Appuntamento della rubrica dei nostri diari di viaggio. Viaggio in autunno in Sardegna per un itinerario di coppia, con foto, dettagli sulle soste camper e informazioni pratiche
Indice dell'itinerario

Dalla sponda orientale a quella occidentale e ritorno: un lungo viaggio in camper in Sardegna alla scoperta delle spiagge, delle tradizioni enogastronomiche e della natura incontaminata dell’isola.

Amiamo la Sardegna, la frequentiamo da ben venticinque anni ma ci torniamo sempre con grande piacere. Riesce ogni volta a stupirci e a regalarci emozioni. Anche quando non programmiamo nei dettagli il nostro percorso, come nel caso del viaggio che andiamo a raccontarvi.

Per scoprire sconti e vantaggi sulle soste camper in Sardegna, visita la pagina del PLEINAIRCLUB!

Road Map della Sardegna in camper

  • 1° GIORNO: Sbarco a Olbia, trasferimento a Porto Ottiolu di Budoni per la cena, pernottamento al porto turistico.
  • 2° GIORNO: Al mattino relax in spiaggia, nel pomeriggio trasferimento e sosta notturna a Orgosolo.
  • 3° GIORNO: Pranzo tipico con i pastori al Camping Supramonte e pernottamento.
  • 4° GIORNO: Escursioni alla Foresta di Montes e a Monte Novo San Giovanni. Spostamento e pernottamento ad Alghero, con tappa intermedia al Decathlon di Sassari.
  • 5° GIORNO: Visita di Alghero.
  • 6° GIORNO: Trasferimento a Bosa Marina e pernottamento all’area sosta S’Abba Druche.
  • 7° GIORNO: Spostamento alla spiaggia di Porto Alabe (Tresnuraghes). Partenza verso S’Archittu, tappa e visita a Tinnura, arrivo e pernottamento a S’Archittu (Cuglieri).
  • 8° GIORNO: Passeggiate, pedalate e bagni a S’Archittu.
  • 9° GIORNO: Ultimi bagni a S’Archittu, spostamento e sosta notturna a Oristano.
  • 10° GIORNO: Deviazione verso l’interno: tappa a Turri e pernottamento a Cardedu.
  • 11° GIORNO: Visita e bagni alle Piscine Naturali di Monte Ferru (Is Piscinas).
  • 12° GIORNO: Viaggio verso Bari Sardo. Visita alla torre di Barì, cena al ristorante e pernottamento in camping.
  • 13° GIORNO: Partenza per Arbatax, con tappa alla Cantina Ogliastra a Nuoro. Arrivo ad Arbatax e deviazione per Sarule con passeggiata nel borgo. Nel pomeriggio visita al chiesa di Nostra Signora di Gonare. Pernottamento a Sarule.
  • 14° GIORNO: Visita a Lollove di Nuoro. Cena e pernottamento in agricampeggio vicino Nuoro.
  • 15° GIORNO: Viaggio verso Pattada, visita al borgo e agli Olivastri Millenari di Luras. Spostamento, visita e pernottamento a Sant’Antonio di Gallura.
  • 16° GIORNO: Passeggiata e pic-nic al Lago di Liscia. Partenza per Olbia e imbarco.

Il viaggio in camper in Sardegna

Partiamo alla fine di settembre, nella speranza che il clima ci conceda ancora qualche bagno. Saltiamo su un traghetto della Grimaldi per Olbia, che raggiungiamo di sera. Per cenare ci muoviamo subito per Porto Ottiolu (un bellissimo borgo marinaro nel comune di Budoni) dove troviamo il ristorante Il Colle.

Peccato non sia facilmente accessibile per i camper di grandi dimensioni, perché ha un ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Dormiamo a due passi dal mare nel parcheggio libero del porto turistico, dove siamo soliti fare la prima tappa. L’indomani, con nostro stupore, il sole e l’acqua sono veramente caldi e ci concediamo una giornata di relax sulla spiaggia.

Nel tardo pomeriggio partiamo per Orgosolo, dove ci fermiamo al Camping Supramonte. Per noi è un’altra tappa fissa, perché qui possiamo partecipare al “Pranzo Tipico con i Pastori”, un’esperienza imperdibile e davvero genuina. Il menù prevede diversi piatti preparati secondo le ricette e le tecniche tradizionali: le pietanze vengono servite all’aperto su un vassoio di legno, senza posate, per essere consumate alla maniera dei pastori. Un’esperienza autentica come poche!

Tra le portate non può mancare il porceddu né il vino locale, il cannonau, e mentre mangiamo siamo allietati dal canto corale su tenore e da una danza tipica, il ballu tundu. Il giorno dopo ci trasferiamo nella foresta di Montes, dove facciamo una bellissima passeggiata per raggiungere la cima di monte Novo San Giovanni (a quota 1.316 m s.l.m.), un vero monumento naturale con guglie alte fino a settanta metri e specie di fiori molto rare. Ci fermiamo alla casetta di legno utilizzata dai Vigili del Fuoco come vedetta per la campagna antincendio. Qui il silenzio e il panorama sono indescrivibili.

Rotta a Occidente

Partiamo per una lunga traversata dell’isola verso la costa opposta, con una breve tappa al Decathlon di Sassari. Arriviamo verso sera ad Alghero e ci sistemiamo nel parcheggio libero al porto. Facciamo una passeggiata sul lungomare, tra i banchi dove si vendono prodotti locali e si cucina il maialetto, prima di preparare in camper una cenetta di pesce con le erbe che avevo raccolto in loco. Il mattino seguente passeggiamo nel centro storico e lungo le mura. 

È l’ultimo giorno del weekend dedicato al patrono Sant Miquel e la maggior parte dei festeggiamenti sono conclusi, ma è sempre bello aggirarsi tra le bancarelle colme di prodotti tipici, e noi questa volta acquistiamo del miele di asfodelo. Il mattino seguente imbocchiamo la strada panoramica in direzione Bosa. 

Boat and red fishing net in Bosa, Sardinia, Italy

Ci fermiamo all’area di sosta S’Abba Druche. A pochi chilometri c’è Bosa Marina, dove facciamo un altro po’ di mare. Tuttavia in queste zone il segnale per la rete internet è molto scarso e non vogliamo restare troppo isolati per cui, dopo un’altra cenetta di pesce, il giorno seguente ci rimettiamo in viaggio e ci concediamo un bagno alla spiaggia di Porto Alabe, nel comune di Tresnuraghes.

Nonostante la bella giornata, per la gioia dei surfisti si alza il vento, ma mio marito – a cui piace vedere i fondali – deve accontentarsi di una nuotata, perché il mare mosso è sinonimo di scarsa visibilità. Nel pomeriggio ripartiamo per raggiungere S’Archittu, ma prima facciamo tappa a Tinnura, un piccolo e suggestivo borgo tappezzato di splendidi murales. 

Nel pomeriggio arriviamo a S’Archittu, una meravigliosa località nel comune di Cuglieri che prende il nome da un arco di roccia naturale proteso sul mare. Ci fermiamo per sosta e pernottamento nel parcheggio situato all’ingresso della via che porta al famoso arco. La baia è stupenda e il mare è sempre calmo perché è protetto da tre lati.

Il mattino dopo, mentre io giro in bici nel piccolo paese, mio marito esplora un fondale meraviglioso; nel pomeriggio ancora relax al mare e poi cena di pesce in ristorante con veduta dalla scogliera. Dopo un ultimo bagno mattutino proprio sotto l’arco di roccia, risaliamo in camper per scendere ancora più a sud, fino a Oristano, dove ci fermiamo per le operazioni di carico e scarico e per il pernottamento in un’area di sosta situata in città e completamente gratuita.

Una piacevole sorpresa

Al risveglio, il vento non intende cessare: decidiamo così di lasciare la costa occidentale ed effettuare una nuova deviazione verso l’interno. La prima tappa è Turri, borgo famoso per la produzione dello zafferano, che immancabilmente acquistiamo per provarlo. È bello passeggiare qui, come del resto in tutti i paesini della Sardegna, dove il turista è visto come un amico con il quale scambiare quattro chiacchiere. Nel pomeriggio partiamo per Cardedu con l’intenzione di raggiungere la spiaggia di Cucamonga, ma decidiamo di dormire nel borgo, motivati  ancora dallo scarso segnale telefonico. 

Il giorno successivo mio marito scopre un luogo incredibile. Uscito in bici, percorre la costa per circa 10-15 km. Poi prende una sterrata verso l’interno, seguendo le indicazioni per Is Piscinas. Altri due chilometri ed ecco che con immenso stupore scopre delle piccole piscine balneabili formate da un torrente attorniato da boschi, simili ai laghi di Plitvice in Croazia ma più piccoli. Si tratta delle piscine naturali di Monte Ferru, meglio conosciute come Is Piscinas. Tornato indietro senza dirmi nulla, riprende il camper e mi porta il più vicino possibile alla zona, che raggiungiamo con una passeggiata di un chilometro: una sorpresa straordinaria! 

L’acqua dei laghetti non è affatto fredda e quindi possiamo fare il bagno. Nella zona c’è anche una piccola area pic-nic dove pranziamo. Posso dire che è stato così emozionante che questo sito vale da solo l’intero viaggio!

Dal mare ai monti 

Barisardo

Il mattino seguente ci svegliamo con il cielo coperto di nuvole e la temperatura in calo: e pensare che solo il giorno prima abbiamo fatto il bagno in un torrente! Ma in Sardegna si trova sempre qualcosa da fare e vedere. 

Non siamo lontani dalla torre di Barì, sulla spiaggia di Bari Sardo, e considerata la giornata nuvolosa decidiamo di andarla a vedere. È una torre d’avvistamento spagnola, tra le poche ancora visitabili. Veniamo accolti da una giovane volontaria della Pro Loco, che tiene aperta la torre per qualche ora tutti i giorni. Anche se c’è un’unica stanza all’interno dell’edificio, alla fine la visita dura due ore: alla ragazza non sembra vero di poter parlare con qualcuno e ci racconta sia la storia della torre che quella dei paesini limitrofi.

La sera, dopo una cena tipica al ristorante I Tre Mori, ci fermiamo all’area sosta Torre di Bari Sardo per fare rifornimento, camper service e anche qualche lavatrice. Ogni tanto un po’ di sana civiltà non guasta nelle nostre vacanze, che sono sempre un po’ avventurose: dove possibile, non perdiamo mai l’occasione di fermarci in sosta libera e magari in posti isolati che offrano la possibilità di fare delle passeggiate e raccogliere erbe e frutti di stagione, con cui preparo infusi, grappe e spezie da condimento per la gioia del palato di mio marito.

Ripartiamo il giorno dopo per raggiungere la Cantina Ogliastra a Tortolì, un’altra delle nostre tappe abituali per far scorta del bianco locale. A due passi troviamo Arbatax, sempre bella e affascinante grazie alle cosiddette Rocce Rosse, i caratteristici scogli di porfido rosso che spiccano in mezzo al granito. Da questi di solito ci si può tuffare, ma al nostro arrivo il mare è mosso e la temperatura è calata bruscamente. 

Ancora una volta, quindi, decidiamo di lasciare il mare per spostarci nell’entroterra. Arriviamo così a Sarule, un paesino situato a poco meno di 700 m s.l.m., e facciamo la nostra consueta passeggiata nel centro storico. 

Nel pomeriggio saliamo alla chiesa di Nostra Signora di Gonare, sul monte omonimo. Si tratta della chiesa situata più in alto in tutta l’isola, a circa 1.100 m s.l.m., sul cucuzzolo di una montagna da cui si gode un panorama bellissimo. 

Leggende e tradizioni  

Il giorno successivo ci rechiamo a Lollove, nel comune di Nuoro. Questo paesino di pochissime anime, sperduto e dimenticato, ci offre una curiosa leggenda. 

Il borgo sarebbe stato maledetto da alcune suore, chiamate a convertire gli abitanti pagani del villaggio. Accusate di aver intrattenuto rapporti carnali con i paesani, furono cacciate e scomunicate, e mentre si allontanavano avrebbero lanciato questa maledizione: “Lollove, sarai come l’acqua del mare: non crescerai e non morirai mai”. Sembra strano, ma il paese non si è mai ingrandito ed è sopravvissuto seppur sempre con pochissimi abitanti.

È un centro veramente antico e anche un po’ diroccato, ma suggestivo, che vi invitiamo a visitare se siete di passaggio. In un posto così piccolo non ci sono aree sosta o parcheggi (se non quelli privati), ma noi abbiamo trovato uno spazio pianeggiante lungo la strada comunale dove ci siamo fermati per la pausa pranzo e per un pisolino pomeridiano.

Per la sera ci dirigiamo all’Agriturismo Costiolu, sempre nei pressi di Nuoro, dove il giorno prima abbiamo prenotato una tipica cena sarda. Al nostro arrivo un simpatico asinello sardo di appena quaranta giorni ci accoglie saltellante e festante, con la madre accanto. Chiaramente ci avviciniamo con cautela, ma non serve: l’asinello vuole giocare e correre fra di noi, già abituato alla presenza dei camper. In effetti il piazzale dell’agriturismo è molto affollato di veicoli ricreazionali, quasi tutti di viaggiatori stranieri.

Il posto tiene fede alle aspettative di un agriturismo verace; infatti, la cena è deliziosa e le portate abbondanti, come di consueto nelle fattorie sarde. Unica pecca forse il servizio un po’ lento a causa dell’affluenza di clienti. Il giorno successivo ci mettiamo in viaggio in direzione Pattada, borgo famoso per la tradizione artigiana dei coltelli a serramanico.

Dopo pranzo andiamo a visitare gli Olivastri Millenari di Luras, in località Santu Baltólu di Carana. Chiamati dagli abitanti S’Ozzastru de Santu Baltolu, hanno un’età compresa tra i 3.000 e i 4.000 anni e quindi sono tra gli alberi più antichi del mondo. Il posto è vicino al Lago di Liscia, navigabile prenotando una gita con il battello turistico. Purtroppo la zona non è attrezzata in nessun modo per il parcheggio dei camper.

Ci spostiamo allora a Sant’Antonio di Gallura e ci imbattiamo in una vendita di beneficenza di torte, fatte a mano dalle donne del posto secondo ricette locali. Inutile descrivere la bontà di questi dolci. Cari amici camperisti, se vi capita una situazione simile non esitate: sono occasioni più uniche che rare!

Solo un arrivederci

Giungiamo così all’ultimo giorno di vacanza. Il traghetto della compagnia Grimaldi però ce l’abbiamo alla sera e, vista la bella giornata, torniamo al vicino Lago di Liscia per un pic-nic e una passeggiata, prima di raggiungere Olbia. Saliti sulla nave ci viene assegnata una cabina molto silenziosa e confortevole. Raramente viaggiamo di notte, anche per una questione di costi, però si guadagna un giorno di vacanza ed è un fattore da non sottovalutare.

In un periodo di bassa stagione conviene sicuramente: con lo sconto del PLEINAIRCLUB noi abbiamo speso solo 216,60 euro tutto compreso (andata e ritorno per camper e due adulti). Nella nostra vacanza avventurosa abbiamo cambiato più volte direzione, ma la Sardegna è riuscita a stupirci lo stesso. Siamo sicuri che farà altrettanto con i lettori di PleinAir.

Dove sostare in Sardegna con il camper

  • Porto Ottiolu di Budoni parcheggio libero in Via dei Tulipani. Budoni Villaggio Camping Pedra e Cupa, SS 125, tel. 0784 844004, info@padreaecupa-camping.com, www.pedraecupa.com. 10% per permanenze di minimo tre notti dal 21/5 al 20/7 e dal 3/9 al 2/10.
  • Orgosolo Camping Supramonte, Località Sarthu Thitthu, tel. 0784 401015 o 349 1775877, info@supramonte.it, www.supramonte.it.
  • Alghero Parcheggio gratuito al porto. Parcheggio in località Rovine Romane, SS127 bis; Campeggio La Mariposa, Via Lido 22, tel. 079 950480, booking@lamariposa.it, www.lamariposa.it.
  • Bosa Area di sosta S’Abba Druche, SP Alghero-Bosa Km 38+800, tel. 070 658893 (invernale) o 0785 373504 (periodo di apertura). È situata a ridosso della spiaggia a 4 km da Bosa.
  • Oristano Area di servizio in Via Dorando Petri, nel parcheggio dello stadio comunale; area sosta in Zona sportiva Sa Rodia.
  • Bari Sardo Area Sosta Torre di BariSardo, Strada Comunale Sa Marina, tel. 328 5555848, campingtorredibarisardo@gmail.com.
  • Nuoro Agriturismo Costiolu, SS 389 Km 91, tel. 333 5630740, info@agriturismocostiolu.com, www.agriturismocostiolu.com. 10% su sosta, ristorazione e acquisto di prodotti.

Dove mangiare

  • Porto Ottiolu di Budoni Ristorante Pizzeria Il Colle, Via dei Cardi 4, tel. 388 3980469.
  • Bari Sardo Ristorante I Tre Mori da Mario, Via Antonio Gramsci 28, tel. 0782 694811 o 388 8013102, tremoridamario@gmail.com.

________________________________________________________

Tutti gli itinerari, i weekend, i diari di viaggio li puoi leggere sulla rivista digitale da smartphone, tablet o PC. Per gli iscritti al PLEINAIRCLUB l’accesso alla rivista digitale è inclusa.

Con l’abbonamento a PleinAir (11 numeri cartacei) ricevi la rivista e gli inserti speciali comodamente a casa e risparmi!

photo gallery