madonna con Bambino e Santi di Giovanni Bellini, che rende la grande sacrestia un santuario del Rinascimento.

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Palazzo Grassi e Punta della Dogana

Si tratta di un centro di arte contemporanea allestito nel sottile territorio fra il Canal Grande e quello della Giudecca, dove sorge anche la basilica di Santa Maria della Salute. Da vedere la smisurata collezione d’arte messa insieme da François Pinault e le esposizioni temporanee negli spazi restaurati dall’architetto giapponese Tadao Ando che ha curato anche la sistemazione del Teatrino di Palazzo Grassi, il piccolo auditorium che completa l’offerta di questo polo culturale.

La Giudecca

In una quiete sconosciuta al resto della città, quest’isola offre le più belle vedute su San Marco nonché luoghi da scoprire come la chiesa del Redentore, il Mulino Stucky (bell’esempio di architettura industriale in mattoni rossi, oggi convertito in albergo di lusso) e la Casa dei Tre Oci, sede delle più importanti mostre fotografiche in città.

Burano e Murano

Nel settore più settentrionale della laguna, Burano è una piccola isola famosa per le case dipinte a colori vivaci e per i merletti, ai quali è dedicato un museo; la vicina Murano ospita i celeberrimi laboratori del vetro soffiato. Le isole si raggiungono con il vaporetto n. 12 dalla fermata Fondamenta Nove.

L’Isola di San Giorgio Maggiore

In posizione strategica di fronte a San Marco, prende il nome dalla basilica qui eretta nel 1580 su progetto di Andrea Palladio. Oggi il monastero è sede della Fondazione Giorgio Cini.

Torcello

Di fronte a Burano, quest’isola custodisce una tra le più grandi sorprese in laguna al di fuori della città e cioè la millenaria basilica di Santa Maria Assunta, la cui fondazione risale addirittura al VII secolo. Si raggiunge da Burano con il vaporetto n. 9.

Il Teatro La Fenice

Come il mitologico uccello che le dà il nome, La Fenice è risorta dalle sue ceneri. Negli ultimi due secoli questa importante istituzione ha ospitato prime assolute di numerose opere dei più importanti compositori al mondo, e oggi il suo prestigio resiste al tempo grazie a un cartellone tanto apprezzato da richiamare spettatori da tutto il mondo.

I protagonisti della stagione lirica e di quella sinfonica, al pari degli interpreti degli appuntamenti di musica da camera e di danza, sono nomi di assoluto rilievo sul panorama internazionale. Non riuscendo ad assistere a uno spettacolo – ed è probabile: le quattro date del concerto di Capodanno, ad esempio, sono esaurite da tempo – si può visitare il teatro tutti i giorni dalle 9.30 alle 18 salvo variazioni per ragioni artistiche o tecniche: il calendario esatto è disponibile sul sito.

Dove sostare in camper per visitare Venezia

Tronchetto Parking

È l’unico parcheggio in centro a Venezia in grado di ospitare i camper. Si trova sull’omonima piccola isola artificiale al termine del lungo Ponte della Libertà (quasi quattro chilometri) che percorrono auto e treni prima di fermarsi presso Piazzale Roma. Capienza di circa 500 mezzi, costo per le prime dodici ore 25 euro, poi 18 euro ogni dodici ore successive o frazioni. Aperto ventiquattr’ore, consente la sosta anche notturna su asfalto con elettricità compresa nella tariffa (e possibilità di rifornirsi d’acqua) ma non dispone di pozzetto di scarico (tel. 041 5207555, www.veniceparking.it).

Camping Fusina

A sud di Marghera, affacciato sulla laguna, è una grande struttura con piazzole alberate, ristorante, minimarket, bungalow e piscina. Il collegamento con la città è garantito tutto l’anno dalla linea 16 del vaporetto, con corse ogni ora, che dalla fermata presso il campeggio in circa trenta minuti porta alle Zattere (a Dorsoduro, alle spalle delle Gallerie dell’Accademia).

Il costo del trasporto è di 13 euro andata e ritorno, ma è possibile inserire la tratta (con integrazione) in un abbonamento urbano. Nel periodo invernale le tariffe del campeggio sono le seguenti: adulti 11 euro, bambini da cinque a dodici anni 5 euro, camper o auto+caravan 14 euro, uso camper service 8,50 euro (tel. 041 5470055, www.campingfusina.it).

Area di sosta San Giuliano Venice

Si trova in un parco alberato che affaccia su Venezia e sulla laguna appena prima del Ponte della Libertà. Dispone di pozzetto di scarico, acqua, luce e costa 18 euro a equipaggio per ventiquattr’ore, elettricità esclusa. Il collegamento con il centro è offerto dal servizio privato di motoscafi Marive Transport, attivo dalle 9 alle 21 con imbarco a cinquanta metri dall’area e biglietti da 12,50, 15 e 18 euro rispettivamente validi ventiquattro, quarantotto e settantadue ore, gratis per i bambini (tel. 041 8014012, www.marive.it).

Lo sbarco a Venezia è alla fermata Tre Archi, presso l’omonimo ponte all’estremità occidentale del sestiere Cannaregio. Il gestore fa notare che nei giorni festivi il servizio di trasporto con motoscafo può non funzionare se in concomitanza con le partite in casa del Venezia Calcio.

L’alternativa è raggiungere Piazzale Roma in autobus (dieci minuti di tragitto, linee frequenti), ma la fermata dista circa 1,2 km dall’area di sosta. Chi ha la bici al seguito, può percorrere la stretta ciclabile recentemente inaugurata sul Ponte della Libertà: al momento in cui scriviamo, però, l’assenza di varchi sembra precludere il passaggio a chi proviene dal parco di San Giuliano (tel. 041 5322106, www.sangiulianovenice.com).

Area di sosta Venezia Porta Ovest

Un po’ rumorosa perché situata negli immediati pressi dell’autostrada A57 (tangenziale di Mestre), poco ad ovest dell’uscita per Marghera, si trova in un’area verde recintata e con sbarra di accesso. Il costo della sosta per ventiquattr’ore o frazione è di 20 euro a equipaggio con carico e scarico dell’acqua, supplemento elettricità 2 euro.

Il collegamento alla città è tramite ferrovia, con treni che ogni ora portano a Venezia in circa 20 minuti. Dista solo 250 metri la stazione, il cui grande parcheggio – con aree verdi e illuminazione pubblica – offre ampie possibilità di sosta gratuita ma non custodita (tel. 328 9360269, www.veneziaportaovest.com).

Parcheggi delle stazioni di Dolo e di Mira Marano

Situati lungo la linea Padova-Venezia, quindi con treni frequenti per il centro; il primo offre spazi assai limitati. Entrambi si raggiungono dall’uscita autostradale Mirano-Dolo.

Parcheggio della stazione di Gaggio di Marcon

Situato a nord di Venezia lungo la linea per Trieste, dispone di ampi spazi e illuminazione pubblica. Con due treni all’ora (percorrenza intorno ai trenta minuti) può rappresentare una soluzione per una sosta libera ma non custodita. Autostrada A4 per Trieste, uscita Marcon.

Parcheggio della stazione di Quarto d’Altino

A nord del precedente, offre meno spazio ma più tranquillità grazie alla vicinanza con il centro abitato. Autostrada A4 per Trieste, uscita Quarto d’Altino.

Parcheggio comunale di Mogliano Veneto

Lungo la linea ferroviaria Treviso-Venezia, il centro abitato si trova subito a nord di Mestre e per il collegamento con la città lagunare beneficia di corse assai frequenti (circa ogni quarto d’ora) e di breve durata (intorno alla mezz’ora).

Info pratiche per visitare Venezia

Muoversi nel centro di Venezia alla ricerca di palazzi, chiese e musei non risulta sempre agevole. Le indicazioni per San Marco, Rialto, Accademia e Ferrovia sono diffuse; per il resto meglio ancora di una mappa cartacea è il navigatore dello smartphone. È bene avere l’accortezza di scaricare preventivamente una mappa da consultare offline ovviando così alle assenze di copertura del segnale, non rarissime tra le calli più strette.

L’utilizzo dei vaporetti è pressoché obbligatorio. La singola corsa costa 7,50 euro e il biglietto ha una validità di 75 minuti dalla prima vidimatura. Risulta perciò conveniente l’abbonamento, che costa 20, 30 e 40 euro rispettivamente per uno, due e tre giorni.

Il portale ufficiale di informazione e accoglienza turistica della città offre le consuete informazioni per organizzare la visita e dà la possibilità di acquistare la card Venezia Unica City Pass per l’uso dei vaporetti, l’ingresso scontato ai musei e alle altre attrazioni, nonché altri servizi.

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Testo e foto di Giulio Ielardi

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