Il verde di Talamone che incanta

Affacciato sul blu del Tirreno, il colore intenso delle pinete che ammantano il Parco della Maremma è il compagno di un piccolo viaggio di scoperta tra la foce dell’Ombrone e il promontorio di Talamone. Una natura protetta che a primavera dà il meglio di sé

Indice dell'itinerario

Un grande e vario ecosistema che dalla macchia mediterranea dei Monti dell’Uccellina, passando per la pianura con le aree palustri ricche di avifauna e le generose campagne, arriva a una striscia costiera di spiagge sabbiose e solitarie, offrendo uno scenario ambientale che non ha eguali lungo la costa tirrenica. Questo e molto altro è la natura protetta del Parco Naturale della Maremma, esteso per circa cento chilometri quadrati tra la foce del fiume Ombrone e il promontorio di Talamone: una meraviglia che offre il meglio di sé nei mesi primaverili, quando la pressione turistica è contenuta e le temperature miti non offuscano il piacere delle escursioni naturalistiche alle basse quote.

Il sentiero delle torri

La nostra proposta di visita, pensata per l’arco di un finesettimana, si articola in due itinerari che partendo da Alberese, punto di accesso alla riserva, portano a conoscere la storia e la natura di questi luoghi; in entrambi i casi di tratta di escursioni con dislivello facile o medio, per affrontare le quali è opportuno indossare calzature e abbigliamento adeguati all’escursionismo e portare con sé viveri e scorta di acqua.

Il primo, contrassegnato con la sigla A2, è quello “delle Torri”, di media difficoltà con una lunghezza di poco più di dieci chilometri e un dislivello di duecento metri. Dal parcheggio Pinottolai si segue la bella strada che porta al mare inoltrandosi nella pineta Granducale. Attraversando la fitta macchia si arriva alla torre di Castel Marino del XII secolo, dove si apre una meravigliosa vista sul mare e sulle isole dell’Arcipelago Toscano. Più avanti, procedendo in discesa e attraversata la pineta, si giunge alla spiaggia da cui si risale per raggiungere la seconda torre, quella di Collelungo (XVI secolo).

Queste torri, rimaneggiate intorno alla metà del XVI dal duca Cosimo dei Medici su precedenti strutture, avevano la funzione di controllo per prevenire le scorrerie dei pirati turchi e facevano parte di un più ampio complesso difensivo che si estendeva lungo il profilo costiero. Ciascun presidio torre – edificato a non più di tre miglia uno dall’altro – era spesso posto in modo da essere visibile a quelli vicini per comunicare velocemente tramite segnali e aumentare l’efficacia del sistema.

Alla foce dell’Ombrone

Meno impegnativo, ma non meno coinvolgente, il secondo itinerario – contrassegnato come A7 – si snoda per circa cinque chilometri e mezzo lungo un percorso pianeggiante e privo di difficoltà. Dal parcheggio prospicente il mare di Marina di Alberese con una bella passeggiata lungo la spiaggia si raggiunge la foce dell’Ombrone, dove si può osservare una ricca avifauna. Cormorani, garzette, aironi trovano in questo habitat un luogo tranquillo per la gioia del visitatore che può godersi un angolo di natura incontaminata.

Con un po’ di fortuna si può anche avere l’emozione di avvistare il falco pescatore, oggetto di un importante progetto di studio che da anni è portato avanti dai responsabili della riserva naturale. Un comodo capanno, facilmente raggiungibile tramite passerelle percorribili anche da persone con disabilità motoria, permette di osservare le specie animali e il loro comportamento. Si completa l’anello ritornando tramite il sentiero interno parallelo alla spiaggia che passa accanto al Casello idraulico di Bocca d’Ombrone, edificato agli inizi del Novecento lungo il Canale Essicatore Principale dall’organizzazione addetta alla vigilanza delle opere di bonifica.

I terreni che si estendono tra la foce dell’Ombrone e l’entroterra appartenevano alla tenuta Granducale Lorenese, che fu ceduta nel 1839 da Leopoldo II di Lorena, Granduca di Toscana, ai conti Corsini di Firenze. L’obiettivo era creare un’azienda agricola modello attraverso opere di bonifica ambientale e intervenendo a livello sociale per combattere l’analfabetismo, l’isolamento e il sottosviluppo in cui versavano il territorio e i suoi abitanti.

L’Azienda Agricola di Alberese

L’eredità di questa filosofia è quella che ancor oggi ispira l’Azienda Agricola di Alberese, una delle maggiori aziende in Europa che pratica l’agricoltura biologica. Passeggiando lungo i pascoli attraversati dalla strada che da Alberese conduce al mare è facile avvistare le tipiche vacche maremmane al pascolo, governate dai butteri secondo l’antica tradizione. I guardabuoi, piccoli e candidi aironi, si muovono tra gli imponenti bovini approfittando delle piccole prede che il loro passaggio mette allo scoperto. Un paesaggio che incanta e riporta indietro nel tempo, quando erano i cicli naturali a governare le attività in campagna.

Specialmente verso il tramonto, quando la luce scalda i colori del mare e della pineta, la magia raggiunge i massimi livelli. È questo il momento migliore, camminando in silenzio, per avvistare qualche piccolo cinghiale, i timidi daini e le curiose ghiandaie. Non mancherà sicuramente anche la confidente volpe che lungo la strada si avvicinerà nella speranza di un po’ di cibo. Ma non l’avrà: di fronte a tanta bellezza abbiamo il dovere di rispettare la natura e i suoi cicli senza interferire, seguendo il vecchio detto “guardare ma non toccare”. 

L’ente parco

Creato nel giugno del 1975,  il Parco della Maremma è la prima area protetta regionale istituita in Toscana e si estende per circa diciottomila ettari all’interno dei Comuni di Grosseto, Magliano in Toscana e Orbetello. Il tratto costiero corre da Principina a Mare a Talamone e comprende la foce del fiume Ombrone.

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Info pratiche:

Dove sostare:

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Info utili:

Alberese Centro Visite del Parco della Maremma.

In loco è possibile reperire informazioni sui percorsi e le modalità di fruizione. Si consiglia di consultare preventivamente il sito perché in alcuni periodi dell’anno  la percorrenza dei percorsi a piedi e in bicicletta è soggetta a prenotazione e all’acquisto di un ticket. Tra metà maggio  e metà settembre è attivo un collegamento in bus tra Alberese e  la spiaggia di Marina di Alberese  è organizzato da Tiemme in sinergia con l’Ente Parco Regionale della Maremma e il Comune di Grosseto.

Azienda agricola Alberese, Strada del Mare 25 loc. Spergolaia; tel. 0564 407100, agriturismo@alberese.com, www.alberese.com.

Talamone Centro Visite e Acquario di Talamone,  Via Nizza 4, tel. 0564 887173, centrovisite@parco-maremma.it. Chiuso nel periodo invernale.

Grosseto Comune di Grosseto, Piazza Duomo 1; tel. 0564 488111, https://new.comune.grosseto.it.

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