Sardegna in camper: l'isola di Sant'Antioco

Una puntata in camper a Sant’Antioco, nel profondo sud della Sardegna, per tuffarci in uno dei mari più belli d’Italia. Qui si può organizzare una vacanza sia d'estate che fuoristagione, seguendo le poche strade e una natura esuberante che accolgono il camperista amante della quiete

Indice dell'itinerario

Quando la pressione turistica diminuisce ti godi davvero la quiete e il mare cristallino della Sardegna. Abbiamo girato in camper Sant’Antioco, nel profondo sud, e scoperto uno dei mari più belli d’Italia. Vale davvero la pena arrivare fin qua se si cercano bellezza, natura e tranquillità. L’isola di Sant’Antioco si trova nel versante sudoccidentale della Sardegna, vicino alla zona mineraria dell’Iglesiente, ed è collegata da un comodo ponte. Insieme alla vicina San Pietro rientra nell’arcipelago del Sulcis, a cui appartengono alcuni isolotti minori bagnati da un’acqua incredibilmente cristallina, con sfumature che vanno dal turchese al verde smeraldo.

Spiagge, saline e artigianato

Sardegna-Sant'Antioco-Veduta del paese-foto di Arianna Mantovani

Quarta isola italiana per estensione dopo Sicilia, Sardegna ed Elba, Sant’Antioco ha una doppia anima: il versante nordoccidentale è caratterizzato da scogliere, alte falesie, innumerevoli grotte e calette nascoste, mentre quello sud-orientale presenta una costa più bassa profumata dalla macchia mediterranea e varie spiagge di morbida sabbia o di piccoli ciottoli. Lungo la costa est, incontriamo la spiaggia di Maladroxia, vivace e attrezzata, e la spiaggia di Coaquaddus, un arco di sabbia bianca che degrada dolcemente nei riflessi trasparenti del mare. I principali arenili dell’isola sono raggiungibili sia da terra che via mare approfittando delle escursioni giornaliere organizzate dagli operatori locali di pescaturismo.

Sardegna-Sant'Antioco-fenicottero rosa

Sempre sul versante orientale, rivolto verso la Sardegna, si sviluppa un sistema di lagune e stagni meta di ricca avifauna stanziale e migratoria. Fra i tanti abitanti piumati spicca per numero e dimensione
l’elegante fenicottero rosa, che conta una numerosissima colonia. Fra le basse acque salmastre sopravvivono le attività dell’antica salina, ancora oggi in funzione.

Sant’Antioco conserva la memoria di un’altra singolare lavorazione unica nel suo genere. Così come testimoniano le fonti del Museo Etnografico, qui si produceva il raro e prezioso bisso marino, un tessuto dai riflessi dorati conosciuto anche come seta di mare.

Lavorato artigianalmente fino agli anni Trenta del XX secolo, si ottiene dai filamenti prodotti dalla pinna nobilis, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo, oggi specie protetta. Ma le particolarità del territorio non finiscono qui.

Il Museo Etnografico si trova in Via Necropoli 24D (tel. 389 0505107). Interessante raccolta di oggetti, Al museo è collegata la visita al vicino villaggio ipogeo, una serie di tombe puniche riadattate ad abitazione
e conosciute come is gruttas.

Sant’Antioco, colonia fenicia

Sardegna-Isola di San Pietro-Faro di Capo Sandalo

Il maggiore centro dell’isola è Sant’Antioco, fondato sui resti della città fenicia di Sulki. La storia antica del borgo è raccontata nel Museo Archeologico Barreca, nel santuario del tofet e nel complesso della necropoli sotterranea fenicia. Il paese ha un gradevolissimo lungomare punteggiato da locali e con l’immancabile porticciolo turistico, mentre il passeggio principale nel centro storico si snoda in Corso Vittorio Emanuele.

Dalla linea di costa l’abitato s’innalza pian piano fino al forte sabaudo Su Pisu, costruito tra il 1813 e il 1815. Sempre in posizione sopraelevata si trova la Basilica di Sant’Antioco Martire, patrono del borgo, sorta sulle catacombe che in origine ospitavano le spoglie del santo (tel. 0781 921887). Qui è possibile visitare una delle chiese di origine bizantina più antiche della Sardegna. Il tempo scorre lento, senza conoscere la fretta, e gli anziani la sera siedono ancora davanti alle porta delle case a chiacchierare con i vicini.

Vale la pena fare un salto al MuMa-Museo del Mare e dei Maestri d’Ascia sul Lungomare Cristoforo Colombo (tel. 0781 840070) situata all’interno del CEAS – Centro Educazione Ambientale e alla Sostenibilità. Il museo conserva e valorizza l’eccellenza artigianale locale tramandata nei cantieri
navali attraverso documentari, imbarcazioni e attrezzi da lavoro.

tessera pleinairclub

Calasetta, la bianca

Sardegna-Sant'Antioco-Calasetta-Spiaggia di Sotto Torre

L’altro centro abitato è Calasetta, nella punta settentrionale, circondata su tre lati dal mare e con bei litorali di sabbia bianca nelle vicinanze, come la spiaggia delle Saline e la spiaggia Grande. È un borgo dalle case bianche e perfettamente allineate che formano un particolare reticolo geometrico. Via Roma e Piazza Pietro Belli sono le direttrici principali su cui si affacciano botteghe e locali. Sul margine del borgo c’è la Torre Sabauda, eretta nel XIX secolo, da cui si gode un bel panorama sulla costa e sulla vicina spiaggia di Sotto Torre. Anch’essa bagnata da un mare che è uno dei più belli d’Italia.

L’isola di Pietro

Separata da Sant’Antioco da un braccio di mare l’isola di San Pietro è la seconda per estensione dell’arcipelago del Sulcis. L’unico centro abitato è rappresentato da Carloforte, delizioso e vivace, che trae le sue origini da un’antica comunità ligure che qui approdò dopo una doppia migrazione: prima in Tunisia sull’isola di Tabarka nel XVI secolo – da cui il soprannome di tabarkini dato agli abitanti – e infine sull’isola di San Pietro nella prima metà del XVIII secolo. In effetti il centro storico, inserito nella rete dei Borghi più belli d’Italia, sorprende per la presenza di elementi architettonici liguri come i carrugi.

Fuori dal borgo prende il sopravvento la natura, maestosa e selvaggia, con scogliere e falesie vertiginose e piccole spiagge di sabbia bianca bagnate da un mare cristallino. Una curiosità: in quest’isola sono state ambientate le tre stagioni della serie televisiva L’isola di Pietro andate in onda tra il 2017 e il 2019, che
ha visto come protagonista Gianni Morandi nei panni di un medico pediatra.

Come arrivare

Dal porto di Olbia per arrivare a Sant’Antioco occorrono 3 ore e 45 minuti circa di strada, da quello di Cagliari è sufficiente un’ora e un quarto. Numerose compagnie di navigazione consentono di raggiungere
la Sardegna dalla terraferma: tra quelle convenzionate con il PLEINAIRCLUB ci sono Corsica e Sardinia Ferries, Grimaldi Lines, Moby e Tirrenia. Scopri come risparmiare!

L’isola di San Pietro è facilmente raggiungibile da Sant’Antioco grazie ai collegamenti con il porto
di Calasetta effettuati dalla compagnia di navigazione Delcomar.

Dove sostare

Sardegna-Sant'Antioco-Calasetta-punto sosta camper-foto di Arianna Mantovani.


A Sant’Antioco c’è un punto sosta a pagamento riservato ai camper presso il porto turistico sul Lungomare Caduti di Nassirya (tel. 347 6222664) a fianco del ristorante S’Unda Manna. Possibilità di utilizzare i servizi dell’area portuale. C’è anche il Campeggio Tonnara in località Calasapone (tel. 348 1748503) nei pressi della spiaggia di Calasapone. L’apertura è stagionale e la struttura è immersa nella natura e con accesso diretto al mare. A Calasetta c’è il punto sosta nell’ampio parcheggio in Piazza Repubblica, sul Lungomare Arenzano, di fronte all’imbarco dei traghetti. La sosta non è consentita il mercoledì dalle 7 alle 14 in occasione del mercato settimanale.

Segnaliamo anche il Campeggio Le Saline in località Le Saline. A circa due chilometri dal paese
e alle spalle della spiaggia Le Saline. Apertura stagionale.

Muoversi con i mezzi pubblici

Nel periodo estivo vengono implementate le corse dei mezzi pubblici che collegano i centri abitati e le spiagge dell’isola. Due gli operatori, Senis Autoservizi (tel. 0781 83340) e ARST.

Le feste a Sant’Antioco

Sono tre i momenti dell’anno in cui nell’omonimo paese si venera Sant’Antioco Martire Patrono della Sardegna, dando vita a celebrazioni religiose e sfilate di gruppi folcloristici. Sa Festa Manna si tiene
in primavera due settimane dopo la Pasqua, a cui si aggiungono le celebrazioni del 1° agosto
e del 13 novembre.

Nuoto in acque libere

Sardegna-Sant'Antioco-nuotatore

Ti piace nuotare? Vorresti farlo in uno dei più bei contesti marini del Mediterraneo? Acquaforma promuove camp di nuoto in acque libere e nuoto guidato con base a Sant’Antioco e in altre località.
Ogni giorno una nuotata da sogno, in baie protette di acqua cristallina. Durante il camp sono incluse alcune sessioni con un allenatore specializzato.

Scopri di più su Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte che rientra nell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa La Rotta dei Fenici.

testo di Arianna Mantovani

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Leggi anche Costa sud della Sardegna: in camper tra Pula e Porto Zafferano

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