Cosa fare in Valle d'Aosta? Ecco 5 borghi da visitare assolutamente

La Valle D’Aosta confina con Svizzera e Francia e si tratta di confini che fanno sentire il loro peso soprattutto a livello culturale e per i paesaggi montani. Nonostante si tratti di una regione molto piccola la Valle D’Aosta nasconde moltissimi territori e piccoli borghi deliziosi che sembrano davvero usciti da una fiaba

Indice dell'itinerario

Una regione fiera della propria tradizione alpina, famosa per le sue località sciistiche e per i suoi paesaggi incantati. Tra castelli, fortificazioni vediamo allora questi borghi meravigliosi della Valle d’Aosta. Tra questi luoghi medievali e storici potrebbero nascondersi segreti affascinanti.

Leggi anche: “7+1 CAMPEGGI IN VALLE D’AOSTA”

Bard

Il borgo di Bard è composto da una popolazione di soli 160 abitanti. Tipico villaggio di attraversamento nato lungo la strada romana, si presenta oggi nel suo assetto urbano medievale pressoché intatto. Sopra l’antico canale della Furiana, si sviluppa la via principale che conserva pregevoli edifici residenziali del XV-XVI secolo, alcuni dei quali restaurati e oggi sedi di attività commerciali.

L’avvicinamento al borgo dal lato meridionale lungo l’antico tracciato della via delle Gallie si svolge in un paesaggio caratterizzato da un lato dai vigneti terrazzati alternati alle balze strapiombanti in parte utilizzate come palestra d’arrampicata, e dall’altro, dalle rocce montonate che precedono la rocca del Forte.

La fortificazione di Bard è infatti la grande attrattiva del luogo. Si estende per quattordicimila metri quadrati ed è composta da più di duecentottanta locali e comprende tre corpi di fabbrica principali articolati su altrettanti livelli di un ripido costone dal quale si dominano il sottostante borgo e la valle.

I tre corpi di fabbrica sono:

  • l’Opera Ferdinando, sede del Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere
  • l’Opera Vittorio ospita invece il percorso Le Alpi dei Ragazzi in cui il visitatore affronta un viaggio interattivo verso la cima del Monte Bianco (si preparano lo zaino e le attrezzature, si affronta la marcia d’avvicinamento, si raggiunge l’omonimo rifugio, ci s’inerpica sul ghiacciaio e sulla cresta fino a calpestare i 4.810 metri della vetta)
  • l’Opera Carlo Alberto è la postazione più alta, raggiungibile a piedi o con moderni ascensori panoramici in cui si può visitare il Museo delle Alpi, composto da ventinove sale in cui sono presenti proiezioni di video, scenografie, giochi multimediali, arricchiti dalle testimonianze di geografi, di antropologi e di scienziati

Sosta camper in Valle d’Aosta

Itinerario consigliato: Itinerario in camper da Bard ad Aosta tra castelli da Kolossal

Fénis

Tra i castelli più noti e fotografati in Valle d’Aosta c’è sicuramente Fénis, costruito nel XIV secolo e dotato di una doppia cinta muraria merlata. Diversamente dagli altri castelli, costruiti per scopi bellici e di protezione, il castello di Fénis non è situato sulla sommità di un promontorio, bensì su un lieve poggio privo di difese naturali.

Unendo ai caratteri della fortificazione quelli della residenza signorile, il castello di Fénis fu infatti la prestigiosa sede di rappresentanza dei maggiori esponenti della famiglia Challant, che lo dotarono dell’imponente apparato difensivo, nonché di eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio. Torri e mura merlate furono però aggiunte verso la metà del secolo XIV da Aimone di Challant.

Il castello di Fénis appartenne ai signori di Challant del ramo di Fénis fino al 1716, quando fu ceduto al conte Baldassarre Castellar di Saluzzo Paesana. Le vicende che segnarono la storia di quella famiglia condussero il maniero a un lento degrado, preludio dell’abbandono che lo vide trasformato in abitazione rurale: le sale del pianterreno furono adibite a stalle, mentre il primo piano fu usato come fienile.

Il recupero del monumento si deve ad Alfredo d’Andrade, che acquistò il castello di Fénis nel 1895 e, dopo averne restaurato le parti più rovinate, lo donò allo Stato. Oggi l’edificio è di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta.

Sosta camper tra i borghi della Valle d’Aosta: Fenis

Itinerario consigliato: “Valle d’Aosta in camper: la valle di Champorcher”

Courmayeur

Porta d’ingresso alle vette del Bianco è Courmayeur, rinomata località montana estiva e invernale si rivela una destinazione ideale da visitare in camper. Adagiato in un’ampia valle verdeggiante il borgo si trova al confine con la Francia e la Svizzera ed è l’ultimo comune italiano prima di entrare in Francia attraverso il Traforo del Monte Bianco che connette a Chamonix. La cittadina è la più antica stazione alpina della Val d’Aosta e paese d’origine di numerose guide di fama internazionale. Su Via Roma, il corso principale in parte pedonalizzato, affacciano boutique, bar, ristoranti e numerosi negozi di abbigliamento e attrezzature per la montagna.

Il cuore del centro storico è Piazza Abbé Henry, affacciata sul versante meridionale del Bianco, che fa da sfondo ai tetti delle case. Nei pressi si trovano la storica Casa delle Guide Alpine, con annesso Museo Duca degli Abruzzi, e la chiesa parrocchiale dei santi Pantaleone e Valentino. Una viuzza laterale conduce a L’Artisanà, negozio di artigianato tradizionale con esposizione e vendita di oggetti in legno, pietra ollare, ferro, ceramica e tessili.

Courmayeur è perfetta da visitare d’estate con percorsi di trekking e anche d’inverno per godersi le piste da sci. Dalla frazione Entrèves parte infatti la funivia Skyway che conduce a Punta Helbronner, a 3.466 metri di altitudine, che regala panorami mozzafiato.

Sosta camper in Valle d’Aosta

Itinerario consigliato: “Courmayeur in camper, sul tetto d’Europa”

Itinerario consigliato: “Sulla neve a Courmayeur, in campeggio e in libertà”

Gressan

Per quanto vicino ad Aosta, Gressan è immersa nella natura e offre due diverse tipologie di paesaggio: si passa infatti dalla morena dei ghiacciai (con vista sul Monte Bianco) ai frutteti del fondo valle, fino alle piste da sci della frazione di Pila. Infatti il borgo di Gressan offre tantissime opportunità sia d’estate che d’inverno, per sciare, fare escursioni o percorsi in bici. E inoltre tutta la zona è ricca di campi sportivi tra calcio, tennis, piscina, parco giochi e vaste aree verde per gli sport tradizionali.

Già abitata in epoca romana, Gressan è ora piena di numerosi monumenti storici di rilievo tra cui la chiesetta romanica di Sainte-Marie-Madeleine de Villa, la Tour e Maison de Saint Anselme, la Torre de la Plantaz. Da visitare vi è poi la villa del XVI secolo situata nel villaggio di Ronc e il Castello de La Tour de Villa, parzialmente restaurato con una torre quadrata e la parte abitativa. Invece dal Castello De Graciano non è rimasto nulla, tanto è vero che sul suo basamento è stata costruita il campanile della Parocchiale con un bel battistero.

A Gressan la tradizione cantora ha delle radici antiche e ben salde che trovano nella corale ‘Louis Cunéaz’ la massima espressività. Il coro, nato dal coro parrocchiale, porta nel repertorio canti popolari e regionali ed è molto piacevole da vedere e da sentire.

La coltivazione delle mele è uno dei fonti d’ispirazione per la gastronomia locale che trova la sua massima riconoscenza nell’annuale Fëta di pommela Festa delle Mele, che si svolge nel mese di ottobre. La manifestazione prevede mercatini di artigianato, prodotti tipici, vecchi mestieri, castagne, dolci e ovviamente tante mele.

Sosta camper tra i borghi della Valle d’Aosta: Gressan

Itinerario consigliato: “Un viaggio in camper a Pila per scoprire il trekking valdostano”

Cogne

Cogne conta cinque frazioni: Epinel, Cretaz, Gimillian, Lillaz e Valnontey. Dal gennaio 2011 fa parte del club Perle delle Alpi, un circuito che riunisce una ventina di località dell’arco alpino italiane, tedesche, austriache e slovene impegnate nello sviluppo di un turismo sostenibile, nella tutela dell’ambiente e delle specificità culturali.

Al centro del nucleo abitato, che ha saputo conservare le architetture tradizionali, la chiesa parrocchiale intitolata al patrono Sant’Orso offre un bel portico d’ingresso e preziosi altari in legno all’interno. Nei pressi si trovano bar, ristoranti, negozi di souvenir e di attrezzatura da montagna e la Maison di Pitz, spazio espositivo, laboratorio e punto vendita dei rinomati pizzi al tombolo di Cogne.

La complessa tecnica della lavorazione delle dentelles con i fuselli approdò a Cogne verso la metà del Seicento; andati in disuso con l’avvento delle due guerre mondiali, i pizzi e i merletti rinacquero nei decenni successivi e oggi s’impongono come oggetti rappresentativi della cultura locale.

Sosta camper tra i borghi della Valle d’Aosta: Cogne

Itinerario consigliato: “Valle d’Aosta in camper? Cogne, un (Gran) Paradiso!

Testo di Fabrizio Roscini

———————————-

Vuoi organizzare un weekend in Valle d’Aosta? Ecco i nostri consigli!

Tutti gli itinerari di PleinAir sulla Valle d’Aosta e i suoi borghi li puoi leggere sulla rivista digitale sul pc, sul tablet o sullo smartphone. Con un anno di abbonamento a PLEINAIR (11 numeri cartacei) hai a disposizione gli inserti speciali, la rivista digitale e l’archivio digitale dal 2015 (con gli allegati).

Con l’abbonamento a PleinAir ricevi i prossimi numeri comodamente a casa e risparmi!

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio