Foliage in Alto Adige: a Bolzano in camper

Un itinerario autunnale a Bolzano in camper tra vigneti e castelli per ammirare il foliage e assaporare i frutti di stagione

Indice dell'itinerario

Quante volte vi siete detti “quest’anno non me lo voglio perdere lo spettacolo delle foglie che cambiano colore”? Con le montagne che incorniciano il paesaggio, il foliage è ancora più affascinante. Dove andarlo a cercare in camper? Sicuramente l’Alto Adige regala un’ambientazione autunnale di grande fascino. Siamo andati a vedere cosa succede fra ottobre e novembre attorno a Bolzano.

Per la sosta camper, a una ventina di chilometri da Bolzano è aperto fino alla prima settimana di novembre il Camping Seiser Alm a Fiè allo Sciliar convenzionato con il PLEINAIRCLUB. Se invece non vuoi spostarti troppo dalla città è aperto il Campeggio Moosbauer in Via Merano 101.

Ogni anno fra ottobre e novembre una tavolozza di colori accende boschi e foreste e migliaia di appassionati accorrono per vedere e fotografare questo spettacolare fenomeno.

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Piazza Silvius Magnago a Bolzano

Bolzano sarà più green

Il primo impatto con i colori dell’autunno lo abbiamo già prima dell’arrivo a Bolzano in camper, preannunciato dai vigneti dall’intenso giallo che ammantano le pendici dei rilievi.

Nel centro di Bolzano si stanno facendo lavori di rimodernamento che renderanno la città ancora più green. Le demolizioni in corso libereranno un’estesa superficie che diverrà interamente area pedonale, mentre il traffico automobilistico sarà convogliato in sottopassaggi. Il tutto a beneficio della qualità dell’aria e della piacevolezza del luogo per residenti e turisti.

Le opere in corso non impediscono di ammirare il salotto cittadino, Piazza Walther, circondata da negozi e locali e centralmente occupata dal monumento al poeta trecentesco Walther Von der Vogelweide. Il duomo è a due passi. Le sue architetture tra il gotico e il romanico risaltano fra i portali e le linee del campanile che sovrasta il tetto ricoperto da scaglie verdi e oro. Nella vicina Piazza Domenicani si affaccia il convento omonimo nel quale è annessa la Cappella di San Giovanni. L’unica e stretta navata è completamente affrescata in stile giottesco con storie di Maria e degli Apostoli.

I bassi portici del centro storico, affollati da vetrine di negozi, bar e portali di abitazioni private conducono in Piazza delle Erbe: qui dal lontano 1295 si tiene ogni giorno (attualmente solo nei feriali) il mercato di frutta e verdura.

Valuta la sosta camper convenzionata a Bolzano di Seiserlam-Alpe di Siusi

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Vigneti sulla Strada del Vino a Termeno

I sentieri dell’autunno

Visto che abbiamo deciso di scoprire Bolzano in camper, ci viene naturale usire fuori dalla città e scoprre i dintorni. Il Sentiero della Mela, il Sentiero del Castagno e la Strada del Vino insieme offrono le migliori nuance del territorio. I meleti hanno da tempo terminato la loro fioritura. In questo periodo si raccolgono ancora gli ultimi frutti prima dell’arrivo del freddo. Anche gli alberi di castagno e i filari dei vigneti si preparano ad affrontare i rigori dell’inverno, regalando un cangiante fogliame da immortalare con le nostre fotocamere.

La caccia ha inizio. Complice un pomeriggio ancora soleggiato e con un termometro non certo da clima tropicale, ci rechiamo a Prissiano ai piedi del castello Wehrburg, dal nome della famiglia che lo fece costruire nel XIII secolo. Il complesso, oggi trasformato in albergo, occupa la cima di un piccolo colle ed è incorniciato da una cortina di coloratissimi alberi, mentre i pendii vestono il giallo autunnale dei vigneti.

A Tesimo: è qui la mela

A Tesimo, poco più di un chilometro a nord, facciamo una tappa al panificio gestito dalla famiglia Gasser: in bella mostra forme di pane confezionate con segale, farro e avena, oltre agli strudel con papavero e noci. L’aria frizzante del mattino ci induce a cercare luoghi un po’ più confortevoli e per questo puntiamo verso il lago di Caldaro, il bacino balneabile più caldo delle Alpi (ma per un tuffo attenderemo ormai la prossima estate!).

Nei fitti meleti che lo circondano ancora ferve la raccolta dei frutti: su una produzione totale di quasi novecentotrentamila tonnellate annue, circa il quaranta per cento è rappresentato dalla Golden Delicious, mentre la restante percentuale è distribuita fra altre quindici varietà. I viali che dai parcheggi raggiungono le sponde l’acqua in questa stagione sono preclusi ai non residenti: non resta quindi che raggiungere la prossima meta.

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Il Panificio Contadino della famiglia Gasser

Un po’ di trekking

Seguiamo ora in direzione sud la SP14, attraversando campi multicolori che invitano a piacevoli soste fotografiche. Siamo diretti a Termeno sulla Strada del Vino, la patria del profumato Gewürztraminer. In cima alla collina di Castellaz spicca la chiesa di San Giacomo, considerata uno dei santuari medievali più importanti del territorio. Vale la pena arrivare fin quassù per ammirare gli affreschi duecenteschi che decorano gli interni. I muri laterali sono ornati con figure di santi, mentre alla base dell’abside un singolare ciclo pittorico presenta figure mitologiche metà uomo e metà animale come il centauro. È l’ora di un trekking che in circa due ore ci porterà ad ammirare un antico insediamento.

Egna, la castagna a tavola

Raggiungiamo quindi Castelfeder, posto su una collina nei pressi di Ora. Dal centro di questa cittadina abbandoniamo la statale del Brennero e dirigiamo verso sud fino a raggiungere il centro sportivo Schwarzenbach, dove possiamo parcheggiare il veicolo. Nelle vicinanze c’è l’attacco del sentiero da cui ci s’innalza dolcemente per raggiungere in quattro chilometri la quota di 406 metri sul livello del mare attraverso stagni, pascoli, querce millenarie e macchia mediterranea. L’ultimo tratto presenta qualche lieve difficoltà, ripagata dal panorama che si apre sulla Valle dell’Adige. Oltre ai ruderi di un villaggio medievale, su questa collina sono state ritrovate testimonianze della sua frequentazione sin dal Neolitico.

Dopo tanta fatica è tempo di un meritato relax gastronomico. Nella vicina Egna il ristorante Piazzetta offre in questo periodo un menù dedicato alla castagna proposta in vari modi, come ripieno dei ravioli o ricoperta di cioccolato per un invitante dessert.

L’artigiano del legno e il mastro birraio

E ora via verso Barbiano per andare a conoscere lo scultore Lothar Dellago, che un cordiale sorriso ci guida nel suo laboratorio. L’artista predilige il legno di castagno e ama scolpire le sue figure “con poche linee, chiare e semplici, mettendo in evidenza l’essenziale”. Lothar ci invita a prendere una mela dalla gerla che ha in mano e con sorpresa ci accorgiamo di avere ricevuto in dono una sua opera realizzata proprio in legno di castagno!

E adesso ci vuole un boccale di birra artigianale: siamo a Chiusa presso la Gassl Bräu, un simpatico locale la cui atmosfera ricorda i pub irlandesi. Accanto a bionde, rosse, Pale ale e Lager il titolare, autonomo mastro birraio, si diverte a creare inconsuete ricette come la birra al basilico, prettamente estiva, e quella alle castagne proposta fra l’autunno e l’inverno. Impossibile resistere alla tentazione di riservare a quest’ultima un test approfondito.

Canederli in locanda e passeggiata tra i castagni

Dopo l’aperitivo raggiungiamo la locanda Huber a Pardello, un tipico ristorante di montagna dove si servono piatti della cucina altoatesina. Non mancano i famosi canederli, gli gnocchi di pane raffermo con uova, speck e cipolla, accanto a zuppe, primi piatti e dolci ispirati alla castagna.

Per smaltire il pranzo non c’è di meglio che incamminarsi lungo il Sentiero del Castagno, che in breve regala un grandioso spettacolo di colori. Passeggiamo nel silenzio tra vigneti e vecchi alberi. Solo lievi aliti di vento smuovono le foglie che volteggiando si posano sul terreno formando un tappeto che scricchiola sotto i nostri passi.

Velturno

L’ultima tappa è Velturno per visitare il castello realizzato nel 1580 quale residenza estiva dei principi-vescovi di Bressanone. Considerato il monumento più prestigioso dell’Alto Adige, deve la sua importanza ai soffitti a cassettoni con pannellature in legno, alle pareti completamente rivestite con intarsi e decorazioni e alle pitture che ornano le stanze che hanno conservato il loro aspetto originario.

Il viaggio è terminato. Abbiamo ascoltato il silenzio, passeggiato tra i profumi e i colori della natura, ammirato i tronchi centenari dei castagni che svettano verso l’azzurro del cielo. Un magico equilibrio fra la natura e il lavoro dell’uomo da preservare per le future generazioni.

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il castello di Velturno

Invito in cantina a Egna

Da oltre vent’anni la Brunnerhof della famiglia Rottesteiner, situata a Egna in località Mazzon, coltiva la vite secondo precise direttive improntate alla sostenibilità ambientale. L’azienda è impegnata in particolare nella produzione di Pinot Nero rappresentato dall’etichetta Vigna Zis: tutto da degustare, su prenotazione, insieme agli altri vini di punta dell’azienda.

Ti abbiamo convinto a scoprire Bolzano in camper in autunno?

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