Il mercato di Leopoldo a Greve in Chianti

Nel cuore del Chianti, a due passi dallo scorrere del Greve e dal tracciato della Via Cassia romana, l’antico mercato medioevale è ancora oggi un punto di riferimento per le attività agricole del territorio. E un’interessante meta verso la quale puntare la prua del camper.

Indice dell'itinerario

Fin dal XIV secolo nell’attuale borgo di Greve in Chianti si sviluppò un punto d’incontro che, poco alla volta, si sarebbe trasformato in un vero e proprio mercato. Qui si recavano gli abitanti di castelli e fattorie dei dintorni per acquistare e vendere grano, prodotti agricoli e bestiame: fu così che il Mercatale di Greve divenne un luogo importante e quindi un paese prospero. Tanto che nel 1773 il Granduca Pietro Leopoldo I di Toscana, in viaggio attraverso la regione, scrisse: “Il luogo è grande e pulito con una bella piazza. A Greve vi è ogni sabato un grosso mercato di bestiami e grasce (generi alimentari di varia natura, ndr) e i terreni di quelle colline e il piano lungo la Greve sono ottimi e fertili”.

Piazza Matteotti: la sede del mercato storico

La sede del grande mercato storico chiantigiano era l’attuale Piazza Matteotti, a forma di triangolo e circondata dai portici sotto i quali si affollavano i banchi dei commercianti, degli allevatori e dei contadini. Al centro della piazza, la statua di Giovanni da Verrazzano (nato a pochi chilometri da qui, nel castello omonimo), ricorda il grande navigatore e le sue esplorazioni delle coste americane, durante le quali avrebbe sostato nella baia dove sarebbe sorta la città di New York.

Anche se ci troviamo ben lontani dal mare, è curioso scoprire che tra le colline del Chianti sono nascoste le origini anche di un altro grande esploratore oceanico: Amerigo Vespucci, la cui famiglia abitò nel castello del piccolo borgo di Montefioralle, dove si trova una casa che appartenne ai suoi avi e discendenti.

Il centro storico

Lasciati alle spalle i panorami della campagna e dei colli, Vespucci avrebbe navigato in lungo e in largo, dando il nome al Venezuela (ovvero “piccola Venezia”) e riportando una gran mole di informazioni sulle terre incognite; tanto che, ammirati dalle sue imprese, i cartografi avrebbero dato il suo nome alle Americhe.

L’edificio più importante su Piazza Matteotti è quello del Comune: l’attuale costruzione – che ricorda nelle forme e nello stile le residenze delle grandi famiglie fiorentine del Rinascimento – risale alla fine dell’Ottocento, ma le fondamenta ricalcano quelle della sede comunale quattrocentesca.

Un po’ inconsuete, ma perfettamente integrate nel contesto architettonico, le forme della statua del Torso Alato dello scultore polacco Igor Mitoraj (realizzata nel 2002) si trovano davanti al Municipio e sono ispirate alle immagini dell’arte classica: tant’è che la scultura raffigura un uomo incompleto, come spesso accade alle statue greche e romane giunte fino ai nostri giorni.

Su questa piazza non potevano mancare i profumi tentatori del pane tradizionale e della norcineria toscana: le vetrine dell’Antica Macelleria Falorni offrono un tripudio di salamini, prosciutti, lonze e guanciali, di cinta senese e di cinghiale. E proprio da qui, alcune volte al giorno, partono i gruppetti con guida diretti al piccolo Museo del Vino, realizzato dai proprietari della bottega di norcineria. Sulla piazza, in ricordo della tradizione secolare, ogni sabato si svolge il mercato (soprattutto alimentare); inoltre, una volta al mese, il mercato del Pagliaio offre una scelta ancora più ampia, con grande attenzione ai prodotti biologici del territorio.

Il museo nel convento di San Francesco

Interessante è il museo ospitato nel complesso del convento di San Francesco, che conserva dipinti (come la tavola dell’Annunciazione) arredi sacri e sculture: notevole è il gruppo delle sette statue policrome in ceramica del Compianto sul Cristo morto, che si trova nell’oratorio.

La terrazza del complesso, offre una piacevole veduta sul centro e, nella buona stagione, è teatro di incontri ed eventi culturali.

Nei dintorni

Terra di colli e boschi, di cinghiali e castelli turriti, il Chianti offre decine di mete per chi ha voglia di seguire senza fretta strade e stradine minori. La più vicina è il piccolo nucleo di Montefioralle, pochi chilometri a occidente dell’antico mercato, che si stringe attorno al suo vecchio castello e conserva ancora tratti delle mura trecentesche. Il castello di Vicchiomaggio, divenuto un lussuoso resort, si può ammirare dal percorso della Via Chiantigiana a nord di Greve.

Ancora più a nord sorge l’imponente struttura di Mugnana la cui torre era alta in origine ben sessanta metri, prima di venire accorciata per motivi militari. Anche questa struttura – co-me molte delle ville e residenze chiantigiane – è divenuta un bed & breakfast di grande fascino.

A sud di Greve, sulla via Chiantigiana, a poca distanza dal castello di Panzano si trova la Pieve di San Leolino, struttura duecentesca che conserva una imponente collezione di opere d’arte realizzate tra il Duecento e il Settecento. A riprova che questa piccola parte del Chianti, da secoli, è una terra ricca di cultura, fede e arte d’altissimo livello.

Vuoi assaggiare del buon Chianti Classico? Qui ti consigliamo un itinerario all’insegna del buon vino.

Info pratiche:

Ufficio Promozione Territorio, Piazza Matteotti, Palazzo del Fiorino, tel. 055 8545271.

Visit Tuscany

Dove sostare

Area di sosta comunale in Via Montebeni, adiacente alle piscine comunali, gratuita (GPS 43°35’26.380’’N 11°18’48.780’’E).

Cosa visitare

Museo d’Arte Sacra, Via San Francesco 4, Greve in Chianti, tel. 055 8544685. Aperto da novembre a marzo la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; da aprile a ottobre il martedì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Museo del Vino, Piazza delle Cantine 6, Greve in Chianti, tel. 055 8546404. Tutti i giorni sono disponibili due tour guidati (tre in alta stagione) con partenza dall’Enoteca Falorni alle 11.30 e alle 16.30.

Castello di Vicchiomaggio, sulla sinistra della SR222 in corrispondenza della località Le Bolle.

Castello di Mugnana, vicino a Sezzate lasciando sulla destra la SR222 verso Mugnana e Dudda.

Pieve di San Leolino, circa 8 chilometri a sud di Greve in Chianti lungo la SR222, dopo aver oltrepassato l’abitato di Panzano.

Dove mangiare

Albergo Ristorante Giovanni da Verrazzano, Piazza Giacomo Matteotti 28, tel. 055 853189,

Antica macelleria Falorni, Piazza G. Matteotti, 66 055 853029, salumi di cinta senese, salame di chianina, prosciutto sotto cenere, lardo, pancetta, finocchiata, sughi pronti e carni fresche di maiale e chianina.

Dove acquistare

Ogni sabato mattina a Greve in Chianti c’è il mercato settimanale. In Piazza Matteotti ogni quarta domenica del mese si tiene il mercatino Il Pagliaio, con banchi di prodotti locali, biologici e artigianali.

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery

dove sostare

tag itinerario

cerca altri itinerari

Scegli cosa cercare
Viaggi
Sosta
Eventi

condividi l'articolo

Facebook
WhatsApp

nuove idee di viaggio